Ferrara è definita la “Città delle biciclette”, e questo lascia trasparire già lo spirito di questa bella città dell’Emilia.
Atmosfera rilassata, poche auto nel centro storico, spazi vivibili, gente che lavora ma si gode anche la vita.
Non sembra essere cambiata molto, Ferrara, da quando vi regnavano i d’Este, famiglia tra le più potenti d’Europa con una particolare predilezione per l’arte e le cose belle.
Per fortuna non erano benvoluti da tutti così, per difendersi, furono costretti a farsi costruire il Castello d’Este, simbolo cittadino e attrazione principale.
Poi erano vanitosi e amavano godersi la vita, per questo oggi possiamo ammirare Palazzo Schifanoia e gli affreschi del Salone dei Mesi.
Ad Ercole d’Este, poi, la città stava stretta, quindi la fece allargare con la sua “Addizione Erculea”, e in questo rientrò anche Palazzo dei Diamanti, singolare edificio che oggi ospita straordinarie mostre d’arte.
Insomma, c’è di che godere durante una week end o qualche giorno nella città emiliana.
Per visitare Ferrara potrebbe essere sufficiente un giorno, se ci si limita ai monumenti più famosi.
Noi vi consigliamo di dedicare almeno 2 giorni, considerando che quasi tutto si visita con lentezza, a piedi e non c’è bisogno di mezzi pubblici o auto.
Se poi vi resta tempo, vi consigliamo qualche ora nei dintorni di Ferrara, prima di tutto Comacchio, un borgo sull’acqua davvero incantevole.
In questa pagina trovate le nostre 10 cose da vedere a Ferrara.
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Castello Estense di Ferrara
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Se avete visto qualche foto o cartolina di Ferrara, certamente ritraeva il Castello Estense.
La prima pietra di questa fortezza fu posata il 29 settembre del 1385 dal Marchese Nicolò II d’Este.
C’era una ragione puramente pratica per cui si decise a costruire quest’opera imponente: poco tempo prima il Marchese era stato costretto a dare in pasto alla folla in rivolta, il suo consigliere e responsabile delle tasse.
Il buon Tommaso da Tortona fece una brutta fine, e il nobile non voleva seguirlo a breve in quella sventura: da qui la scelta di una fortezza dove rifugiarsi.
Nel corso dei secoli il Castello Estense ha svolto diversi ruoli: è stato sede delle milizie estensi con scuderie, armerie, magazzini, officine e tutto quello che serviva al piccolo esercito che vi alloggiava
Si è poi trasformata progressivamente in residenza nobiliare dove si svolgeva la vita della corte Estense.
Sempre assediati dalle città vicine e dalle rivolte interne, gli Este alloggiarono sempre nella parte alta del palazzo, lasciando ai piani bassi la funzione difensiva del castello.
Una visita al Castello permette di scoprire gli appartamenti, le cucine, le le prigioni, il giardino, la cappella e molte altre cose. Un vero viaggio nella vita quotidiana di una delle famiglie più potenti d’Europa.
Delle quattro torri, da non perdere una salita alla splendida Torre dei Leoni, punto panoramico da cui ammirare la città.
A destra del Castello merita una visita anche il piccolo cortile ovale di Rotonda Foschini, che fa parte del Teatro Comunale e permette di farsi venire il torcicollo fotografando il cielo con la testa all’insù!
Orari di apertura e costo del biglietto per il Castello Estense di Ferrara
Orari di apertura:10.00 – 18.00 (la biglietteria chiude 45 minuti prima). Chiuso martedì.
Costo del biglietto: intero 12 €, ridotto 6 €. Minori di 12 anni gratis. Se è il tuo compleanno, entri gratis!
Come arrivare: nel centro di Ferrara, non si può sbagliare!
La Cattedrale di Ferrara
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Il Duomo dedicato a San Giorgio è il più importante luogo religioso di Ferrara. Si trova in Piazza delle Erbe (oggi Trento e Trieste) di fronte al Palazzo Comunale e poco distante dal Castello Estense.
Colpisce subito lo sguardo la facciata in marmo bianco con il bellissimo protiro (portico). Partiamo dal basso: il protiro è sorretto da due colonne raffiguranti un vecchio e un giovane seduti su due leoni.
Al centro del portale è raffigurato San Giorgio che uccide il drago al di sotto del quale ci sono scene della vita di Cristo.
La parte superiore del protiro è un esempio unico in Italia: è formata da una loggia al di sopra della quale si sviluppa, su tre registri, il tema del Giudizio Universale.
Le anime che escono dalle tombe, vengono giudicate da San Giovanni Battista, che pesa le loro anime e le indirizza verso il Paradiso o, incatenate, verso l’Inferno.
Ad accoglierle ci sono Abramo (sinistra) o il calderone (destra). Nel timpano, la figura di Cristo Giudice all’interno di una mandorla.
L’interno della Cattedrale a tre navate, è stato interamente rifatto in stile barocco dopo il devastante incendio del XVII secolo.
Da non perdere una visita al Museo delle Cattedrale, ospitato nella vicina ex Chiesa di San Romano.
Sono ospitate la maestosa Madonna della melagrana di Jacopo della Quercia (1403-1406) e le eleganti opere quattrocentesche di Filippo Solari, Andrea da Carona e Bernardo Rossellino, le forme del Maestro dei Mesi e le monumentali ante d’organo raffiguranti San Giorgio e il drago e l’Annunciazione di Cosmè Tura.
Orari di apertura e costo del biglietto per la Cattedrale e il Museo
Orari di apertura: da marzo 2019 la visita interna della Cattedrale di Ferrara è sospesa per lavori di ristrutturazione.
Museo della Cattedrale: si può visitare il museo che ospita (ex Chiesa di San Romano, in piazza Trieste e Trento) che espone le opere prima ospitate nella cattedrale. Orari di apertura: 9.30-13.00 / 15.00-18.00. Chiuso lunedì.
Giorni di chiusura annuali: 1 e 6 Gennaio, Pasqua, 1 Novembre, 25 Dicembre. Aperto lunedì dell’Angelo.
Costo del biglietto: 6 €. Gratis per i possessori della card turistica MYFECARD
Come arrivare: nel centro di Ferrara, non si può sbagliare!
Palazzo dei Diamanti a Ferrara
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Non è difficile comprendere perché il Palazzo dei Diamanti di Ferrara si chiami così: 8500 blocchi di marmo bianco striati di rosa formano la sua struttura esterna.
Una composizione magnifica, progettata nel 1493 da Biagio Rossetti per creare insolite prospettive ed effetti di luce.
Il Palazzo fu l’opera centrale della cosiddetta “Addizione Erculea”, cioè l’allargamento della città voluto da Ercole d’Este. All’interno il Palazzo presenta un bel cortile rinascimentale con chiostro e pozzo.
Il palazzo ospita importanti mostre temporanee organizzate dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, mentre al primo piano l’edificio ospita la Pinacoteca Nazionale di Ferrara, che conserva una collezione di opere di eccezionale valore.
La pinacoteca fa parte delle Gallerie Estensi che hanno i musei anche a Sassuolo e Modena.
Sono presenti opere di Cosmè Tura (Martirio e Giudizio di San Maurelio), Andrea Mantegna (Cristo con l’Animula della Vergine), Ercole de Roberti e Dosso Dossi.
Il Palazzo ospita spesso grandi mostre di richiamo internazionale.
Orari di apertura e costo del biglietto per Palazzo dei Diamanti
Orari di apertura: Tutti i giorni 9-14. In alcuni casi l’ingresso è consentito solo sei si visita la mostra in corso.
Giorni di chiusura annuali: Mai: 1 maggio; 25 dicembre; 1 gennaio.
Costo del biglietto: 6 €. Gratis per i possessori della card turistica MYFECARD
Come arrivare: Corso Ercole d’Este. Bus 3C o a piedi dal centro storico seguendo Viale Costituzione e Corso Porta Po oppure Viale Cavour e Corso Ercole I d’Este.
Via delle Volte a Ferrara
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Appassionati di fotografia, amanti delle atmosfere rarefatte, romanticoni incalliti, solitari e cercatori di silenzio, avete trovato il vostro luogo del cuore: è Via delle Volte, una strada acciottolata di 2 km che attraversa Ferrara.
Un tempo, prima che il corso del Po venisse deviato, questa bella via medievale svolgeva una funzione commerciale.
Qui si trovavano le case dei commercianti che trafficavano con il resto d’Italia attraverso il fiume.
Le volte, i passaggi ad arco ancora oggi visibili, permettevano di arrivare rapidamente ai magazzini sul fiume senza dover percorrere tutta la strada e senza essere attaccati da qualche ladro!
Oggi sono in gran parte chiusi o trasformati in abitazioni. Salvo qualche trattoria, Via delle Volte non è molto frequentata.
Ma non è stato sempre così: per secoli è stata anche “luogo di malaffare” come scrive Bacchelli nel “Mulino del Po”, ritrovo di prostitute, ladruncoli e anche qualche assassino”.
E quando cala la sera e si accendono le luci gialle, l’atmosfera ritorna quella di sempre, piena di bisbigli e ombre minacciose…
Palazzo Schifanoia a Ferrara
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Il nome di questo palazzo non è stato scelto a caso: Alberto V d’Este lo fece costruire nel 1835 come luogo di ozio in cui schivar la noia ma fu Borso d’Este a dare al palazzo il tocco che oggi lo rende famoso.
Investito del titolo duca di Ferrara da papa Paolo II, decise di festeggiare il suo potere con un salone ducale decorato con un eccezionale ciclo di affreschi.
Nasce così il Salone dei Mesi, il più grande ciclo rinascimentale di affreschi pagani in cui, più o meno allegoricamente, si celebra il buon governo del duca attraverso la mitologia e l’astrologia.
Per realizzare l’opera in poco meno di un anno, il duca chiamò a lavorare artisti dell'”Officina ferrarese” tra i quali Francesco del Cossa ed Ercole dè Roberti.
Il salone è lungo 24 metri, largo 11 e alto 7,5 e il ciclo dei mesi dell’anno inizia sulla parete sud.
Ovviamente il protagonista è il Duca che viene incoronato, governa, trionfa, dà una moneta al povero e così via.
Dal 2020 il percorso di visita di Palazzo Schifanoia è stato completamente riorganizzato: oltre al Salone dei Mesi si possono visitare altre 10 sale.
Da settembre 2021 si potrà visitare anche l’ala più antica del palazzo, quella costruita da Alberto V d’Este nel 1300.
Orari di apertura e costo del biglietto per Palazzo Schifanoia
Orari di apertura: 10.00-19.00. (la biglietteria chiude alle 18.00). Chiuso lunedì.
Giorni di chiusura: ogni lunedì. Aperto lunedì dell’Angelo. Giorni di chiusura annuali: 1 e 6 Gennaio, Pasqua, 1 Novembre, 25 e 26 Dicembre
Costo del biglietto: Intero: 10,00€; ridotto: 8,00€ (oltre i 65 anni). Gratuito fino a 18 anni. Gratis per i possessori della card turistica MYFECARD
Dove si trova: Via Scandiana.
Come arrivare: piacevole passeggiata di 20 minuti a piedi dal Castello Estense. In autobus: n° 1 e n° 9 dalla Stazione FS e dal Castello Estense, fermata Giovecca Ospedale (circa 600 mt); n° 6 da V.le Cavour e dal Castello, fermata Alfonso d’Este (circa 300 mt).
Piazza delle Erbe e del Municipio a Ferrara
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Piazza delle Erbe (piazza Trento e Trieste dal 21 gennaio 1919) è il punto di riferimento del passeggio cittadino, passaggio obbligato di ogni giro nel centro storico.
Da due secoli luogo deputato al mercato di frutta e verdura, in piazza si concentrano tutti i simboli del potere che ha governato Ferrara nei secoli:
c’è il Duomo di San Giorgio (vedi punto 2)
il Palazzo della Ragione
la Loggia dei Merciai dove avevano bottega i mercanti di stoffe e lana
il campanile incompiuto attribuito a Leon Battista Alberti.
Sempre sulla piazza affaccia la ex chiesa di San Romano, attuale sede del Museo della Cattedrale.
Da non perdere una visita a Via San Romano, che un tempo conduceva al fiume Po. Forse è la strada più bella di Ferrara insieme a Corso D’Este, perché fiancheggiata da portici, botteghe e ristoranti.
In Piazza delle Erbe inizia il “listone“, un marciapiede largo 12 metri e lungo 120 abituale luogo di passeggio, di bancarelle e di mercatini natalizi.
Di fronte al Duomo si accede alla Piazza del Municipio, con l’imponente Scalone d’Onore che conduceva alla prima residenza dei d’Este.
Accanto allo Scalone sono visibili le finestre di marmo dell’appartamento in cui visse Lucrezia Borgia e morì Federico da Montefeltro, duca di Urbino e celebre condottiero.
Ghetto Ebraico e Sinagoghe di Ferrara
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Se riuscite, prima di recarvi a Ferrara leggete “Il giardino dei Finzi-Contini” e le “Storie ferraresi” dello scrittore Giorgio Bassani.
Raccontano, in più momenti, la vita degli ebrei di Ferrara, una comunità antichissima che visse segregata nel Ghetto dal 1627 fino all’Unità d’Italia (1861).
Gli ebrei di Ferrara avevano sempre vissuto in armonia con le altre religioni locali, soprattutto durante la signoria dei D’Este.
Con il passaggio della città allo Stato Pontificio gli ebrei vennero chiusi nel ghetto che si trova a destra di Piazza Trieste e Trento delimitato dalle attuali vie della Vittoria e Vignatagliata e Via Mazzini.
Qui al numero 95 si trovano le Sinagoghe ancora attive e il Museo Ebraico con oggetti sacri.
Questa grande casa fu comprata nel 1485 dal ricco banchiere romano Ser Samuel Melli per donarla agli ebrei ferraresi.
Le due lapidi al lati del portone d’ingresso ricordano le persecuzioni che gli ebrei hanno subito nei secoli.
Non deve stupire che in questo edificio ci siano 3 differenti sinagoghe, perché ognuna ospitava i differenti riti dell’ebraismo locale.
Si possono visitare l’ex Tempio Tedesco (Ashkenazita), oggi usato per le cerimonie più solenni; l’ex Tempio italiano usato per conferenze e celebrazioni comunitarie e l’Oratorio Fanese, un piccolo tempio del sec. XIX, comunemente usato per i riti del sabato.
Le sinagoghe e il piccolo museo sono chiuse per ristrutturazione.
Girovagando per il quartiere si possono ancora scorgere i vecchio luoghi della vita del Ghetto: in via Vignatagliata al 44 vi era un tempo il forno delle Azzime e al 79 la scuola che dopo le leggi razziali del 1938 ospitò i ragazzi ebrei espulsi dalle scuole statali e dove insegnò anche Giorgio Bassani.
La scoperta della Ferrara ebraica non può escludere una visita al piccolo cimitero dove riposa Bassani e al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS – in Via Piangipane 81 con la mostra permanente sugli ebrei italiani.
Orari di apertura e costo del biglietto per il Museo dell’Ebraismo
Orari di apertura: da martedì a venerdì: 11.00-13.00, 15.00-18.00; sabato e domenica 10.00-18.00. Chiuso lunedì.
Costo del biglietto: 5 euro.
Come arrivare: Via Piangipane 81, 800 metri a piedi dal centro storico. Dalla stazione ferroviaria autobus n. 2.
In auto: parcheggio gratuito Ex- Mof nelle vicinanze (ingresso su via Darsena).
Corso Ercole d'Este a Ferrara
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Secondo l’UNESCO, che di cose belle se ne intende, Corso Ercole d’Este è una delle più belle vie del mondo.
Fino al 1492 Ferrara era una città con un impianto medievale, fatto di stradine piccole e tortuose, chiusa nel perimetro del Po e del Canale della Giovecca.
Nel 1492 Ercole d’Este decide di ingrandirla con una straordinaria opera urbanistica affidata all’architetto Biagio Rossetti.
Nasce così l'”Addizione Erculea” il raddoppio della città ispirato da principi razionali, che rese Ferrara la prima città moderna europea.
Il cuore dell’Addizione era Corso Ercole d’Este, che parte alle spalle del Castello Estense.
Interamente pedonalizzato e quasi privo di esercizi commerciali, mantiene intatta la struttura rinascimentale con palazzi dalle belle facciate, portoni e finestre decorate.
Il punto più importante è il cosiddetto “Quadrivio degli Angeli” in cui si incontrano;
Palazzo dei Diamanti (vedi punto 3)
il Palazzo Turchi di Bagno
il Palazzo Prosperi-Sacrati.
Il corso finisce in una bella zona verde a ridosso delle antiche mura cittadine.
Monastero di Sant'Antonio in Polesine a Ferrara
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Se volete provare un’emozione assoluta, raggiungete al mattino o alle 15 in punto il Monastero di Sant’Antonio in Polesine.
Potrete così sentire le monache di clausura cantare la messa in gregoriano, con il coro che si spande nel silenzio del monastero.
Non fermatevi al canto delle suore ma bussate il campanello e chiedete di poter fare una visita al complesso:
una suora vi guiderà alla scoperta del chiostro con la cappella con i resti di Beatrice d’Este (fondatrice), poi segue il coro delle monache, una grande stanza con gli scanni e una grande pala d’altare di Nicolò Roselli (La flagellazione).
Subito dopo si apre la chiesa riservata alle monache con tre cappelle, tutte decorate da preziosi affreschi di scuola giottesca.
Quelle di sinistra e destra presentano le Storie dell’infanzia di Gesù, della Vita della Vergine di scuola giottesca e le Storie della Passione.
Molto rara, se non unica, l’immagine di Gesù che sale da solo sulla Croce, a dimostrare la sua estrema volontà di sacrificarsi per la salvezza di tutti gli uomini.
Orari di apertura e costo del biglietto del Monastero
Orari di apertura: Orari SS. Messe giorni feriali ore 7.30. Domenica e festivi ore 10.30.
Tutti i giorni feriali e festivi ore 15.00 Preghiera dell’Ora Nona cantata in italiano con cetra.
Tutti i giorni feriali e festivi ore 17.00 Vespri con canti gregoriani delle monache.
Costo del biglietto: offerta libera.
Dove: Ferrara – Vicolo del Gambone
Come arrivare: 25 minuti a piedi dal Castello Estense. Autobus: n 2 dalla stazione ferroviaria e da Corso Porta Reno-Piazza Travaglio, fermata XX Settembre Ghisiglieri (circa 150 mt).
Cosa mangiare a Ferrara
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Siamo in piena Emilia, al confine col Veneto, e la cucina ferrarese è somma eccelsa delle cucine di queste due terre.
Abbondano le paste fresche, cappellacci con zucca, cappelletti e passatelli in brodo, lasagne, ma se volete un primo tipicamente ferrarese, chiedete un pasticcio di maccheroncini, conditi con conditi con ragu’, funghi o tartufo.
L’influenza emiliana si sente anche nel secondo piatto tipico, la salama da sugo, una salsiccia di carne di maiale, fegato, lingua suina, cotiche, insaporita con spezie e vino rosso.
Il Po e vicino, così come le Valli di Comacchio, quindi l’anguilla ammarinata non manca mai dai menu locali.
Per i secondi piatti l’influenza veneta si fa più evidente e troneggiano la faraona e gli animali da cortile.
Il tutto accompagnato dalla “coppia”, il pane ferrarese IGT dalla strana forma.
Tra i dolci, un classico locale è il panpepato, tipicamente natalizio ma che ormai si trova sempre ma sono da provare anche la brazadela aromatizzata al limone. Non c’è molta scelta di vini locali, tranne il rosso del Bosco Eliceo e il classico Lambrusco emiliano.
Se volete provare un’emozione gastronomica “storica”, prenotate all’Osteria “Al Brindisi” proprio accanto alla Cattedrale, la più antica osteria del mondo.
Sta lì dal 1435 tanto che è citata anche da Ludovico Ariosto. Meritano una visita anche “Da Noemi” nella bellissima Via Ragno, Hostaria Savonarola di fronte al Castello o Il Mandolino in Via delle Volte.
Dintorni di a Ferrara
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Un week end a Ferrara si riempie di cose da fare e vedere e non resta molto tempo per esplorare i dintorni.
Ma se passate qualche giorno in più si possono fare belle escursioni nel Delta del Po raggiungendo Comacchio.
In auto o in treno bastano pochi chilometri per raggiungere Bologna, Mantova con il Parco del Mincio e Ravenna con i suoi magnifici mosaici. A un’ora di auto ci sono anche Cremona, città del torrone e Padova con Cappella degli Scrovegni dipinta da Giotto.
Dove dormire a Ferrara
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Città di turismo e di affari, Ferrara è accogliente e ben organizzata. Abbondano hotel di ogni categoria e B&B di buon livello. Appena fuori le mura cittadine, in campagna, gli agriturismi permettono di riposarsi dai giri in città immergendosi nella natura.
Se scegliete di alloggiare nel centro storico o a ridosso di questi, potete muovervi in auto o in bici, che si noleggiano ad ogni angolo. I prezzi degli hotel sono medi, con un 3 stelle che costa a partire da 50 euro a notte, per camera, colazione inclusa.
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