Le Thermae Antoninianae o Terme di Caracalla erano il complesso termale più importante dell’antichità . Edificate nella parte meridionale di Roma per volere di Caracalla, la loro costruzione iniziò nel 212 e terminò nel 217 grazie al supporto di Severo Alessandro. Restaurate da Aureliano tra il 270 e il 275 , le terme rimasero praticabili fino al tempo delle guerre gotiche quando l’esercito di Vitige, che assediava la città , distrusse parte dell’acquedotto Antoniniano che alimentava questo complesso. Così nel 537 le terme cessarono di funzionare. L’impianto rimase fino all’inaugurazione della terme di Diocleziano, il più grande centro di divertimento della vita romana. Le terme, le cui rovine spiccano alle pendici dell’Aventino, si aprivano sulla via Nova, parallela dell’Appia, che rappresentava l’ingresso principale dello stabilimento predisposto secondo le disposizioni planimetriche del II secolo.
Caldo, freddo e tiepido per il relax dei romani
Le terme avevano tre volte a crociera con tre grani ambienti: il frigidarium, il tepidarium e il calidarium. Il frigidarium, che non era riscaldato a differenza degli altri due ambienti, era molto ampio e abbondantemente decorato. Ai suoi lati si dischiudevano le sale per gli oli e per le sabbie. Il tepidarium e il grande calidarium circolare erano provvisti di acqua riscaldata grazie ai focolari posti ai piani inferiori che propagavano aria calda lungo le intercapedini (ipocausti) costruite sotto il pavimento retto da pilastrini. Questi due grandi ambienti erano delimitati da spazi all’aperto per fare esercizi.Inoltre vi erano scuole per ginnasti, palestre, uno stadio, esedre, due biblioteche e ampissimi ambienti sotterranei di servizio, uno dei quali venne adoperato come un mitreo, il più ricco di Roma. Lo stabilimento poteva accogliere fino a 1600 persone in bagni di acque calde e fredde.
Un'architettura straordinaria
E’ possibile ricostruire, anche se solo parzialmente, lo schema decorativo di queste terme. Le fonti scritte fanno riferimento a gigantesche colonne di marmo, a una pavimentazione in marmi colorati orientali, a mosaici di pasta vitrea e marmi alle pareti, a stucchi dipinti e a numerose statue e gruppi colossali, sia nelle sale principali e nei giardini che nelle nicchie delle pareti degli ambienti. Grazie agli scavi realizzati nel 500 sono state ritrovate non solo le due grandi vasche di granito, oggi posizionate in piazza Farnese, ma molte altre opere d’arte tra cui il Toro e l’ Ercole Farnese, custoditi nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e il mosaico con atleti, conservato nei Musei Vaticani.
Alcune curiosità sulle Terme di Caracalla
Le terme erano non solo i grandi complessi dei bagni pubblici di Roma, ma rappresentavano anche una fonte di svago molto importante. Era possibile incontrarsi, distendersi, discutere in un ambiente molto confortevole e rilassante. La curiosità era che nessuno nuotava. In epoca romana quasi nessuno sapeva nuotare perché il nuoto non esisteva come sport e non faceva parte dell’educazione antica romana. Negli spazi termali era possibile vedere tutte le classi sociali di Roma congiunte. I ricchi, che possedevano dei propri spazi termali in casa, preferivano recarsi presso le terme per fare incontri pubblici e farsi ammirare. Anche gli imperatori vi si recavano cercando di confondersi tra la folla.
La musica alle Terme di Caracalla
Le terme di Caracalla sono un luogo molto caro ai romani perché è qui che d’estate si svolgono i grandi spettacoli musicali. Dal 1937 il Teatro dell’Opera di Roma organizza la propria stagione estiva alle Terme di Caracalla. Musicisti e artisti di fama mondiale si sono esibiti in questi decenni alle Terme di Caracalla tra i quali José Carreras, Placido Domingo, Luciano Pavarotti, protagonisti del primo concerto dei Tre Tenori nell’estate 1990.
Orari di apertura e prezzi dei biglietti delle Terme di Caracalla
Orari di apertura:
Aperto tutti i giorni.
Orario di apertura: 9.00
- dall’ultima domenica di ottobre al 15 febbraio: ultimo ingresso 15.30 con uscita 16.30;
- dal 16 febbraio al 15 marzo: ultimo ingresso 16.00 con uscita 17.00;
- dal 16 marzo all’ultimo sabato di marzo: ultimo ingresso 16.30 con uscita 17.30;
- dall’ultima domenica di marzo al 31 agosto: ultimo ingresso 18.30 con uscita 19.15;
- dal 1 settembre al 30 settembre: ultimo ingresso 18.00 con uscita 19.00;
- dal 1 ottobre all’ultimo sabato di ottobre: ultimo ingresso 17.30 con uscita 18.30.
Lunedì l’ultimo ingresso è alle 13.00 con uscita alle 14.00.
Chiuso: 1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre.
Prezzi dei biglietti: 10 €.
Indirizzo: In zona Circo Massimo, Colosseo.
Come arrivare:
Metro: linea B fermata Circo Massimo.
Bus: 118 – 160 – 628.