Visto dall’alto, l’Eixample non è un quartiere molto invitante: è una fitta rete di larghe strade perpendicolari e uniformi attraversate ai lati da due diagonali che si uniscono a Placa de les Glorie Catalanes. Ildefonso Cerdà , l’ingegnere che progettò questo quartiere, in fondo era un“sognatore razionale”, nonché un borghese illuminato. Col suo piano urbanistico voleva progettare una città Barcellona, ampia, luminosa e arieggiata in cui non ci fossero differenze tra i quartieri. Una sorta di città ugualitaria con gli stessi servizi previsti uniformemente a tutti gli angoli. Con molto rigore, il giovane ingegnere ripartì uniformemente le zone dei servizi, come i mercati, i centri sociali, le chiese ed i parchi. Inoltre stabilì che le case non avessero più di tre piani di altezza e fossero circondate dai giardini, perché Cerdà considerava che la salute dei cittadini dipendesse dal poter vivere in case molto illuminate in cui circolasse l’aria pulita dei giardini circostanti. Inoltre, Cerdà voleva creare una città che avesse edifici preziosi e case che, seppure semplici, possedessero un dettaglio significativo dell’architettura.
L'Eixample, quartiere Modernista, museo sotto al cielo
L‘Eixample, che significa “ingrandimento”, divenne il segno della borghesia in crescita che ne fece il suo quartiere e che introdusse nelle sue abitazioni un stile proprio, il modernismo, riflesso di quel particolare momento culturale. L’architettura modernista mescolava le nuove tecniche ed i materiali del momento con le diverse tecniche decorative tradizionali: gli stucchi, le vetrate, il ferro. Quando il quartiere iniziò ad essere abitato, la borghesia barcellonese vide il posto come un’elegante zona lontana dal disordine cittadino e per questo le famiglie più ricche incominciarono ad incaricare gli architetti del momento, come Gaudì o Lluìs Domènech i Montaner, di costruire le loro residenze proprio nell’Eixample. Fu così che il Modernismo arrivò nel centro della città con la creazione delle splendide Casa Batllo, Casa Milà o Casa Amatller, che da residenze private del passato sono diventate oggi monumenti di grande suggestione. Nel cosiddetto “quadrato d’oro” che va da Passeig De Sant Joan e Carrer Muntaner da una parte e Avenguida Diagonal e le Rondes dall’altra, sono state catalogate circa 150 opere architettoniche dello stile Modernista. Per questo l’Eixample è stato considerato un vero e proprio museo all’aperto, che oltre alla vivacità fatta di negozi eleganti, locali alla moda e ristoranti, crea un nuovo stile che si allontana dalla monotonia che aveva dominato fino a quel momento, per aprirsi ad un nuovo orizzonte culturale.
Cosa vedere nell'Eixample
Ci sono molte cose da vedere nell’Eixample e serve qualche giorno per scoprirle tutte. In questa pagina vi indichiamo i chiese, palazzi e monumenti più rappresentativi.
- La Sagrada Familia
- La Mela della Discordia con Casa Batllò
- Casa Milà “La Pedrera”
- L’Ospedale della Santa Creu i Sant Pau
- Passeig di Grà cia
- Rambla de Catalunya
La Sagrada Familia
Il monumento più rappresentativo dell’Eixample e dell’intera Barcellona. Un grandioso tempio cristiano in eterna costruzione che ha dato l’immortalità a Gaudì, anche se non è stato il solo a lavorarci.
Scopri di più sulla Sagrada Familia.
Casa Batllò
Brillante esempio del Modernismo catalano quest’opera venne commissionata a Gaudì dalla ricca famiglia Batlò e tutti i guadagni ottenuti dalla sua realizzazione li destinò per il grande progetto della Sagrada Familia.
Scopri di più su Casa Batllò.
Casa Milà (La Pedrera)
Costruita tra il 1906 e il 1910, anticipa in qualche modo, già lo stile della Sagrada Familia di cui si nota la somiglianza con la struttura aspra.
Scopri di più su Casa Milà .
L'Ospedale di Santa Creu i Sant Pau
A 10 minuti a piedi dalla Sagrada Familia c’è l’Hospital de la Santa Creu i Sant Pau, grandioso edificio e straordinario esempio di architettura modernista civile. Progettato da Lluis Domenech i Montaner all’inizio del 1900, non è solo un complesso esteticamente eccezionale ma anche perfettamente funzionante come ospedale. La facciata in stile neo-gotico è seguita da 19 padiglioni decorati con colori vivaci, maioliche e attorniati da giardini e sculture. Nel sottosuolo c’è una rete di tunnel che permette a medici e infermieri di muoversi senza disturbare i malati e le persone nei giardini.  Tutto rispecchia la visione di Domenech i Montaner, convinto che qualunque cosa potesse infondere un senso di benessere nei malati costituiva anche una forma di terapia.
Informazioni per la visita
Orari di apertura: 10-16.30. Fino alle 18.30 in estate e primavera.
Domenica e festivi: fino alle 14.30
Costo del biglietto: 10 euro
Come arrivare: dalla Sagrada Familia a piedi per via Gaudì.
Metro: L5 Sant Pau / Dos de Maig