Cosa fare e vedere a Santorini in Grecia

Cosa fare e vedere a Santorini nelle Isole Cicladi in Grecia: villaggi, monumenti, spiagge, come muoversi e altre informazioni pratiche.

Santorini nelle Cicladi in Grecia - Cosa vedere
Santorini nelle Cicladi in Grecia - Cosa vedere

Santorini in Grecia è davvero la mitica Atlantide? L’antica civiltà evoluta e raffinata, distrutta per volere degli Dei in una sola notte perché diventata troppo bella e piena di superbia? Così racconta il mito di Platone, a cui ognuno può credere o meno. Quel che è certo è che l’isola greca dell’arcipelago delle Cicladi, come ora possiamo ammirarla, è stata plasmata da diverse eruzioni e cataclismi.

La più importante, intorno al 1500 a.C, fece crollare in mare una parte del cono vulcanico conferendole la forma a spicchio che ancora oggi affascina chiunque metta piede nella più bella delle Isole Cicladi e forse dell’intera Grecia. L’ultima eruzione del 1956, distrusse 2000 case e fece 50 morti, portando alla costruzione di nuovi quartieri e a un’ulteriore modifica nel paesaggio di Santorini.

Furono i veneziani a denominarla Santorini, in onore di Santa Irene di Salonicco Patrona dell’Isola. Il nome usato dai greci è soprattutto Thira, che è anche il nome della cittadina capoluogo dell’isola. Oggi Santorini attira ogni anno milioni di visitatori, affascinati dal blu intenso del mare e del cielo, dal bianco abbagliante delle case e dal nero delle scogliere vulcaniche precipitate nel mare.

In questa guida vi consigliamo i villaggi da visitare a Santorini: non solo Fira, Oia e Merovigli ma anche i piccoli e meno turistici Emporio, Megalochori e Pyrgos. Non ci sono molti monumenti a Santorini, ma quelli che ci sono meritano una visita, come il Monastero del Profeta Isaia e l’area archeologica di Akrokiri. Le spiagge di Santorini non sono tutte facilmente accessibili e forse non sono da cartolina come nel resto della Grecia, ma la loro natura vulcanica le rende uniche. L’isola è presa d’assalto dai crocieristi, ma solo nelle località più turistiche. Santorini si gira facilmente, ha una vita notturna intensa ed è anche meno costosa di quel che si racconta in giro.

Quindi c’è di che divertirsi e vi consigliamo di partire da queste 10 cose da fare e vedere a Santorini. Sono le tappe imperdibili di una vacanza nell’isola greca!.

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Mappa di Santorini

Orientarsi a Santorini

Santorini ha una geografia molto semplice: era un’isola rotonda fino a quando un vulcano nel 1500. a.C. non fece collassare una parte dell’isola. Oggi il lato che è caduto in mare è una lunga scogliera inaccessibile e panoramica: infatti qui ci sono i tre villaggi più belli a strapiombo sul mare: Fira (o Thira) la capitale dell’isola, Oia e Merovigli. Belli, piene di turisti, costose, con bar e ristoranti a pochi metri ma praticamente prive di accesso al mare.

Nella caldera, in quello che una volta c’era il centro del vulcano, oggi ci sono le isole di Thirassia, Pale e Nea Kameli e altri isolotti minori che si raggiungono in barca.

Per raggiungere le spiagge bisogna raggiungere l’altro lato dell’isola, quello dove si trova l’aeroporto. Qui si susseguono alcuni villaggi più economici e turistici come Perissa e Kamala con cale e spiagge di sassi di tipo vulcanico, con un mare bello ma un po’ mosso e quasi sempre ventoso (vedi il paragrafo spiagge).

Nella parte centrale dell’isola, ci sono alcuni villaggi poco turistici come Pyrgos, Megalochori ed Emporio. Più o meno distano 15 minuti di auto e bus sia dai paesi della caldera sia dalle spiagge del lato orientale.

Come muoversi a Santorini

Da un capo all’altro di Santorini, da Oia ad Akrotiri per esempio, sono in tutto 25 km e 40 minuti di auto o bus. Per godersi Santorini, quindi, non bisogna percorrere grandi distanze: si può scegliere di noleggiare un auto o uno scooter oppure muoversi con i mezzi pubblici. Una buona idea è noleggiare un’auto per 2 o 2 giorni organizzando in anticipo le escursioni più lontane.

Come muoversi a Santorini
Come muoversi a Santorini

Se non amate guidare su strade quasi sempre sconnesse, strette e buie, abbondonate l’idea dell’auto e preferite uno scooter per usarlo di giorno. Molti, per esempio, noleggiano un quad che è più adatto al tipo di strada di Santorini. Di sera avete le opzioni autobus (attivi fino alle 24) e taxi. I bus sono gestiti da KTEL Santorini e sono riconoscibili dal colore blu e bianco. Una corsa da Oia a Fira, per esempio, costa 2,30 €.

Taxi a Santorini

I taxi non usano un tassametro e applicano una cifra fissa che potete chiedere prima di salire. Dall’aeroporto a Fira, per esempio, non si spende più di 20 euro. I taxi sono la scelta ideale se volete visitare un villaggio o una cittadina di sera e non volete muovervi con auto o scooter.
Un buon modo per scoprire Fira, Merovigli e Oia è percorrere il sentiero 9, a piedi, con delle scarpe comode e tanta acqua. 10 km solo andata ma che non dimenticherete più.

Ricordate che Santorini è famosa per i muli che accompagno i turisti lungo le spaventose pendenze di Oia e Fira. Ovviamente le strade sono lastricate di escrementi e non è facile vedere i muli sudare e annaspare con i turisti in groppa lungo i gradoni che portano in alto.

Thira a Santorini

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Thira o Fira è la cittadina capoluogo di Santorini, arrampicata sul bordo del vulcano a 300 metri di altezza sul mare. Il modo migliore e più faticoso per scoprirla è salire la lunga scalinata di Karavolades che facendo zig zag dal porto conduce in alto.

D’estate ci si assicura una bella sudata e uno slalom tra gli escrementi dei muli, ma vi assicuriamo panorami spettacolari sulla caldera vulcanica e migliaia di foto bellissime. I più pigri possono usare la moderna funivia, perdendo un po’ di fascino della scoperta o se non si soffre di sensi di colpa, a dorso dei tradizionali muli. 

Thira o Fira a Santorini - Foto Jorge Láscar
Thira o Fira a Santorini – Foto Jorge Láscar

Thira è il principale centro turistico di Santorini, la quintessenza delle Cicladi: case dai tetti bianchi, chiese con le cupole blu, stradine ricche di bar, ristoranti e negozietti quasi tutti con vista spettacolare sul mare.

Purtroppo migliaia di persone che vengono scaricate dalle navi da crociera e condotte in assurdi giri turistici Thira la rendono molto affollata, soprattutto di giorno. Poi di sera le navi ripartono e l’isola diventa più vivibile.

Se non volete limitarvi a passeggiare per negozi e bar, a Fira ci sono due musei: accanto alla funivia c’è il Museo Archeologico di Fira con ceramiche dall’epoca micenea a quella romana trovate in varie zone di Santorini (Chiuso martedì, biglietto 2 €).

L’altro museo interessante del centro di Fira è Museo Preistorico con straordinari affreschi provenienti da Akrotiri (vedi punto 2) salvati dal trasferimento forzato al Museo Archeologico di Atene (Chiuso martedì, biglietto 2 €). Fuori dal centro storico, in una dimora del 1500 appartenuta ai Ghisi, mercanti veneziani, c’è il Megaro Gyzi. Se avete ancora tempo, c’è anche un piccolo Museo di storia locale che racconta la vita di Santorini tra 1800 e 1900.

Sono tre le chiese di Thira che meritano una visita: la più nota è la Cattedrale Ortodossa di Ypapanti (Presentazione di Gesù al Tempio) che si trova nel centro di Fira. Fu costruita nel 1827 e ricostruita dopo il terribile terremoto del 1956 con all’interno gli affreschi dell’artista locale Assimis.

Qui la cupola bianchissima contrasta con il panorama blu che si ammira dalla strada su cui è costruita la chiesa. La principale chiesa cattolica, dedicata a San Giovanni Battista, si riconosce per il campanile e il colore grigio, così differente dalla tradizionale architettura locale.

Sempre cattolica è la piccola chiesa dedicata alla Vergine Maria, presso Firostefani, ma meglio conosciuta come “Le tre campane”. La cupola blu con, appunto, le tre campane è forse il luogo più fotografato di Santorini. Da qui si ammira un tramonto straordinario, quindi preparatevi all’assalto della folla!

Merita una passeggiata anche Firostefani, un tempo villaggio autonomo e oggi inglobato in Fira. Si raggiunge a piedi con una passeggiata panoramica di 1 km lungo la mulattiera che porta a Oia. Da non perdere le bella piazzetta con la Chiesa di Agios Gerasimos (San Gerasimo) circondata da cipressi.

Oia a Santorini

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Oia che in greco si pronuncia Ia, è il villaggio più autentico dell’isola di Santorini. Fira è bella, ma viene prese d’assalto da migliaia di crocieristi ogni giorno che rendono impossibile godersi le sue bellezze; Oia, invece, non è assaltata come Fira, anche perché dista circa 10 km dal porto di sbarco delle navi.

Oia si affolla solo di sera perché da qui si gode il più bel tramonto di Santorini quindi arrivano residenti e turisti da tutta l’isola! Se avete abbastanza coraggio e forza, potete arrivare a Oia da Fira con una passeggiata superpanoramica di 2-3 ore e di 10 km sul Sentiero N.9! Faticosa ma ne vale la pena.

Oia a Santorini
Oia a Santorini

Se avete mai visto una foto di Santorini, quasi sicuramente ritraeva le case bianche, le innumerevoli chiese con la cupola blu e la sagoma del castello (quel che resta) di Agios Nikolaos, il tutto in posizione panoramica sul bordo della caldera dell’isola. Questo è il posto migliore per godersi lo spettacolo del tramonto: pochi posti ma in prima fila.

Oia ha una storia secolare e fino al terremoto del 1956 era il principale centro dell’isola. Oggi tutto è stato ristrutturato ma i residenti sono pochi e lavorano quasi tutti nel turismo. Il villaggio ha una grande tradizione marinara, come testimonia il piccolo ma bello Museo Marittimo.

Nelle case panoramiche in alto vivevano i capitani delle navi mentre i marinari dovevano accontentarsi delle case scavate nella roccia della caldera, oggi trasformate in bar, ristoranti e B&B. Non c’è molto da vedere, esclusa la chiesa nella principale piazza del villaggio. Ma andarsene in giro e godersi i colori e il panorama è già un’esperienza: da non mancare una visita alla libreria Atlantis Books, considerata una delle più belle del mondo.

Dalla parte alta di Oia una lunga scalinata porta al porticciolo di Ammoudi: taverne, sedie blu quasi nell’acqua, polipi stesi ad essiccare al sole e cucina di mare freschissima. La scalinata di 300 gradini è ripida e un po’ pesante d’estate, ma si può fare. Come a Fira ci sono i classici muli che lasciano i loro ricordini sulle scale.

Ad Ammoudi si può fare anche un tuffo per rinfrescarsi ma non aspettatevi sabbia, solo scogli vulcanici o piattaforme artificiali su cui stendersi a prendere il sole.

Akrotiri a Santorini

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Akrotiri è la “Pompei della Grecia” perché ha subito lo stesso destino. Quando nel 1500 a.C questa città fu ricoperta dalla lava del vulcano di Santorini, tutto rimase seppellito ma quasi intatto. Non fatevi intimorire dai 12 € per il biglietto d’ingresso perché ne vale la pena, anche se il sito è ancora un po’ disorganizzato.

Riscoperta nel 1967 ci si è accorti che la cittadina, abitata già dal neolitico, aveva molte caratteristiche in comune con Creta: palazzi a 2-3 piani e strade pavimentate. Non sono stati ritrovati resti umani ed un solo oggetto d’oro, quindi si ipotizza che gli abitanti avessero lasciato la città prima del terribile terremoto.

Akrotiri a Santorini
Akrotiri a Santorini

In realtà, per capire l’importanza di Akrotiri, bisognerebbe andare al Museo Archeologico di Atene dove due interi piani sono dedicati agli splendidi affreschi ritrovati in questo villaggio. A differenza di Creta, però, questi affreschi non provengono al sontuoso palazzo di Cnosso ma da normalissime abitazioni civili.

Al momento sono state scavate circa 40 abitazioni che hanno riservato affreschi eccezionali: quello del “Pescatore“, “della Signora”, delle “Scimmie blu” (visibile al Museo Preistorico di Thira) e quello della “Primavera“, l’unico rimasto al suo posto e ancora visibile. Si passeggia su passerelle di legno e acciaio coperte da una struttura avveniristica, e intanto si continua a scavare.

Anche l’attuale Akrotiri merita una visita: è un classico villaggio cicladico ma meno affollato di Thira. Qui ci sono alcune delle spiagge più belle e famose di Santorini, come la Caldera Beach e la Red Beach con la caratteristica scogliera rossa.

Dopo la visita ad Akrotiri bisogna raggiungere il faro bianco che domina la Caldera e godersi il meraviglioso spettacolo, soprattutto al tramonto.

Orari di apertura e costo del biglietto per gli scavi di Akrotiri

Aperto tutti i giorni dalle 08.00 alle 18.30.
Costo del biglietto: 12 €
Come arrivare: a 10 km da Thira, autobus tutti i giorni ogni 30 minuti.

Antica Thera a Santorini

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Akrotiri non è l’unica area di interesse archeologico di Santorini: sono da visitare anche i resti dell’antica città di Thera, a 17 km da Fira a metà strada tra le spiagge di Kamara e Perissi. Ci si arriva in autobus dalle due spiagge o con un impegnativo percorso a piedi di circa un’ora che però assicura panorami indimenticabili.

Antica Thera a Santorini
Antica Thera a Santorini

Raggiunti i 300 metri di altitudine, su un pianoro largo circa 150 metri e lungo 800. Qui si ergeva una delle più splendenti colonie doriche (dei colini di Sparta) che crearono una città ricca e potente poi conquistata anche da elleni, romani e bizantini.

Qui si susseguono gli spazi pubblici dell’antica Thera: il recinto di Artemidoro, la via lastricata che porta all’Agora dove si svolgeva il mercato e la vita politica, la Galleria reale con i resti di dodici colonne, il Teatro ellenico ma poi rifatto dai romani con splendida vista sul mare. Si arriva quindi al Tempio di Apollo e alla terrazza su cui si disponevano i luoghi religiosi della città. Infine, nella parte più alta, il Ginnasio e le caserme.

Orari di apertura e costo del biglietto per Antica Thera

Tutti i giorni dalle 8.30 alle 15.30.
Costo del biglietto: gratis.
Come arrivare: bus da Perissa o Kamari

Imerovigli a Santorini

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Imerovigli o, come la chiamano i locali Merovigli, è il villaggio più esclusivo di Santorini. In Grecia lo chiamano “Il balcone dell’Egeo”, perché si trova nella punta più alta dell’isola a metà strada tra Fira e Oia. Il nome significa “posto di osservazione” perché l’altezza del borgo permetteva di avvistare da lontano pirati e altri nemici in arrivo.

Imerovigli a Santorini
Imerovigli a Santorini

Oggi Imerovigli è il luogo più chic, quindi costoso, di Santorini. Ovviamente è meno affollato, anche perché i ristoranti sono quasi tutti lussuosi e gli alberghi tutti a 4-5 stelle. Anche qui la fa da padrona il tipico paesaggio cicladico con case bianche e cupole blu delle chiese. Le più importanti sono tre: il Monastero di San Nicola, che si incontra dopo Fira e prima di arrivare in paese; la chiesa di Ai-Stratis, nel centro del borgo e la Cappella di Panagia Theoskepasti costruita su una roccia sopra la Caldera.

Fa parte di Imerovigli anche il Castello di Skaros, ormai ridotto a rudere, fatto costruire dal governatore veneziano nel 1207. Anche se ormai distrutto, quel che resta attira migliaia di fotografi perché posto in posizione scenografica su un’enorme roccia.

Orari di apertura e costo del biglietto per Antica Thera

Tutti i giorni dalle 8.30 alle 15.30.
Costo del biglietto: gratis.
Come arrivare: bus da Perissa o Kamari

Perissa a Santorini

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Anche se Santorini ha la fama di isola costosa e chic, in realtà alcune località si sono specializzate su un turismo più popolare e meno impegnativo per la tasca. Perissa è una di queste zone: la lunga spiaggia di 8 km (unita a quella di Perivolos) e il villaggio alle spalle permettono di alloggiare, mangiare e divertirsi senza spendere un capitale.

Perissa a Santorini
Perissa a Santorini

Questa parte di Santorini è la più attrezzata per il divertimento e gli sport, con spazi sufficienti per non ritrovarsi schiacciati con altri turisti, anche se è più ventosa e con il mare più mosso.

Ovviamente non siamo in alto sulla Caldera, quindi scordatevi le viste panoramiche di Fira, Oia e Imerovigli. Però c’è tutto a portata di mano e i collegamenti con le località più famose sono frequenti con bus ogni 30 minuti fino a mezzanotte. Da Perissa inizia anche il faticoso sentiero pedonale che porta all’Antica Thera (vedi punto 5).

Il monumento più importante del villaggio è la chiesa ortodossa di Timiou Stavrou, una delle più grandi di Santorini che si trova nella piazza principale di Perissa.

Thirassia e le isole minori di Santorini

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Le disastrose eruzioni di Santorini hanno “sostituito” la caldera collassata con nuove isole, un tempo inesistenti. La più grande è Thirassia, che si ammira da ogni punto di Fira e Oia. Proprio dai porti di questi due villaggi partono i traghetti che in pochi minuti portano a Manolas, principale centro dell’isola, poche case e qualche strada non tanto comoda. Però quando si esce dal porto di Oia o Fira la vista sulla caldera, dalla barca, merita da sola l’escursione.

Thirassia e le isole minori di Santorini
Thirassia e le isole minori di Santorini

In realtà Thirassia è l’isola che tutti ammirano da lontano ma pochi si imbarcano per andarla a visitare. In effetti non ci sono spiagge facilmente accessibili e il bagno si può fare solo nella (pulitissima) acqua del porto dove ci sono anche le taverne. I posti per dormire sono pochi e di sera, finite le escursioni, i turisti scompaiono e restano solo le stelle e il silenzio. Quindi è l’isola ideale per chi vuole sfuggire dalla folla turistica di Santorini. Se si ha tempo si possono raggiungere i villaggi troglodita con le case grotta di Potamos e Agrilia.

Un’altra isola imperdibile è Palea Kameni con le sue hot springs: sorgenti di acqua termale calda che creano un idromassaggio naturale e una paesaggio straniante di acqua rossastra, rocce nere e cielo blu. Ci si arriva di solito con un’escursione collettiva o con taxi di mare privati e bisogna tuffarsi facendosi almeno 20 metri a nuoto.

Altra isola imperdibile è Nea Kameni, un isolotto brullo e bruciato grazie ai tre crateri di vulcano ancora attivi. Ci si arriva con una salita impegnativa ma ne vale davvero la pena. Su quest’isola non si può fare il bagno perché le esalazioni di zolfo sono forte e pericolose.

Consigliamo di prenotare l’escursione alle isole minori di Santorini appena si mette piede a Santorini perché non è facile trovare posto.

Le spiagge di Santorini

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Potrà sembrare strano dirlo ma Santorini non è un’isola con delle spiagge eccezionali. Se si cercano lunghe distesi di mare placido, calette facilmente raggiungibili, sassi non bollenti, questo non è il posto giusto. La natura vulcanica dell’isola e la forma della caldera ha creato soprattutto scogliere a picco inaccessibili, niente sabbia e piccole insenature praticamente irraggiungibili.

Ovviamente il mare è spettacolare ma potrebbe essere molto faticoso arrivarci. Questo itinerario parte da Fira e va in direzione di Oia, compiendo il giro dell’isola. Chi alloggia a Fira non ha nessuna possibilità di farsi un bagno perché tranne il porto principale, non ci sono spiagge.

Stesso discorso per Oia: chi alloggia qui per fare un tuffo deve farsi 300 scalini e “accontentarsi” del mare del porto di Ammoudi, comunque pulitissimo.

Le spiagge di Santorini
Le spiagge di Santorini

La costa orientale, invece, offre infinite possibilità di mare e spiaggia, anche se è normalmente più ventosa. Subito dopo Oia c’è la spiaggia di Baxedes poca gente e molto vento così come la spiaggia di Koulombos ugualmente selvaggia e per chi cerca la pace assoluta. Seguono Pori e Vourvolos entrambe spiagge con sassi, qualche peschereccio e porticciolo, poca gente.

Qualche chilometro più giù, quando Santorini disegna una curva, iniziano le spiagge più turistiche, affollate e facilmente raggiungibili dell’isola. Kamari è più esclusiva ma accessibile, Perissa e Perivolos formano una lunga spiaggia vulcanica di 8 km con alle spalle un’infinità di alberghi, taverne e studios dove dormire.

Prima di arrivare a Fira si passa per le spiagge di Akrotiri, dove meritano una vista la già citata Red Beach, paesaggio lunare eccezionale per questo affollatissimo fin dal mattino e Kambia Beach famosa per i suoi sassi enormi. Se vi convincente a prendere un passaggio in caicco potete raggiunge White Beach proprio sotto al faro di Santorini. Ultima possibilità per farsi un bagno meno affollato, le isole di Thirassia e Palea Kameni, terme incluse!

Megalochori ed Emporio a Santorini

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I turisti trasportati in massa a Oia e Fira di solito saltano, sbagliando, un piccolo villaggio di Santorini che invece merita assolutamente una visita.

Emporio è un borgo fortificato che si trova verso l’interno a circa 10 km da Fira in direzione della spiaggia di Perissa. Come dice il nome, questo borgo è stato per secoli il centro commerciale di Santorini (emporio in greco significa commercio) e i veneziani vi costruirono una fortezza per difendere il borgo dai pirati.

Megalochori ed Emporio a Santorini
Megalochori ed Emporio a Santorini

Cosa rende interessante la visita ad Emporio? La struttura labirintica del quartiere Kastelli, costruita per rendere difficile la vita a qualsiasi invasore: case attaccate per meglio difendersi tutti insieme, strade così strette che passa una sola persona per volta, archi, porte nascoste e finestre inaccessibili.

Ad Emporio meritano una visita la chiesa di Agios Nikolaos Marmaritis, costruita su un tempio del III secolo dedicato alla Thea Vasileia, la grande chiesa ortodossa nella piazza principale del paese e gli 8 mulini a vento che si trovano sulle colline circostanti il borgo.

Tornando verso Fira, a 4 Km da Emporio c’è un altro borgo che merita una visita: è Megalochori, ancora più autentico se possibile. Se volete scoprire com’è Santorini quando non ci sono i turisti, gli hotel di lusso e i bar alla moda, dovete visitare questo villaggio!

Pyrgos e il Monastero del Profeta Elia

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Abbiamo già detto che Santorini è piena di punti panoramici, ma quello più bello e spettacolare in assoluto si trova dove sorge il Monastero del Profeta Elia. Siamo nel punto più alto dell’isola a 567 metri e si può credere che questo luogo sia ideale solo per la vita da monaci, ma non è proprio così.

Pyrgos e il Monastero del Profeta Elia
Pyrgos e il Monastero del Profeta Elia

Il Monastero fu fondato nel 1711 da due fratelli che si ritirarono qui a vita monastica: nel corso dei secoli ha ospitato fino a 20 monaci mentre ora ce ne sono solo 5. Ma il Monastero del Profeta Elia ha svolto un ruolo fondamentale per Santorini: qui si accudivano gli ammalati e gli orfani, si insegnava greco e letteratura ai bambini, si faceva commercio nel Mediterraneo con navi di proprietà. Il monastero era potentissimo ed era proprietario di molti terreni sull’isola: il villaggio di Kamari, per esempio, è stato costruito su un suolo del monastero.

Nel monastero ci sono 5 cappelle e alcune reliquie fondamentali della cristianità: oltre all’immagine sacra del Profeta Elio, c’è anche un pezzo della Vera Croce e del Bastone che usava Gesù, oltre a del sangue dei bambini della Strage degli innocenti di Erode. 

Oggi il monastero ospita anche alcune botteghe artigianali che vendono prodotti tipici dell’isola, tra cui vino e pellame.

Da non perdere una visita al vicino villaggio di Pyrgos, in puro stile cicladico, poco turistico e affollato.

Le aziende vinicole di Santorini

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I terremoti hanno dato a Santorini il suo straordinario paesaggio ma hanno anche contribuito a creare un terreno fertilissimo che dà dei vini straordinari. Cresciute direttamente nella cenere (a piede franco) estraendo i sali minerali dalla lava, esposti a un sole perenne e con il vento che arriva dal mare, le viti di Santorini producono dei vini eccellenti, più alcolici e sapidi della media.

Ovviamente i viticoltori hanno dovuto adattarsi, distanziando le vite perché c’è poca acqua e proteggendole dal vento forte con dei canestri.

Le aziende vinicole di Santorini - Foto Santo Wines
Le aziende vinicole di Santorini – Foto Santo Wines

Il vitigno più diffuso è il vitigno Assyrtiko, molto acido, usato di solito in associazione con altri due vitigni locali, il l’Athiri ed l’Aidani. Tra i rossi da provare il Niktery, che prende il nome dalla pigiatura fatta di notte. Da provare anche un nettare locale chiamano Vinsanto (sì, proprio come quello di Siena!) fatto con uve lasciate appassire al terribile sole di Santorini per almeno 2 settimane.

Santorini è ricca di cantine straordinarie, panoramiche o scavate nella roccia, che rendono la degustazione anche un’esperienza architettonica: alcune sono molto turistiche come la Santo Wines (Pyrgos) che grazie alla terrazza panoramica sulla caldera attira autobus di turisti ma ne vale la pena.

Altre sono meno affollate ma ugualmente belle come Venetsanos (Megalochori) con una vista splendida ma meno turistica di Santo. Sempre a Megalochori c’è Gavalas piccola e di qualità mentre a Oia c’è Domaine Sigalas.

Da non perdere a Vothonas la cantina di Koutsoyannopoulos 8 metri sotto terra e lunga 300 metri con un museo sul vino di Santorini.

Tutte le cantine permettono di fare un aperitivo o un pranzo completo, ammirare il panorama, visitare la cantina e portarsi a casa qualche buona bottiglia!

Dove dormire a Santorini

Santorini ha fama di destinazione esclusiva e costosa, e questo è in parte vero soprattutto se si sceglie di alloggiare nei “paesi della Caldera” come Fira, Oia e Merovingi. Qui il flusso estivo è continuo, con prenotazioni da tutto il mondo quindi i prezzi sono alti.

Ma non tutto è perduto: ci sono molti hotel e studios, magari non panoramici ma dignitosi, che permettono di alloggiare in queste cittadine senza svenarsi. Ovviamente bisogna ricordare che si è al centro della vita dell’isola ma anche delle migliaia di turisti che come mandrie sbarcano dalle navi da crociera e assaltano i punti panoramici.

Se si vuole spendere il giusto senza dover convivere con i crocieristi, le scelte migliori sono Perissa e Kamala, km di spiagge, taverne, hotel, bar e divertimenti. Non hanno il fascino di Oia e Fira ma non dovrete svenarvi. Poi sono perfettamente collegate con i centri principali con autobus che in 15 – 20 minuti portano in città.

Se si amano i villaggi più riservati ma senza una vista mare eccezionale, sono da prendere in considerazione Pyrgos, Megalochori ed Emporio, belli, economici e tradizionali.

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