San Benedetto del Tronto: cosa fare e vedere

Una guida alla scoperta di San Benedetto del Tronto nelle Marche: il lungomare, i monumenti, le chiese e i musei. Tutte le informazioni per una vacanza o un week end.

Cosa fare e vedere a San Benedetto del Tronto
Cosa fare e vedere a San Benedetto del Tronto

In questa guida vi consigliamo cosa vedere a San Benedetto del Tronto in provincia di Ascoli Piceno (Marche). Un itinerario con tutte le informazioni pratiche per visitare musei, chiese e palazzi.

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Basilica di Santa Maria della Marina

Basilica di Santa Maria della Marina a San Benedetto del Tronto
Basilica di Santa Maria della Marina a San Benedetto del Tronto

Il Duomo di San Benedetto del Tronto nel Seicento era una chiesetta di piccole dimensioni e si trovava in quella che oggi è Piazza Cesare Battisti.

Ma piccolo com’era poteva contenere un numero troppo esiguo di fedeli, così a metà Ottocento fu iniziato il progetto di una nuova chiesa, più grande, l’attuale Basilica intitolata a Santa Maria della Marina, la Madonna protettrice dei marinai e dei pescatori molto venerata dai sambenedettesi: un chiaro riferimento del legame che c’è tra San Benedetto del Tronto e le tradizioni marinare.

Il progetto fu più volte modificato e completato solo un secolo dopo, a volerlo fu padre Gioacchino Pizzi a cui è dedicata la via accanto alla chiesa.

La basilica di Santa Maria della Marina si trova in Piazza Nardone, alle spalle c’è il centro cittadino. La facciata in travertino bianco è in stile rinascimentale, gli interni presentano tre navate e altari laterali in marmo e in legno tra cui quello che conserva le reliquie dei Santi Urbica e Illuminato.

Di particolare interesse l’abside, dove si può ammirare l’opera forse più conosciuta della cattedrale, l’affresco raffigurante le tradizioni marinare realizzato dall’artista francescano Ugolino da Belluno.

Segnaliamo un “Battesimo di Gesù” , la tela settecentesca della “Vergine della Vittoria con Bambino” e il monumentale organo a canne.

All’interno del Duomo si trova anche l'”Albo dei caduti civili del Mare“, l’elenco dei marinai sambenedettesi che nei secoli hanno perso la vita in mare.

Ogni anno l’ultima domenica di luglio a San Benedetto del Tronto viene celebrata la Festa della Madonna della Marina, ricorrenza storica particolarmente sentita dai fedeli, che si conclude con la suggestiva processione in mare.

Chiesa di San Giuseppe e Piazza Matteotti

Chiesa di San Giuseppe e Piazza Matteotti
Chiesa di San Giuseppe e Piazza Matteotti

La Chiesa di San Giuseppe fu costruita verso la metà dell’Ottocento su progetto di Ignazio Cantalamessa. Si trova nel quartiere del “Mandracchio” anche detto “Marineria Sambenedettese”, il rione attorno a via Labirinto che storicamente è stato abitato da pescatori.

La chiesa affaccia su Piazza Matteotti, l’antica “Piazza delle Armi” perché qui vi sostavano le truppe militari.

Oggi troverete la fontana di Piazza Matteotti, uno dei punti di riferimento più noti nonché simbolo di San Benedetto del Tronto.

La facciata della Chiesa di San Giuseppe è in laterizio rosso e il portale d’ingresso è abbellito con timpani e fregi in pietra. Entrate per ammirare la bellissima volta con affreschi e, soprattutto, alcune opere d’arte: la seicentesca “Fuga in Egitto”, la “Sacra Famiglia” che porta la firma di uno dei più famosi pittori sambenedettesi Armando Marchegiani e i dipinti realizzati tra l’Ottocento e il Novecento tra cui la “Madonna del Rosario” di Andrea Tavernier.

Soffermatevi sull’altare in marmo bianco con intarsi in mosaico e sulle vetrate policrome risalenti alla fine del Novecento, opera di un artista locale.

Con una breve passeggiata dalla chiesa raggiungete il molo per vedere la statua del pescatore, monumento dal grande valore simbolico perché rispecchia l’antica tradizione marinara sambenedettese.

A pochi passi dalla chiesa, la scultura in bronzo della ”Retara” raffigura la donna che tradizionalmente riparava le reti da pesca nello storico rione di pescatori.

Il lungomare di San Benedetto del Tronto

Il lungomare di San Benedetto del Tronto
Il lungomare di San Benedetto del Tronto

Il lungomare di San Benedetto del Tronto è uno dei più belli della costa Adriatica, basta una passeggiata per sentirsi subito in vacanza.

Progettato dall’ingegnere Luigi Onorati negli anni Trenta, nel 2007 è stato completato con un’opera di riqualificazione. Offre un’ampia corsia pedonale e una pista ciclabile che collega San Benedetto a Porto d’Ascoli a sud e a Cupra Marittima a nord, passando per Grottammare.

È curato e pieno di verde: palme, oleandri e piccoli giardini ciascuno con un suo tipo di pianta o fiore come il giardino delle rose, quello degli agrumi e il giardino mediterraneo.

Di giorno godetevi la tintarella sulla spiaggia, di sera accomodatevi in uno dei numerosi ristoranti per mangiare a base di pesce mentre respirate la brezza marina. Bar, gelaterie e locali sono sempre gremiti di vacanzieri durante i mesi estivi.

Sul lungomare sono presenti vari tratti di spiaggia libera, in alternativa si può usufruire di comodità e servizi presso gli stabilimenti balneari dotati di bar-ristorazione.

La presenza di un’ampia scelta di lidi unitamente alle caratteristiche della spiaggia, sabbiosa con bassi fondali, fanno di

A nord del porto, ai confini con Grottammare è presente anche una spiaggia dog-friendly.

San Benedetto ha più volte conquistato la Bandiera Blu che premia la qualità delle sue acque ed ha ottenuto il riconoscimento della FEE, Fondazione per l’Educazione Ambientale, per l’attenta cura dei litorali.

Vicino alla foce del torrente Albula non perdetevi il Monumento Nespolo, la grande scritta che riporta i versi di Dino Campana: “Lavorare, lavorare, lavorare, preferisco il rumore del mare”.

Monumento al Pescatore di San Benedetto del Tronto

Monumento al Pescatore di San Benedetto del Tronto
Monumento al Pescatore di San Benedetto del Tronto

Percorrendo il lungomare, arrivati nella zona sud del Molo si incontra il più antico monumento dedicato alla marineria sambenedettese.

Il Monumento al Pescatore colpisce per la grande carica espressiva: la figura di un pescatore rivolto verso il mare, soffia nel corno probabilmente per avvertire i compagni dell’arrivo di un’imminente tempesta o del pericolo della nebbia che incombe sul mare.

Alta oltre due metri, la statua indossa la tipica tenuta usata dai pescatori per proteggersi da burrasche e mareggiate. In una mano, regge una rete da pesca.

Questo monumento rispecchia l’antica tradizione – quella marittima – che ancora oggi si tramanda di padre in figlio a San Benedetto del Tronto, città con una storia di pescatori fortemente vissuta. Una targa commemorativa ricorda i marinai di San Benedetto e di ogni epoca elogiando la tenacia e i sacrifici di questi uomini che hanno tratto sostentamento dal mare, lo hanno amato ma anche temuto.

La targa infatti riporta le parole: “All’ardimento, alla tenacia e al sacrificio dei pescatori di ogni epoca“.

L’autore dell’opera è Cleto Capponi, artista di Grottammare, che si è ispirato al dinamismo e alle linee del movimento Futurista di cui negli anni Trenta fu antesignano e rappresentante di spicco nelle Marche.

Monumento al Gabbiano Jonathan a San Benedetto del Tronto

Monumento al Gabbiano Jonathan a San Benedetto del Tronto
Monumento al Gabbiano Jonathan a San Benedetto del Tronto

La statua del “Gabbiano Jonathan” si trova lungo il molo sud di San Benedetto del Tronto famoso per le sculture artistiche ricavate dai blocchi frangiflutti.

Sapevate che questa passeggiata è stata ribattezzata proprio con il nome ”The Jonathan’s Way”?

Chi lo ha letto o ne ha sentito parlare, sa che “Il Gabbiano Jonathan Livingston” è il protagonista di un famoso romanzo di Richard Bach, ed è un gabbiano che decide di abbandonare il suo stormo per esplorare nuovi significati del volare.

L’autore del monumento è Mario Lupo e lo ha realizzato nel 1986.

L’opera raffigura un cerchio con all’interno uno stormo di gabbiani e in alto, staccato dal gruppo, un gabbiano in procinto di librarsi nell’aria da solo verso nuove mete di conoscenza.

Questa scultura vuole essere un richiamo non solo ai significati del romanzo ma anche all’operosità della gente di mare sambenedettese specialmente ai pescatori, abituati – con sacrificio – a raggiungere nuove mete.

Provate a guardare all’interno del grosso cerchio da diverse angolazioni e vedrete prospettive diverse della città e del mare. La cornice perfetta per scattare qualche foto artistica con i panorami e le barche sullo sfondo. Veniteci al calare del sole, i tramonti visti dal molo sono forse i più belli di San Benedetto del Tronto.

Torre dei Gualtieri a San Benedetto del Tronto

Torre dei Gualtieri a San Benedetto del Tronto
Torre dei Gualtieri a San Benedetto del Tronto

In Piazza Sacconi nel punto più alto del cuore storico di San Benedetto del Tronto, c’è la Torre dei Gualtieri appartenuta alla famiglia Gualtieri nel Trecento.

Oggi simbolo di San Benedetto, in origine faceva parte del “Castrum” e per la sua posizione strategica permetteva di controllare il territorio circostante per molti chilometri, fino al mare.

Il suo ruolo era quello di avamposto militare e torre di comando: da qui il castellano inviava segnali alle altre torri del complesso fortificato tra cui la torre di Acquaviva Picena.

Sulla sommità, dove si trovano le mura perimetrali merlate, oggi c’è una terrazza panoramica alla quale si può accedere negli orari di apertura al pubblico: esperienza da fare per ammirare una splendida veduta – forse la più bella di San Benedetto – che spazia dalla piazza sottostante fino al molo e alle spiagge.

All’interno ci sono complessivamente quattro piani e al di sotto della struttura in passato partivano dei cunicoli sotterranei collegati con varie parti del borgo che servivano in caso ci fosse necessità di scappare dai nemici.

Il grande orologio della torre è posizionato lì dalla fine del Settecento ma in realtà è molto più antico infatti prima di essere collocato sul torrione si trovava sul campanile dell’antica pieve poi demolita.

Oggi il meccanismo che regola l’orologio fa suonare le due campane poste in cima, infatti i sambenedettesi chiamano affettuosamente la torre “Lu Turriò” o “Lu Campanò.

Di sera viene scenograficamente illuminata e si può ammirare anche dal mare. Sulla stessa piazza si affacciano l’edificio del Vescovado, la Chiesa Parrocchiale di San Benedetto e, a cento metri, Palazzo Piacentini ospita la Pinacoteca del Mare.

Il Faro di San Benedetto del Tronto

Il Faro di San Benedetto del Tronto
Il Faro di San Benedetto del Tronto

Quando si passeggia a San Benedetto del Tronto è impossibile non vedere il faro e fargli una foto, scenografico com’è tra palme e oleandri.

E poi si trova proprio a ridosso del centro, a differenza degli altri fari che generalmente sono posizionati all’esterno dei porti.

Il faro di San Benedetto è una torre bianca cilindrica alta poco più di 30 metri e fa luce fino a 32 miglia nautiche, una bella distanza visto che sono oltre 40 chilometri! Non a caso è uno dei fari più importanti dell’Adriatico.

In presenza di nebbia, è dotato di un segnale sonoro che si attiva automaticamente. Il Faro si trova su Viale Marinai d’Italia in posizione strategica al centro della zona portuale, vicino alla famosa passeggiata con le sculture artistiche.

Fu costruito nel 1957 per facilitare i marinai nell’approdo i quali, fino a quel momento, per riconoscere la costa venendo dal mare avevano potuto orientarsi solo grazie al Torrione e al suono delle campane.

Oggi oltre ad essere un riferimento sicuro per chi viene dal mare, lo è anche per i turisti e per gli stessi sambenedettesi.

Specialmente d’estate fa da sfondo alla bella passeggiata pedonale nella vicina Rotonda Giorgini da cui si diramano le vie centrali di San Benedetto e il Lungomare.

Trovandosi in una zona di pertinenza della Marina Militare, il faro non si può visitare all’interno tranne in alcune occasioni speciali.

Se sarete abbastanza fortunati, conoscerete spiegazioni e informazioni tecniche ma la parte più bella della visita è salire i 150 gradini che portano in cima: la vista sul mare, le spiagge, gli stabilimenti, l’area portuale e il centro città è strepitosa.

Mercatino delle Palme “l’Antico e le Palme”

Gli appassionati di fiere dell’antiquariato conosceranno sicuramente il Mercatino delle Palme di San Benedetto del Tronto che dal 1994 viene allestito nell’isola pedonale della Rotonda Giorgini ed è una delle rassegne più conosciute del settore.

“L’Antico e le Palme” è un appuntamento fisso per tanti collezionisti, “hobbisti” e rigattieri non solo delle Marche ma di tutta Italia. L’evento si svolge quattro volte all’anno a gennaio, aprile, giugno e agosto.

Le date in programma questa estate sono le seguenti: 23 , 24 e 25 giugno 2023; 25, 26 e 27 agosto 2023 Orario: dalle 17 a mezzanotte.

Gli espositori propongono oggetti e complementi d’arredo di ogni genere che spaziano dal vintage, all’antico, dal second hand al modernariato. Con un occhio attento e un po’ di fortuna, si riescono a concludere dei buoni affari, ma è un piacere anche solo curiosare tra le bancarelle alla ricerca di qualche “chicca”.

Al Mercatino delle Palme si può trovare di tutto: mobili dai più classici ai più stravaganti, dai più anonimi ai rari pezzi di design, orologi, vasi, quadri, libri, abbigliamento e accessori degli anni ’50, ‘60 e ’70, dischi in vinile, tappeti, gioielli, giocattoli e così via.

Per gli appassionati di antichità e modernariato è un evento imperdibile per la quantità e soprattutto per la qualità delle collezioni presentate da espositori professionisti. Ma piacerà anche ai non intenditori che potranno trascorrere un paio d’ore nel bel contesto della Rotonda Giorgini a due passi dal lungomare. L’ingresso è libero.

Il Museo Ittico di San Benedetto del Tronto

Il Museo Ittico di San Benedetto del Tronto
Il Museo Ittico di San Benedetto del Tronto

Il Museo Ittico è una delle sei sezioni del Museo del Mare di San Benedetto del Tronto insieme all’Antiquarium Truentinum, il Museo delle Anfore, il Museo della Civiltà Marinara delle Marche, la Pinacoteca del Mare e la Villa Marittima.

È intitolato ad Augusto Capriotti, ricercatore originario di San Benedetto conosciuto a livello mondiale per le sue ricerche biologiche marine.

Il museo è stato inaugurato nel 1956 e riprogettato nel 2019 con le più moderne tecnologie tra cui sale multimediali e schermi interattivi.

Sono oltre cinquemila i reperti (e se ne aggiungono sempre di nuovi!), di questi una parte sono esposti in modo permanente mentre gli altri vengono messi in mostra a rotazione. Sapevate che l’idea di una “esposizione ittica” fu pensata per pescatori e commercianti?

Attraverso una catalogazione delle varie specie pescate, potevano riconoscerle e venderle.

Oggi il museo entusiasma grandi e piccoli che si divertono a scoprire tutte le tipologie di pesci che popolano i nostri mari, ai bambini in particolare sono dedicate delle postazioni ad hoc. C

i sono varie sezioni tematiche ognuna con le sue specie: nel “Profondo Blu” si trovano quelle dei fondali come spugne e stelle marine, si prosegue in quella dedicata a “Gusci, corazze, conchiglie e crostacei“, poi alla sezione delle specie più strane e curiose e a quella dei “Signori del mare” ossia i pesci di notevoli dimensioni come lo squalo tigre.

Una curiosità: i reperti prima di essere esposti sono soggetti ad un processo simile all’imbalsamazione che permette di conservarne i colori in modo molto realistico.

Costo del biglietto e orari di apertura

Biglietto cumulativo con le altre sezioni del Museo del Mare: 5 euro
Biglietto per il singolo museo: 2 euro

Ridotto per over 65: 3 euro per tutto il Polo Museale; 1 euro per il singolo museo
Gratis per bambini e ragazzi fino ai 12 anni

Orario invernale: venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15:30 alle 18:30
Orario estivo: dalle 18 alle 24

Le spiagge di San Benedetto del Tronto

Le spiagge di San Benedetto del Tronto
Le spiagge di San Benedetto del Tronto

San Benedetto del Tronto ha un litorale di circa quattro chilometri caratterizzato da spiagge di sabbia dorata ideali per chi è poco abituato o non ama troppo gli scogli e i ciottoli.

Chi non vuole rinunciare a comodità, animazione e servizi, può noleggiare ombrellone e lettino presso un’ampia scelta di stabilimenti balneari (che si chiamano gli “chalet”), molti di questi offrono anche il servizio di ristorazione.

In alternativa ci si può sistemare nei tratti di spiaggia libera di cui i più grandi sono attrezzati con bagni e docce messe a disposizione dal comune.

Per l’organizzazione e le attività di intrattenimento le famiglie apprezzano molto San Benedetto che si è guadagnato la “Bandiera Verde”, anche grazie alle sue spiagge con fondali bassi e sabbiosi, ideali per far giocare e nuotare i bambini in sicurezza.

Da anni San Benedetto è “Bandiera Blu” ed è stato premiato dalla Fondazione per l’Educazione Ambientale per la pulizia e la depurazione delle acque e l’attenzione all’ambiente.

Tra le spiagge pubbliche segnaliamo la Spiaggia libera Campo Europa, tranquilla e ampia con una pineta alle spalle, è dotata di docce e bagni pubblici.

A chi cerca un contesto naturalistico più selvaggio consigliamo la spiaggia della Riserva Naturale Sentina di Porto d’Ascoli.

Un tratto di spiaggia a nord del porto, al confine con Grottammare, è invece riservato ai proprietari di cani. L’arenile sabbioso continua nella vicina località di Grottammare (a circa tre chilometri) e, proseguendo, a Cupra Marittima (a 7,5 chilometri).

Riserva della Sentina a San Benedetto del Tronto

Riserva della Sentina - Foto © Stefano Taffoni
Riserva della Sentina - Foto © Stefano Taffoni

La Riserva Naturale Regionale Sentina si trova tra Porto d’Ascoli e la foce del fiume Tronto. È la più piccola riserva naturale protetta delle Marche ma paesaggisticamente è di grande valore.

Tra dune sabbiose, zone salmastre e specchi d’acqua dolce vivono molte specie di uccelli migratori come il “Cavaliere d’Italia” che è diventato il simbolo della riserva e molte specie vegetali come la Salicornia e l’Astro marino che dopo l’estate, generalmente a partire dall’autunno, fioriscono con splendide colorazioni rosse e rosa.

La Sentina è anche ricca di piante di liquirizia le cui radici si raccolgono tra settembre e novembre. Tra le specie animali troviamo invece la talpa, il riccio insieme ad altri mammiferi, anfibi e rettili. All’interno dell’area naturalistica è possibile partecipare a visite guidate e si possono fare escursioni in mountain bike oppure a piedi lungo i sentieri – semplici e ben segnalati da appositi cartelli.

Gli appassionati di bird-watching possono avvistare aironi, usignoli di fiume, il martin pescatore e altri uccelli dalle postazioni disseminate tra i canneti dove ci sono pannelli informativi che spiegano come distinguere le varie specie presenti.

I visitatori più fortunati potranno assistere all’evento della reintroduzione della tartaruga palustre nei laghetti.

E poi, a pochi metri, c’è una spiaggia incontaminata ideale per chi, agli stabilimenti affollati del litorale turistico, preferisce il silenzio di un contesto più selvaggio. Si può arrivare alla Riserva Sentina in auto e parcheggiarla nelle immediate vicinanze mentre con la bici si può accedere tranquillamente all’interno.

Cosa mangiare a San Benedetto del Tronto

Foto - Comune di San Benedetto del Tronto
Foto - Comune di San Benedetto del Tronto

In vacanza a San Benedetto del Tronto conoscerete una bella cittadina, apprezzerete le spiagge e il lungomare ma mangerete anche molto bene, questo è certo.

In giro troverete molti locali e ristoranti dove provare la cucina marchigiana, ecco qualche consiglio su cosa ordinare di tipico.

Non possono mancare le olive all’ascolana come antipasto, come accompagnamento ad un buon aperitivo o come street food da gustare nel cartoccio calde mentre si passeggia.

Sono le regine del fritto misto ascolano.

A pranzo o a cena assaggiate il brodetto alla sambenedettese, quantomeno per rendere omaggio ad una città dalla forte vocazione peschereccia. Il brodetto è una zuppa di pesce misto dell’Adriatico condita con pomodori e peperoni ed è uno dei piatti più tradizionali e storici di San Benedetto, da sempre preparato nelle case dei pescatori quando rientravano dal mare.

Servito insieme a del pane bruschettato e leggermente piccante, è assai gustoso.

Tra le specialità di pesce, troviamo anche le mezze maniche allo scoglio, i totani ripieni e i bomboletti alla sambenedettese, classiche lumachine di mare che da queste parti si condiscono con tanto finocchietto selvatico (che a San Benedetto chiamano “bastardo”) e un sughetto talmente saporito che invita a fare la scarpetta.

Un’altra gioia per il palato sono i Gesuiti di San Benedetto, crespelle cotte al forno a strati proprio come una lasagna, intervallate da un abbondante ripieno filante ai quattro formaggi. Da provare anche la versione con prosciutto e funghi in aggiunta. A queste specialità potrete accostare degli ottimi vini del Piceno.

Informazioni utili per visitare San Benedetto del Tronto: come arrivare, muoversi e parcheggiare

Come arrivare a San Benedetto del Tronto

Le Marche sono al centro dell’Italia, quindi ci si arriva in poche ore di auto da ogni destinazione. Bisogna raggiungere da nord o sud l‘Autostrada A14 fino all’uscita di San Benedetto. Se preferite arrivarci in aereo, gli aeroporti più vicini sono a Pescara (76 km) e Ancona (90 km). Non sono grandi aeroporti, quindi i voli disponibili potrebbero essere pochi.

Parcheggiare a San Benedetto del Tronto

Se il vostro hotel ha un parcheggio consigliamo di lasciare l’auto e muoversi a piedi per il centro e le spiagge. Se l’hotel non ha parcheggio, ci sono i posti strisce blu sul lungomare ma sono costosi.

Ci sono due parcheggi a 1€ per ora:

Parcheggio della Stazione: in via Antonio Gramsci
Parcheggio San Benedetto: in via Silvio Pellico

Muoversi a San Benedetto del Tronto

Il centro, il lungomare, le chiese e i monumenti più importanti da vedere a San Benedetto del Tronto si raggiungono tranquillamente a piedi. Quindi è sconsigliato cercare di muoversi in auto perché non ha senso.

Dintorni di San Benedetto del Tronto

Cosa vedere ad Ascoli Piceno
Cosa vedere ad Ascoli Piceno. pio3 / Shutterstock.com

La prima metà da consigliare nei dintorno di San Benedetto del Tronto è il capoluogo di provincia e delle Marche: la bellissima Ascoli Piceno, città delle cento torri di cui qui trovate la guida ai 14 luoghi da non perdere.

Ascoli vi porta via almeno un giorno intero, ma se vi resta tempo consigliamo di seguire il percorso della Riviera delle Palme. Un percorso di 15 km che dal lungomare di San Benedetto e conduce a Cupra Marittima e Grottammare sulla costa, Acquaviva Picena, Monteprandone, Offida e Ripatransone nell’entroterra.

Hotel a San Benedetto del Tronto

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Alessia Carbone
Alla domanda “Cosa vuoi fare da grande” ho sempre risposto: "Scrivere". So farlo senza guardare la tastiera, ma non so guardare la tastiera senza scrivere. Salernitana, laureata in Lingue e votata al travel copywriting. Dicono che un bravo copywriter sappia trattare qualsiasi argomento ma è quando scrivo di viaggi che sento di non essere mai a corto di idee.