Il Teide a Tenerife

La Montagne del Teide a Tenerife: natura, escursioni, come arrivare e cosa vedere sulla montagna più alta di Spagna.

Il Teide è un vulcano attivo che ha fatto sentire per l’ultima volta la sua voce nel 1909. La tranquillità di questa maestosa creazione della natura ha fatto dimenticare che potrebbe tornare ad eruttare da un momento all’altro. Oggi viene ricordato soprattutto per essere, con i suoi 3718 metri, la montagna più alta di Spagna e per la splendida natura che è cresciuta in questo luogo difeso come Parco Nazionale dal 1954. I coni vulcanici e le colate laviche che per secoli si sono stratificati, hanno creato uno paesaggio straordinario, per forma e colori.

Anche la ricchezza biologica non è da meno; ci sono delle specie di alberi, piante ed animali che vivono solo in questo parco. Ed è altrettanto straordinario poter trovare in uno stesso luogo, alberi di banane, boschi di collina, foreste alpine. Anche se a Tenerife è molto più rilassante stordirsi in spiaggia, chi va su quest’isola non dovrebbe perdersi una scalata al Pico Vejo, la cima del vulcano. Man mano che si sale, ci colpisce non solo la natura rigogliosa ma anche il contrasto tra la temperatura che diventa fresca, poi invernale, e il paesaggio delle spiagge di Tenerife dove la gente va al mare per rinfrescarsi.

La Casa del Diavolo

Questa montagna ha sempre svolto un ruolo fondamentale per la vita dell’isola, soprattutto per i Guanches, gli abitanti originari delle Canarie. I Guanches chiamavano il Teide “Echeyde”, che significa “Casa di Guayota”, il Diavolo. Secondo la loro tradizione Guayota sequestrò il Dio del Sole, Magec, e lo portò al centro del Teide portando oscurità sull’isola di Tenerife. I Guanci chiesero allora aiuto ad Achamàn, supremo signore celeste che liberò il Sole e chiuse il maligno nel vulcano, tappando la bocca del cono con il Pan de Azùcar, l’ultimo cono che corona il Teide, visibile anche oggi. Sembra la nascita di questa leggenda coincida con l’ultima grande eruzione del Teide, avvenuta nel 1798.

Come arrivare al Teide

Il parco ha 4 vie d’accesso. Vi consigliamo di scaricare la mappa che le autorità del parco mettono a disposizione.

Dal nord: strada TF-21 (C-821) da La Orotava a Las Ca�adas (Portillo de la Villa) (31 km).
Dall’est: strada dorsale TF-24, (C-824) che parte da La Laguna fino a El Portillo de la Villa (30 km).
Dal sud: strada TF-21, (C-821) da Granadilla, passando per Vilaflor fino a Las Cañadas (Boca de Tauce) (km 57,5). Dall’ovest: strada TF-38, (C-823) da Chío a Las Cañadas (Boca de Tauce) (km 8,3).

Chi non ha l’auto può arrivare al Teide con gli autobus pubblici. Le linee che ci arrivano sono: Linea 348 da Puerto de la Cruz Linea 342 da Playa de las Amèricas 

Due consigli: se arrivate al Teide con i mezzi pubblici, controllate gli orari per l’ultima corsa. Se arrivate in auto, verificate gli orari di chiusura dei parcheggi.

I centri per i visitatori

Il parco ha due centri per visitatori, punti di accesso al parco. L’ingresso principale è El Portillo, una struttura che ospita bar, ristoranti ed un giardino ed è aperto al pubblico dalle 9 alle 21. Ci si arriva attraversando la strada TF-21, la strada che arriva da nord o la TF 24 che parte da Santa Cruz de Tenerife. All’interno del centro si trova una mostra che illustra come si è formato il Teide con fotografie, video, simulazioni interattive. L’ingresso è gratuito. L’altro è il Centro de Visitantes de Canada Blanca che si trova in una posizione eccezionale, proprio di fronte al le los Roques de Garcia, vicino al Parador Nacional, unica costruzione del parco. In questo centro si mostra l’evoluzione di quella zona del parco chiamata Canadas, con una sezione speciale dedicata alla cultura Guanche e alla sua relazione con Las Canadas e il Teide, che i Guanches consideravano sacro.

Escursioni al Teide

Si può salire fino al Teide a piedi o in teleferica. Il primo percorso, anche se è quello che permette di vivere al meglio la splendida natura del parco, è riservato solo ai più avventurosi ed allenati. Ci vogliono infatti circa 6 ore di cammino attraverso un sentiero che parte dalla zona della Montaña Blanca, punto che si incontra sulla strada T-24 che attraversa il parco. È l‘unico sentiero autorizzato dalle autorità del parco. Sempre dalla T- 24 parte la teleferica, che porta fino alla zona della Rambleta a 3.555 metri di altitudine. Il resto della salita che conduce alla vetta, poco più di 200 metri, si chiama “sendero Telesforo Bravo” ma deve essere autorizzata con un permesso che si chiede in anticipo, personalmente, per fax o email all’Ufficio del Parque Nacional del Teide che si trova a Santa Cruz de Tenerife. Ecco i riferimenti per chiedere l’autorizzazione:

Oficina del Parque Nacional del Teide
Orario dalle 9 alle 14 dal lunedì al venerdì.
Via Emilio Calzadilla, nº 5 – 4ª planta (38002 Santa Cruz de Tenerife)
Telefono. 922 290129 – 922 290183
Fax: 922 244788
email : teide@oapn.mma.es

Il permesso riguarda un massimo di 10 persone. Senza permesso si possono comunque seguire altri sentieri spettacolari che partono sempre dalla Rambleta e vanno verso il miradores della Fortaleza e del Pico Viejo; permettono una vista straordinaria su tutta Tenerife e sulle altre isole delle Canarie.

Orari e costi della Teleferica
Gli orari per la salita vanno dalle 9 alle 16. L’ultima corsa per scendere è alla 17. Attenzione: questi orari dipendono dalla clemenza del tempo. Se c’è vento, la teleferica modifica gli orari di apertura. Il costo del biglietto è di 22 euro andata e ritorno, 11 solo una corsa.

Cosa vedere sul Teide

E’ un pò difficile dire cosa vedere nel Parco Nazionale del Teide; forse la cosa migliore da fare è osservare semplicemente il cambiamento dei colori e del paesaggio man mano che si sale o si gira intorno al vulcano. Ci sono comunque alcune zone del vulcano, che per la loro conformazione fisica attirano molti visitatori. E’ il caso delle Roques de Garcia e de Las Canadas. Le Rocce di Garcia sono delle formazioni rocciose che si possono definire “surrealiste”. ll sole, il vento, l’acqua, la neve, hanno eroso immensi blocchi di pietra lavica dando loro delle forme strane; le più famose sono: el roque Cinchado, che moti locali chiamano “Árbol de piedra”, albero di pietra o anche “roque del billete de mil pesetas antiguo”, “roccia del vecchio biglietto da 1000 pesetas”, per la somiglianza al profilo che si trovava su questa banconota; altrettanto famoso è il “Dito de Dios”, una formazione rocciosa puntata verso il cielo che ricorda il dito Creatore di Dio dipinto da Michelangelo nella Cappella Sistina. Vicino alle Roques De Garcia c’è l’unica struttura ricettiva autorizzata del Parco, il Parador, in stile montanaro con solo 34 stanze, un ristorante che offre solo cucina locale e una straordinaria vista sul Teide. Sempre in questa zona ci sono Los Azulejos, formazioni di lava che assumono riflessi verdastri per la forte presenza di ossido di ferro. Nella zona di Las Canadas, è possibile vedere la struttura interna del vecchio edificio vulcanico e leggere la storia eruttiva di circa 3 milioni di anni. Las Canadas è uno dei coni vulcanici più grandi del mondo, con un’apertura di circa 45 km di perimetro. Infine, molte delle cose più belle delle parco sono invisibili; ci sono circa 700 specie di invertebrati, tra rane, serpenti, lucertole, di cui quasi il 70% vive solo qui e in nessun’altra parte del mondo.

Consigli per la visita al Teide

La quasi totalità del parco si trova oltre i 2.000 metri d’altezza. Quindi, anche se siete alle Canarie, dimenticate il sole e le spiagge: sul Teide si sta freschi, per non dire freddi. Ecco alcuni consigli:

Vestitevi a strati, in modo da poter adeguare l’abbigliamento al clima variabile.
Mettete scarpe comode, possibilmente da Trekking
Portatevi una crema solare e proteggetevi le parti del corpo esposto. E’ molto utile anche un cappello.
Non perdetevi: il Teide è un territorio immenso; non fate i piccoli escursionisti avventurosi uscendo dai sentieri segnati. Vi perdereste sicuramente.
Attenzione all’ossigeno: più si sale, più l’aria diventa rarefatta. La salita fino in cima è quindi sconsigliata alle persone con problemi cardiopolmonari.

Alfonso Cannavacciuolo
Alfonso Cannavacciuolo è un copywriter e redattore professionista. Scrive per aziende e agenzie pubblicitarie. Insegna scrittura in master e università e ha pubblicato tre manuali di scrittura con Hoepli editore. Appassionato di viaggi e fotografia, scrive guide e reportage. Ha fondato 10cose.it nel 2009. Oggi 10cose.it è uno dei principali portali turistici italiani.