Se tanto girovagare tra i paesini della Provenza vi mette addosso la voglia di fermarvi per qualche ora, un’escursione fino al Pont du Gard è vivamente consigliata. Soprattutto d’estate vi ritroverete tra i francesi bianchicci stesi al sole, i bambini che giocano con la palla nelle limpide acque del fiume Gardon e altre scene tipiche del turismo di massa. Ma non importa, la vista sul ponte romano è davvero eccezionale e cancella ogni remora.
Il Pont du Gard: un'opera straordinaria di cui nessuno aveva bisogno.
Si sa che i romani hanno fatto molte cose semplicemente per la gloria e per dimostrare al mondo di essere potenti. L’acquedotto di Nimes è una di queste cose. La città aveva 20.000 abitanti ma nessun bisogno di acqua, perché i pozzi in città erano più che sufficienti per tutte le esigenze dei cittadini. Ma i consoli romani dovevano dimostrare che erano loro i conquistatori della Gallia e il ponte era uno dei simboli di questo nuovo ordine.
Un acquedotto per i piaceri di Nimes
L’acquedotto di Nimes (di cui il ponte è una parte) serviva per portare in città l’acqua necessarie per alimentare, oltre al prestigio dei romani, anche fontane, terme e giardini.
Costruito in circa 15 anni tra il 40 e il 60 a.C, l’acquedotto richiese un ingegno di cui solo i romani allora erano capaci. Per portare l’acqua dalla fonte di Uzès a Nimes, gli ingegneri dovettero calcolare il dislivello del terreno per circa 50 km e mantenerlo costante, in modo da consentire all’acqua di scorrere senza mai trovare intoppi.
L’acquedotto era in gran parte interrato e l’unico punto di seria difficoltà durante le costruzioni fu il fiume Gardon: nacque così l’idea di costruire un ponte che, in realtà , serviva per far passare l’acqua.
Il Pont du Gard oggi
Lungo 275 metri, alto quasi 50 e diviso su tre livelli, il Pont du Gard è uno spettacolo che stupisce sempre. Anche il contesto naturalistico aiuta nell’effetto scenografico: le pietre gialle si integrano perfettamente con il verde della natura circostante e con l’azzurro dell’acqua del fiume.
Il ponte oggi è solo uno dei motivi che spingono a visitare questa zona. Ci sono percorsi naturalistici, due ristoranti con vista sul ponte e sul fiume, uno spettacolo che racconta 2000 anni di storia del ponte. Durante l’estate chi non vuole arrivare fino alla costa viene a rinfrescarsi nelle acque limpide del fiume Gardon.