10 cose da fare e vedere a Gent (Gand)

Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Gent

Gent
Gent

Pensando ad una vacanza in Belgio viene subito in mente Bruxelles o la città patrimonio UNESCO di Bruges o ancora Anversa, ma in pochi cercano e conoscono il gioiello che si trova al centro del triangolo formato da queste tre città: Gand (in olandese Gent).

Città natale di Carlo V, è il capoluogo delle Fiandre dell’Est e sorge nella convergenza dei fiumi Lys e Schelda. Importante città portuale, con i suoi romantici canali navigabili, i musei e le gallerie d’arte ma soprattutto il centro storico medievale con le sue chiese, Gand offre tutto quel che serve per un weekend memorabile.

Vaste aree pedonali permettono di godere delle meraviglie della città a piedi o in bici oppure si può scegliere di navigare sui suoi canali, a bordo di comodi battelli, e ammirare il ricco patrimonio architettonico che si riflette sulle sue acque.

La bellezza di Gand appare anche dagli scorci panoramici visibili attraversando i suoi ponti come quello di Grasburg che affaccia sull’ex mercato del pesce, sui palazzi della riva di Graslei, sul canale di Lys e la Chiesa di San Michele con il suo ponte. Vi proponiamo di seguito le 10 cose da vedere e da fare a Gand e cosa assaggiare di tipico in questa perla del Belgio.

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Il Beffroi di Gent

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Simbolo del potere civico fiammingo e dell’indipendenza della città, il Beffroi di Gent è una delle tre torri campanarie che dominano il centro storico: le altre due sono la torre della cattedrale di San Bavone e quella della chiesa di San Nicola.

Il Beffroi di Gent
Il Beffroi di Gent

Ci sono voluti quasi settant’anni (1313 – 1380) per costruirla e sebbene sia nata come torre di avvistamento oggi è diventata un importante punto di attrazione tanto da esser stata inserita nel 1999 nei siti Patrimonio dell’Umanità dichiarati dall’UNESCO.

Affascina il suo stile gotico, l’imponenza dei suoi 95 metri d’altezza e il suono del carillon composto da ben 54 campane. Il ruolo della torre come custode dei tesori della città è simboleggiato dal drago dorato posto in cima.

Al primo e secondo piano troverete il museo del campanile, con alcune statue e le campane che furono utilizzate in passato. Arrivati al quarto piano bisogna salire alcuni gradini della scala a chiocciola a piedi e poi decidere se proseguire o prendere l’ascensore.

Giungerete comodamente a godere di uno dei panorami più belli della città di Gent ed assisterete al funzionamento del carillon che viene attivato ogni 15 minuti.

Orari di apertura e costo del biglietto per il Beffroi:

Indirizzo: Sint-Baafsplein, centro storico
Orari di apertura: tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00;
Costo biglietto: 8 euro.

La Cattedrale di San Bavone

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Alle spalle del Beffroi si erge imponente la Cattedrale di San Bavone (Sint Baafskathedraal) che, con il suo campanile, è visibile da ogni angolo del centro storico di Gent.

La Cattedrale di San Bavone
La Cattedrale di San Bavone

La prima pietra fu poggiata nel 942 ma la cattedrale ha assunto il suo aspetto attuale solo nel XVI secolo. Inizialmente era una cappella dedicata a San Giovanni Battista; poi si trasformò in una chiesa romanica le cui tracce sono visibili nella cripta; infine, nel 1559, divenne una cattedrale dedicata al monaco cristiano belga San Bavone.

L’interno della cattedrale è in stile barocco con splendide vetrate istoriate. Imperdibile il suo tesoro artistico, il polittico dell’Agnello Mistico: 12 pannelli di legno di quercia dipinti con pittura ad olio di cui otto dipinti anche sul retro (dalle 12 alle 13 il polittico è chiuso proprio per rendere visibili anche i dipinti posteriori).

L’opera monumentale è stata realizzata tra il 1426 e il 1432 da Hubrecht e Jan van Eyck ed è una delle principali manifestazioni della scuola fiamminga nel XV secolo. Il tema cardine è il sacrificio di Cristo per la salvezza dell’uomo.

Particolare da vedere anche con la realtà aumentata. In onore ai fratelli che hanno realizzato un’opera tanto importante, alle spalle della chiesa, troverete il monumento commemorativo: una scala con le statue raffiguranti Hubrecht e Jan van Eyck su di un trono.

Prima di uscire dalla cattedrale non perdete la tela che illustra l’entrata di Sant Bavo in convento dipinta dal grande pittore fiammingo Pieter Paul Rubens.

Orari di apertura e costo del biglietto della Cattedrale di San Bavone:

Indirizzo: Sint-Baafsplein, centro storico;
Orari di apertura:
Dal 1° aprile al 31 ottobre aperta dalle 8.30 alle 18.00;
Dal 1° novembre al 31 marzo aperta dalle 8.30 alle 17.00
N.B. L’accesso ai turisti la domenica è permesso solo dalle ore 13.00 in poi
Costo biglietto: 4 euro (adulti) L’audioguida è compresa nel prezzo.

Gravensteen, il Castello dei Conti di Fiandra

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La storia del Castello dei Conti di Fiandra (Gravensteen sta ad indicare “castello dei conti”) ha tutte le carte in regola per esser trasformata in un romanzo d’amore a lieto fine.

Gravensteen, il Castello dei Conti di Fiandra
Gravensteen, il Castello dei Conti di Fiandra

Tutto nasce dalla passione e dalla determinazione di un cortigiano, Baudovin I che aveva deciso di puntare in alto e provare a conquistare Judith, la figlia di Charles le Chauve, re della Francia occidentale che regnava sulle Fiandre dall’860.

Non era concepibile che la figlia di un re sposasse un cortigiano e i due innamorati furono costretti a recarsi a Roma per chiedere l’intercessione del Papa.

Con la benedizione divina il re Charles accettò il matrimonio tra i due. Da allora sono tante le vicissitudini che si sono susseguite. Quella che oggi visitiamo come Gravensteen, era in origine una fortezza in legno, eretta da Arnolfo I di Fiandra nel X secolo, nel punto in cui confluiscono i due fiumi: Lys e Schelda.

La sua trasformazione architettonica in castello è avvenuta lentamente. Nell’undicesimo secolo al legno fu sostituita la preziosissima pietra calcarea Tournai mentre nel dodicesimo secolo fu costruito il fossato. Il castello per un periodo è stato anche la sede del Consiglio delle Fiandre e del Consiglio dell’Oudburg, svolgendo una funzione amministrativa che includeva anche la detenzione dei sospettati.

Come venivano trattati lo vedrete visitando le stanze delle torture: strumenti inumani come un martelletto per schiacciare un dito alla volta, la ruota di tortura, collari di ferro e catene. Dopo aver letto per cosa venivano utilizzati questi strumenti il museo delle armi di Gravensteen vi sembrerà una passeggiata di salute!

Orari di apertura e costo del biglietto del Castello dei Conti di Fiandra:

Indirizzo: Sint-Veerleplein 11;
Orario di apertura: Tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00;
Costo del biglietto: 10 euro (adulti) con audioguida inclusa.

Il Quartiere Patershol

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Il volto medievale di Gand è visibile nel quartiere Patershol. Tante stradine strette che si intersecano e tra le quali è piacevole passeggiare perché decisamente meno affollate del centro storico lasciato a pochi passi.

Il Quartiere Patershol
Il Quartiere Patershol

La sua reputazione è stata altalenante: da quartiere d’élite nel XVII-XVIII, ha attraversato un periodo di degrado ed abbandono per poi ritornare al centro dell’attenzione diventando un quartiere da rivalutare nell’800.

Oggi si presenta come un luogo residenziale con botteghe, case di artigiani, palazzi storici ed ex residenze di ricchi mercanti, in cui troverete ottimi ristoranti.

Assaggerete cucine provenienti da ogni parte del mondo: Giappone, Indonesia, Turchia, Spagna, Italia. Potrete visitare interessanti mostre al convento dei Carmelitani, un edificio che risale al 1329 o prendere un caffè nell’ex casa d’accoglienza edificata sempre nel periodo medievale.

Se vi capita di visitare Gand nelle prime settimane di agosto, nel quartiere di Patershol si festeggia l’Assunzione con musica all’aperto e un’atmosfera vivace che anima le sue tranquille stradine.

Il Municipio di Gand e la vicina Werregarenstraat, il vicolo degli artisti

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In pieno centro storico la maestosa facciata del Municipio di Gent (Stadhuis van Gent) in stile gotico non passa di certo inosservata.

Werregarenstraat, il vicolo degli artisti
Werregarenstraat, il vicolo degli artisti

Sede del comune non è interamente visitabile e vi si può accedere solo con un tour organizzato.

Delle sue prestigiose sale sono aperte al pubblico solo la sala della giustizia, la cappella e la sala del trono. A pochi passi dal museo non perdete il tripudio di colori di Werregarenstraat: la strada pedonale che collega Hoogpoort a Onderstraat.

Un vicolo anonimo trasformato dagli artisti di street art in un’attrazione per gli appassionati e per chi è alla ricerca di disegni da utilizzare come sfondo per uno scatto fotografico.

Essendo un’attività legale a Gand, i più fortunati potranno vedere gli artisti all’opera che di continuo sostituiscono i vecchi murales con opere nuove. Per chi conosce il mondo della urban art troverete opere di Roa, Resto, Jamz, Cum Collective, Chase, Jasta, Pest, Pointdextr, Fixit, De Papzakken, e Strook.

Il vicolo degli artisti è breve (120 metri) ma la particolarità è che è interamente ricoperto dai disegni che oltre ai muri si estendono anche sulle finestre. In realtà graffiti singoli, anche molto particolari come le opere di Roa, si trovano in diverse parti della città.

Chiesa di San Nicola

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Il centro storico di Gand è caratterizzato da torri che segnalano la presenza di chiese e cattedrali. La torre lanterna della chiesa di San Nicola è una di queste.

Chiesa di San Nicola
Chiesa di San Nicola

La particolarità di questa torre è che non è collocata lateralmente ma sopra l’incrocio della navata a dei transetti e da essa filtra la luce che ne illumina l’interno.

Dedicata a San Nicola di Bari, protettore dei marinai, dei panettieri e dei commercianti, la sua costruzione risale al 1200. Edificata nella zona di Korenmarkt (mercato del grano) risulta essere la chiesa più antica di Gand è anch’essa nata dalla trasformazione di una chiesa romanica del 1100.

L’architettura esterna si rifà allo stile gotico con la pietra grigio blu di Tournai utilizzata per la costruzione di svariati edifici di prestigio della città. Nel 1960 ha subito una profonda opera di restauro durata anni.

L’ingresso è gratuito e vale la pena entrare per ammirare lo stile barocco che ha rivestito la chiesa nel XVII sec. a seguito del saccheggio avvenuto durante le guerre di Religione del XVI secolo. Non perdete le vetrate policrome realizzate da Jean-Baptiste Capronnier, il pulpito in legno scolpito e il meraviglioso organo ottocentesco, progettato da Aristide Cavaillé-Coll.

Orari di apertura e costo del biglietto della Chiesa di San Nicola a Gand:

Indirizzo: Cataloniestraat 4;
Orari di apertura: – Aperta tutti i giorni, con orario ridotto il lunedì;
Costo biglietto: gratis.

STAM Ghent City Museum

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La parola museo, in alcuni luoghi, è ancora legata a qualcosa di statico, in mostra ma che non prevede interazione. Con le nuove tecnologie, la realtà aumentata, l’intelligenza artificiale e i pannelli touch, i musei interattivi, come lo STAM Museum, offrono una visione totalmente diversa e entusiasmante.

Il museo STAM di Gent
Il museo STAM di Gent

Quindi se vi state chiedendo se visitarlo o meno la risposta è affermativa. Farete un viaggio nel tempo, in cui la storia della città di Gent è raccontata attraverso immagini, video, realizzazioni Lego, pavimenti touch con la mappa della città.

Questo connubio che unisce la tecnologia del presente con la storia del passato si rispecchia anche nella struttura architettonica in cui la parte di design è unita alla parte storica dell’abbazia e del convento di Bijloke.

L’edificio trasparente, realizzato da Koen Van Nieuwenhuyse è dedicato a servizi, sale riunioni e bar. La mostra permanente la troverete invece nell’Abbazia dalla quale si accede al convento riservato alle mostre temporanee.

In realtà anche sulle panchine, che possono sembrare una semplice seduta per riposarsi, è possibile ascoltare aneddoti e citazioni dei personaggi illustri di passaggio a Gand. La percezione di chi visita il museo è che tutto sia studiato per rendere fluida la visita, attraversando aree diverse tra loro ma con un’unica finalità: lasciare un ricordo della storia di Gand.

Orari di apertura e costo del biglietto dello STAM Ghent City Museum:

Indirizzo: Bijlokesite, Godshuizenlaan 2;
Orari di apertura: lunedì, martedì, giovedì, venerdì dalle 9:00 alle 17:00; festivi, sabato e domenica dalle 10:00 alle 18:00;
Costo biglietto: 8 euro (adulti).

SMAK: Stedelijk Museum voor Actuele Kunst

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Oltre 3000 opere d’arte contemporanea sono esposte nel Museo S.M.A.K di Gand come espressione di importanti correnti artistiche del panorama internazionale: Cobra, Pop Art, Minimal Art, Conceptual Art e Arte Povera. L’idea del suo fondatore, Karel Geirlandt, era quella di dar luogo ad una raccolta indipendente delle tendenze contemporanee mondiali: l’8 novembre 1957 istituì la “Società per il Museo di Arte Contemporanea”.

Il Museo SMAK a Gent
Il Museo SMAK a Gent

Nel 1975, sotto la direzione di Jan Hoet, il Museo delle arti contemporanee di Glad acquisì una reputazione internazionale tanto da dar vita ad un complesso museale come lo visitiamo oggi, realizzato nel 1999 e nominato S.M.A.K. (Stedelijk Museum voor Actuele Kunst).

Alla mostra permanente sono associate mostre itineranti, spesso provocatorie, e interattive.

Può capitare di assistere a dibattiti con gli artisti che hanno esposto le loro opere o a percorsi cinematografici con interessanti proiezioni. Tra le opere su cui soffermarsi ci sono quelle degli artisti internazionali Gerhard Richter, David Hammons, Thomas Schütte o Juan Muñoz.

Orari di apertura e costo del biglietto dello SMAK, Stedelijk Museum voor Actuele Kunst;:

Indirizzo: Jan Hoetplein 1;
Orari di apertura: Chiuso il lunedì. Da martedì a venerdì dalle 9:30 alle 17:30. Sabato, domenica e festivi dalle 10:00 alle 16:00;;
Costo biglietto: 15 euro.

Graslei e Korenlei: ponte e chiesa di San Michele

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Due splendide banchine lambiscono le sponde del fiume Lys, Graslei la “Riva delle Erbe” sul lato destro e Korenlei la “Riva del Grano” sul lato sinistro. Tra i due principali ponti di Gand, il Grasbrug, “Ponte delle Erbe”, ed il Sint-Michielsbrug, “Ponte di San Michele” il porto d’attracco ebbe un ruolo cruciale per gli scambi commerciali della città.

Graslei e Korenlei
Graslei e Korenlei

Le colorate dimore delle potenti Corporazioni locali risalgono al periodo che va dal XII al XVII sec. e con il loro fascino contribuiscono a rendere pittoresche le rive del fiume.

Soffermatevi sul Ponte di San Michele, il cui nome deriva dalla vicina chiesa tardo gotica costruita nel 1440 sulle ceneri di un’antica cappella.

Il ponte offre uno degli scorci più belli di Gand, con le torri della chiesa di San Nicola, la cattedrale di San Bavone e il Beffroi.

Se avete del tempo vale la pena entrare nella Chiesa di San Michele che custodisce opere di artisti come Gaspar de Crayer, Philippe de Champaigne e Antoon van Dyck, e mostra una varietà di stili: il pulpito neogotico, le statue barocche e i confessionali roccocò. L’illuminazione notturna rende il tutto ancora più romantico ed è piacevole passeggiare sulle rive tra locali dove bere o mangiare in compagnia. Imperdibile il giro sul battello che attraversa l’intero centro storico medievale.

Cosa mangiare a Gent

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La gastronomia belga è molto varia e gli chef sempre attenti a mantenere alta la qualità dei prodotti tradizionali.

Cosa mangiare a Gent

Tra i piatti tipici delle Fiandre primeggiano gli stufati: il waterzooi a base di pollo con verdure in brodo, panna e vino bianco; il gentse stoverij a base di manzo cotto nella birra rossa belga, con timo e mostarda.

In accompagnamento ai piatti o gustate da sole come street food, le patate belghe sono assolutamente da provare soprattutto perché il Belgio è il luogo in cui hanno avuto origine, condite magari con la famosa senape di Gant.

Imperdibile è anche la birra, da scegliere tra le più di 1.500 birre originali del Belgio, paese in cui la Cultura della birra è nell’elenco del patrimonio immateriale dell’umanità dal 2016. Per un ottimo assaggio del prosciutto tradizionale andate al mercato medievale di Groot Vleeshuis, che nel ‘400 fu destinato alla macellazione e al commercio delle carni, oggi trasformato in un moderno mercato in cui fermarsi a mangiare carni di alta qualità e i migliori prodotti locali.

Dalla ricetta segreta del farmacista De Vynck deriva un dolce tipico di Gand: i cuberdons (neuzen in fiammingo, “piccoli nasi”) morbide caramelle a base di gomma arabica che hanno una forma conica e un colore violaceo. Se volete assaggiare i cuberdos originali andate nella famosa confetteria Geldhof che li produce dal 1954.

Dove mangiare a Gent

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Come al solito, consigliamo di provare la cucina locale, anche se non mancano ristoranti di tutti i tipi, compresi i classici italiani da cui stare alla larga. Ecco quindi alcuni consigli su dove mangiare a Gand. Partiamo da ‘t Klaverblad, in Corduwaniersstraat 61 a 500 metri dalla Cattedrale di S. Bavo.

Piccolo locale accogliente e molto amato dai locali. Merita una visita anche Restaurant Valentijn, sempre nei dintorni della cattedrale in via Rodekoningstraat 1 Patershol.Offre cucina francese e belga. Il locale e minuscolo quindi bisogna prenotare con molto anticipo.

Un po’ fuori alternativo l’arredamento di Maison Elza, nel centro storico, con ottima offerta di pesce.

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