Unter den Linden è il viale più famoso di Berlino, si estende per oltre un chilometro, dalla Porta di Brandeburgo fino all’Isola dei Musei. In pratica, il viale “sotto i tigli” attraversa il centro storico della città fiancheggiando i luoghi più amati e conosciuti di Berlino.
Sul viale si trovano alcune tra le principali attrazioni della città, per cui una passeggiata su e giù per l’Unter den Linden si traduce anche in un piccolo viaggio nella storia tedesca. In origine l’elegante viale alberato era solo una stradina, poi nel 1647, Federico Guglielmo di Hohenzollern decise di ampliarne il tracciato affinché dal palazzo reale si potesse raggiungere il terreno di caccia del Tiergarten.
2000 alberi per fare ombra ai nobili durante le passeggiate
Fu sempre del Grande Elettore l’idea di ombreggiare la strada reale con alberi di tiglio e noci (circa 2000 alberi disposti su 6 file) cosicché i viaggi in carrozza e a cavallo fossero più confortevoli. Nel XVIII secolo la strada fu ampliata per volere di Federico II il Grande, il quale commissionò la costruzione degli edifici che ancora oggi abbelliscono Unter den Linden.
In particolare: la Staatsoper, Opera della corte reale di Prussia, le cui linee sono basate sui templi greci (in realtà l’edificio attuale è del 1995 ma è fedele all’originale); la St. Hedwigs Kathedrale, realizzata sul modello del Pantheon di Roma, anche questa, come la prima, opera di Knobelsdorff; il palazzo per il principe Enrico, residenza del fratello del re, successivamente destinata a sede universitaria dedicata al suo fondatore Wilhem von Humboldt; l’Alte Bibliothek con la facciata ricurva, ribattezzata dai berlinesi “Kommode” (comò) per la sua somiglianza con una credenza barocca.
Nell’800, Unter den Linden si popolò di negozi di lusso, palazzi ufficiali ed altri edifici prestigiosi, tra cui la Neue Wache, considerata il capolavoro di Schinkel, uno dei più grandi architetti europei del tempo. Costruito come posto di guardia delle sentinelle per le residenze reali, il tempio neoclassico è diventato successivamente un monumento alle “vittime della guerra e della tirannia”.
Fino a quando i tigli fioriranno sull'Unter den Linden, Berlino sarà sempre Berlino
Fino all’avvento del nazismo, Unter den Linden era la via delle passeggiate borghesi, una vivace arteria commerciale, il centro della vita mondana della capitale tedesca. Ma ai nazisti questo poco importava e non persero tempo per dimostralo.
Hitler e i suoi seguaci ritenevano che gli alberi disposti sul viale restringevano la carreggiata la quale invece, secondo i loro progetti, doveva ospitare parate e fiaccolate del regime. Presto detto: i secolari tigli furono abbattuti. La guerra peggiorò poi le cose. Molti dei maestosi palazzi sul viale furono danneggiati dalle bombe, altri andarono del tutto distrutti; Unter den Linden era ridotta ad un cumulo di macerie.
Dopo la guerra, a partire dagli anni ’60, cominciarono i lavori edili ma, mentre nella parte occidentale si preferì costruire nuovi palazzi, la DDR optò per la ricostruzione e il restauro degli edifici esistenti. Lo stato socialista voleva che il viale conservasse l’elegante fisionomia ottocentesca, il che rese necessario piantare nuovi alberi di tiglio (quelli che si vedono oggi) ma ciò non bastò a fare di Unter den Linden l’affascinante luogo di un tempo.
Con la riunificazione, la ricostruzione del viale è stata portata a termine. Spazzato via il vecchio regime, la famosa strada vetrina della città è tornata nuovamente a risplendere. Affollata di turisti e gente del posto, popolata di caffè, locali, chioschi, Unter den Linden è oggi la strada dove vecchio e nuovo si incontrano per regalare atmosfere nuove dai profumi antichi.