10 cose da fare e vedere a Trieste

Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Trieste in 1, 2 o 3 giorni.

Cosa vedere a Trieste
Cosa vedere a Trieste

Troppo spesso considerata solo una città di passaggio per chi va a trascorrere l’estate in Istria o Slovenia, Trieste merita invece più di una visita di qualche ora.

Non l’aiuta, certo, la fama che si porta dietro di città decadente che non ha molto da offrire. In realtà, come scrisse Umberto Saba che qui nacque e visse, Trieste è una città con una scontrosa grazia. Non aspettatevi, quindi, un’accoglienza da cartolina che altre città riservano ai turisti venuti a portare soldi. Trieste è lì e si svela solo a chi ha voglia di scoprirla.

Non a caso ha esercitato un fascino speciale su artisti e scrittori, come James Joyce e Stendhal. Come scrisse sempre Saba, alla fine della stessa poesia dedicata alla sua città tanto amata, Trieste è una città pensosa e schiva.

Ma non noiosa, aggiungiamo noi. Quindi ne consigliamo la visita in ogni periodo dell’anno e in questa pagina vi indichiamo i principali luoghi di interesse e le 10 cose da vedere durante un fine settimana o una vacanza ad Trieste.

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Piazza Unità e Molo Audace

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Nei nomi che questa grande piazza ha avuto nel corso dei secoli si legge la travagliata storia di Trieste, terra di confine da sempre contesa. Nata come Piazza San Pietro per la presenza di una chiesetta, divenne poi Piazza Grande e, nel 1918, Piazza Unità.

Piazza Unità e Molo Audace a Trieste
Piazza Unità e Molo Audace a Trieste

Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e il ritorno all’Italia del “Territorio libero di Trieste“, prese il nome definitivo di Piazza Unità d’Italia. I triestini si vantano che sia la più grande piazza affacciata sul mare in Europa e molto probabilmente è così.

Da sinistra verso destra si susseguono Palazzo della Luogotenenza austriaca sede della Prefettura, Palazzo Stratti con il famoso Caffè degli Specchi, Palazzo Modello, sede del Municipio, Palazzo Pitteri (il più antico della piazza) l’albergo in Palazzo Vanoli, e il Palazzo della Regione da sempre di proprietà della compagnia di navigazione Lloyd Triestino.

Nella piazza c’è la Fontana dei Quattro Continenti costruita tra il 1751 e il 1754. Le figure sono un’allegoria dei quattro continenti allora conosciuti (Europa, Asia, Africa e America). Il richiamo a figure “straniere” non era gradito a Mussolini quindi nel 1938, in occasione della visita del Duce, la fontana fu rimossa.

Davanti alla piazza si snoda il Molo Audace che prende il nome dalla prima nave che riuscì ad entrare nel porto di Trieste dopo la fine della Prima Guerra Mondiale e l’annessione all’Italia. La rosa dei venti in bronzo presente sul molo è stata ottenuta dalla fusione di una nave austriaca affondata dalla Marina Italiana.

Se avete mai visto una foto di Trieste, probabilmente ritraeva il Borgo Teresiano con il canale e le barche colorate.

Il Borgo Teresiano

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Se avete mai visto una foto di Trieste, probabilmente ritraeva il Borgo Teresiano con il canale e le barche colorate. Il borgo prende il nome da Maria Teresa, prima imperatrice d’Austria, che nel 1700 decise di costruire un intero quartiere interrando le saline.

Borgo Teresiano a Trieste
Borgo Teresiano a Trieste

Un quartiere ordinato con al centro il Canal Grande che permetteva di portare le merci dal mare direttamente in città. Il modo migliore per osservare il canale è dal Ponte Rosso, su cui da secoli si svolge un colorato mercatino di frutta, verdura e fiori. Ad incorniciare il panorama c’è la più grande chiesa di Trieste, Sant’Antonio Nuovo. Maria Teresa era una donna molto tollerante e permise la costruzione del Tempio Serbo – Ortodosso di San Spiridione e della Chiesa di San Nicolò, della comunità greco ortodossa. Oggi il Borgo Teresiano è uno dei fulcri della vita di Trieste perché ha visto nascere molti caffè, ristoranti e negozi.

La Cattedrale di San Giusto a Trieste

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La Cattedrale di San Giusto è la chiesa più importante di Trieste e si trova sull’omonimo colle che domina la città. La chiesa è il risultato dell’unione della Chiesa di Santa Maria e di quella dedicata a San Giusto avvenuta negli anni tra il 1302 e il 1320.

La Cattedrale di San Giusto a Trieste
La Cattedrale di San Giusto a Trieste

La facciata è semplice, impreziosita da un grande rosone gotico e da un portale centrale con elementi di una stele funeraria romana. La lapide sopra la porta ricorda il bombardamento austro-inglese del 1813 contro le truppe napoleoniche che si nascondevano nel vicino Castello.

Alcune palle di cannone sono visibili nel muro del campanile, che ingloba anche i resti del propileo di un tempio romano e un’edicola con la statua di S. Giusto.

Cosa vedere nella Cattedrale di San Giusto

L’interno è a cinque navate con splendidi affreschi di scuola veneziana nell’abside della navata di sinistra (Madonna in trono con il Figlio benedicente e gli arcangeli Michele e Gabriele). Anche la navata centrale è decorata con un mosaico (Cristo fra i Ss. Giusto e Servolo) della fine del sec. XIII.

Il Battistero di Trieste

A sinistra della Cattedrale di accede al Battistero e al Museo con il Tesoro che comprende anche “l’alabarda di S. Sergio” portata a Trieste dai reduci della prima Crociata.

Accanto alla Cattedrale c’è il Castello di San Giusto, l’altro simbolo di Trieste (1468), voluto dagli imperatori d’Austria come sede per difendere e controllare la città. Nelle sale e nei camminamenti oggi è allestito un museo che conserva soprattutto armi medievali da taglio e da fuoco.

Orari di apertura e costo del biglietto per la Cattedrale e il Castello di San Giusto

Orari di apertura Cattedrale: tutti i giorni dalle 8 alle 18.30. Domenica e festivi dalle 98 alle 19.30.
Orari di apertura del campanile: dal 1° aprile al 30 settembre dalle 9 alle 17.30 tutti i giorno. Dal 1° ottobre al 31 marzo su prenotazione telefonando a Sergio Schiberna, tel. 393 954 3131.
Costo del biglietto: ingresso gratuito, è gradita un’offerta.
Orari di apertura Castello e Museo: dal 1° aprile al 30 settembre, tutti i giorni dalle 10 alle 19. Dal 1° ottobre al 31 marzo, dal martedì alla domenica dalla 10 alle 17.
Costo del biglietto: intero 5 €, ridotto 3 € da 6 a 26 anni e over 65, gratis fino a 6 anni. Il biglietto comprende il giro delle mura, il Civico Museo del Castello di San Giusto-Armeria e il Lapidario Tergestino.
Come arrivare: il castello e la cattedrale si trovano in Piazza della Cattedrale 3, a Trieste, e si raggiungono dal centro con pochi minuti di autobus 24 o auto.

Il Castello di Miramare a Trieste

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Nido d’amore costruito in vano” così Giosuè Carducci chiama il Castello di Miramare nell’omonima poesia. Il Castello, in effetti, fu voluto nel 1850 dall’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo per farne la dimora insieme alla consorte Carlotta del Belgio.

Il Castello di Miramare a Trieste
Il Castello di Miramare a Trieste

Affacciato sul mare e con ampi spazi verdi era l’ideale per l’Arciduca, esperto uomo di mare e amante della botanica.

In realtà, Miramare non divenne mai il nido d’amore della coppia reale perché Massimiliano venne fucilato in Messico. Carlotta impazzita per la perdita, visse nell’annesso castelletto per qualche anno fino a quando fu trasferita in Belgio.

Colpisce lo stile eclettico del palazzo che unisce elementi gotici, rinascimentali e medievali.

Cosa vedere nel Castello di Miramare di Trieste

Al piano terra ci sono gli appartamenti di Carlotta e Massimiliano, rimasti quasi uguali al periodo di costruzione.

Al primo piano ci sono gli appartamenti degli ospiti, leggermente modificati quando Amedeo D’Aosta nel 1930 trasformò in sua dimora il Castello. L’immenso parco è oggi uno dei luoghi preferiti dai triestini che lo usano per fare passeggiate, correre, prendere un po’ di sole.

Se il tempo lo permette è bello arrivare a Miramare attraverso il lungomare di Barcola che dal centro porta al Castello.

Orari di apertura e costo del biglietto per il Castello di Miramare

Orari di apertura del castello: il castello è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19.
Prezzo del biglietto: intero 12 €: comprende la mostra Ars Botanica. Giardini di carta. Ridotto 2 € da 18 a 25 anni; gratis fino a 18 anni e ogni prima domenica del mese.

Orari di apertura e costo del biglietto per il parco

Il parco è aperto tutti i giorni dalle 8. In gennaio, novembre e dicembre chiude alle 16. In febbraio e dal 15 al 31 ottobre chiude alle 17, dal 1° al 14 ottobre e in marzo alle 18. Da aprile a settembre chiude alle 19.
Prezzo del biglietto: l’ingresso è gratuito.
Come arrivare: a 8 km dal centro di Trieste. A piedi dal lungomare di Barcola.
In auto: direzione Miramare.
In autobus: linee 6 e 36.

I Caffè storici di Trieste

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Pare che James Joyce abbia scritto molte pagine dell'”Ulisse” e di “Gente di Dublino” ai tavoli della Pasticceria Pirona.

I Caffè storici di Trieste
I Caffè storici di Trieste

Durante gli anni passati a Trieste, non era raro vedere lo scrittore dublinese scrivere o leggere gustandosi un dolcetto o un caffè. Scrittori, poeti e caffè di Trieste sono un trinomio inscindibile: Svevo, Saba, Stendhal e altri si sono seduti ai tavoli dei caffè storici di Trieste. In molti di questi, nulla è cambiato da quando lo frequentavano loro ed oggi sono delle vere e proprie attrazioni turistiche. Da non perdere il Caffè degli Specchi in Piazza Unità, il Caffè Tommaseo del 1830, il più antico di Trieste. Gli intellettuali di ieri e di oggi si incontrano al Caffè San Marco mentre il Caffè Pirona è sempre il posto dove gustare o comprare i dolci tipici, accolti dalla foto di James Joyce che sembra approvare.

Il Museo Revoltella di Trieste

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Il Museo Revoltella si trova nel centro di Trieste a 400 metri dalla Stazione Marittima. Prende il nome dal fondatore, il barone Pasquale Revoltella figura cittadina di spicco, che alla fine dell’Ottocento dona alla città il suo palazzo con tutte le opere d’arte. Nel corso degli anni il museo dovrà ampliarsi per l’acquisizione di tantissime opere nuove. Sarà l’architetto Scarpa a dare la principale impronta in questo lavoro di trasformazione.

Il Museo Revoltella di Trieste
Il Museo Revoltella di Trieste

Il percorso museale si snoda su vari piani collegati dallo splendido scalone elicoidale. Al piano terra troviamo la sezione introduttiva che permette di fare un excursus nella storia di Trieste e del museo principalmente attraverso ritratti tra cui quello del barone Revoltella.

Si prosegue al secondo piano nell’appartamento privato del barone: si incontra prima la scultura di Pietro Magni “Il taglio dell’istmo di Suez” per poi accedere alla sala da pranzo, alla camera da letto e al sontuoso “salotto verde”. Si susseguono opere di artisti dell’Ottocento tra cui Alberto Rieger, Ippolito Caffi e Giuseppe Tominz. Segnaliamo anche i dipinti storici di Francesco Hayez e i ritratti femminili di Natale Schiavoni.

Al secondo piano si trovano invece le Sale di rappresentanza riccamente decorate: il vestibolo, il salotto azzurro, la sala gialla, la sala da ballo, il gabinetto degli specchi e la saletta a cupola. Tra le opere esposte si alternano le sculture di Luigi Ferrari, gli stemmi bronzei di Pietro Magni e la pittura di Augusto Tominz, Abraham Hondius, Marco e Sebastiano Ricci.

Altrettanto affascinante la zona museale dedicata all’arte contemporanea con i lavori di artisti del calibro di Burri, Pomodoro, Scomparini e Fontana e altri grandi artisti del 900 italiano, come  Felice Casorati, Filippo De Pisis, De Chirico, Carrà, Savinio, Sironi.

Sono presenti anche un bookshop con una spazio per la lettura e la terrazza vista mare che viene aperta nella bella stagione, dove ci si può accomodare ai tavolini di giorno e partecipare ad eventi di sera.

Orari di apertura e prezzo del biglietto per il Museo Revoltella di Trieste

Orari di apertura: Il Museo Revoltella è aperto tutti i giorni tranne il martedì dalle 9 alle 19 (chiusura della biglietteria ore 18).
Prezzo del biglietto: 7 euro Adulti e 5 euro Ridotto (dai 6 ai 26 anni e over 65). L’accesso al museo è incluso nel pass turistico FVG Card.
Come arrivare: Autobus Linee 8, 9 fermata Riva Nazario Sauro

Le statue di Trieste

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Trieste è ricca di statue disseminate in vari punti della città, tra cui segnaliamo le quattro statue in bronzo a grandezza naturale intitolate a personaggi illustri della letteratura. Vediamo quali sono e dove si trovano.

D’obbligo un selfie con la statua di James Joyce che si trova su Ponterosso, sul Canal Grande. Sembra che lo scrittore stia realmente passeggiando per le vie della città in cui trascorse parte della sua vita fino all’età adulta.

Le statue di Trieste
Le statue di Trieste

Raggiungiamo la vicina Piazza della Borsa dove si incontra la statua di Gabriele D’Annunzio seduto su una panchina con le gambe incrociate, concentrato nella lettura con il gomito appoggiato su una pila di libri.

Proseguiamo l’itinerario dirigendoci in via Dante Alighieri dove la statua di Umberto Saba è collocata al centro della strada pedonale e sembra incamminarsi verso la libreria a pochi metri  che fu di sua proprietà. Anche questa opera è molto realistica, infatti sembra che lo scrittore cammini veramente tra le persone. Ai piedi della statua, su una targa è scolpito un  verso della poesia “Avevo” del 1944.

In Piazza Attilio Hortis nei pressi del Museo Revoltella si trova invece la statua di Italo Svevo raffigurato con il cappello e un libro in mano, lo sguardo rivolto in direzione della Biblioteca Civica dove era solito intrattenersi per studiare e leggere.

Sul Lungomare nei pressi del Teatro Verdi accanto al Molo Audace si trova lastatua delle Ragazze di Trieste, due donne triestine – le “mule” in dialetto locale – intente a cucire il tricolore. La statua, simbolo patriottico, è stata realizzata nel 2004 per celebrare il 50° anniversario della restituzione di Trieste all’Italia.

Nel Parco della Rimembranza vicino alla Cattedrale di San Giusto, si può ammirare il Monumento ai Caduti di Trieste intitolato ai soldati morti durante la Prima Guerra Mondiale, un tributo alla liberazione della città dalla dominazione austroungarica. Raffigura cinque guerrieri nudi di cui uno ferito e gli altri intenti a proteggerlo.

Segnaliamo poi la statua dell’Imperatrice Elisabetta d’Austrianei giardinetti antistanti la stazione ferroviaria e la statua di Nazario Sauro, ufficiale di marina, in Piazzale Marinai d’Italia nei pressi del Molo dei Bersaglieri di fronte alla Stazione Marittima.

La Risiera di San Sabba a Trieste

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Non tutti approveranno l’idea di mettere un campo di concentramento fascista in un itinerario turistico.

La Risiera di San Sabba a Trieste
La Risiera di San Sabba a Trieste

Ma se il viaggio è prima di tutto scoperta e consapevolezza del passato, chiunque passi da Trieste dovrebbe visitare la Risiera di San Sabba. Stabilimento per la pilatura del riso dal 1913 al 1943 dopo l’8 settembre (armistizio) i nazisti lo trasformarono in campo di prigionia per la deportazione e l’eliminazione con le armi o il forno crematorio di ostaggi, partigiani, detenuti politici ed ebrei.

Più di 3.500 persone furono uccise e 8.000 deportate nei campi di sterminio del Nord Europa. La ciminiera e il forno furono fatti saltare dai nazisti nel tentativo di nascondere il loro crimine ma la loro presenza è stata testimoniata dai sopravvissuti.  Dove si trovava il forno oggi c’è una targa metallica.

La Risiera oggi è un Museo in cui le sezioni, già nei nomi, ricordano la terribile funzione di questo luogo: la “Cella della morte“, le “micro-celle“, dove le persone venivano stipate come animali, la “Sala delle Croci”. Sui muri restano le scritte sbiadite ma molte testimonianze sono presenti nella “Sala delle Commemorazioni” e in quella del Museo.

Orari di apertura e prezzo del biglietto per la Risiera di San Sabba a Trieste

Orari di apertura: tutti i giorni dalle 9 alle 19. Ultimo ingresso 18:30.
Prezzo del biglietto: gratis.
Come arrivare: la risiera si trova in via Palatucci 5 a Trieste.
In autobus: 52, 10.
In auto: raccordo autostradale A4. Uscita: Valmaura/Stadio/Cimitero

Il Faro della Vittoria a Trieste

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Retorico e patriottico, il Faro della Vittoria è un monumento pieno di simboli, un ottimo luogo da cui guardare Trieste da una prospettiva diversa e anche un utilissimo strumento per la navigazione nell’Adriatico!

Il Faro della Vittoria a Trieste
Il Faro della Vittoria a Trieste

Costruito nel 1923, in pieno fascismo, commemora i marinai italiani caduti durante la Prima Guerra Mondiale ma è evidente, nei simboli e nei materiali usati, anche la celebrazione la vittoria italiana contro l’Impero Austro-Ungarico.

Il faro è costruito dove sorgeva una fortezza austriaca e l’ancora fissata nella pietra istriana, subito sotto al marinaio, è quella dell’Audace, il primo cacciatorpediniere ad entrare nel porto di Trieste liberata. Sul basamento c’è l’iscrizione creata da Gabriele D’Annunzio “Splendi e ricorda i caduti sul mare“.

All’ingresso del faro ci sono due proiettili della corazzata Austro-ungarica Viribus Unitis affondata dalla Marina Italiana la cui catena dell’ancora cinge l’aiuola alla base del faro. In alto c’è la Vittoria Alata, statua di sette metri che impugna una corona d’alloro nella mano destra e una fiaccola nella sinistra.

Per proteggerla dal forte vento di Bora, è stata progettata con un complesso meccanismo interno che fa “sbattere” (impercettibilmente) le ali in modo da assorbire le raffiche di vento. Sotto la statua c’è il faro, ancora oggi il più potente dell’Adriatico.

Orari di apertura e costo del biglietto per il Faro della Vittoria

Orari di apertura: aprile, maggio, giugno e settembre: venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica 10-13 e 15-19.
luglio e agosto: dal mercoledì alla domenica 10-13 e 16-19.
ottobre (eccetto il 7, 8 e 9): venerdì dalle 15 alle 18, sabato e domenica 10-13 e 15-18.
dal 5 al 9 orario continuato 9.30 -17.30 (Barcolana)
novembre: dal 1° al 4: orario continuato 9.30 – 16.30
Prezzo del biglietto: gratis. Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura.
Come arrivare: Come arrivare: Il Faro si trova presso Strada del Friuli, 141, Trieste.
Autobus: da piazza Oberdan linee 42, 44

Il Tram di Opicina a Trieste

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Momentaneamente fuori servizio. Da 110 anni il Tram di Opicina o de Opcina come lo chiamano i triestini, sferraglia per il centro di Trieste e si arrampica fino all’altezza di 348 metri sulle alture del Carso che sovrastano la città giuliana.

Il Tram di Opicina a Trieste
Il Tram di Opicina a Trieste

Il viaggio inizia lento, in Piazza Oberdan, ma subito dopo la salita comincia a farsi interessante. Diversi punti panoramici si aprono lungo il tragitto che attraversa la parte più verde di Trieste.

Il consiglio è di scendere un po’ prima del capolinea di Opicina per godersi lo spettacolo dell’Adriatico visto dall’alto. La fermata dell’Obelisco è consigliata per chi vuole passeggiare lungo la Via Napoleonica, una strada panoramica che porta (dopo 4 km) al Santuario Mariano che per la bizzarra forma è stato ribattezzato formaggino dai triestini.

Chi decide di farsi a piedi gli ultimi tratti in salita può ricompensarsi sedendosi ai tavoli di una delle tante Osmizze, trattorie con pochi tavoli, molto spartane, dove i contadini cucinano i piatti locali e vendono il vino prodotto da loro. Quelle aperte le riconoscete dalla frasca appesa all’ingresso o in prossimità delle insegne.

Orari di apertura e prezzo del biglietto per il Tram di Opicina

Orari di apertura: il servizio del tram di Opicina è temporaneamente sospeso. Per aggiornamenti visitare il sito di Trieste Trasporti.
Prezzo del biglietto: 1,35 € per il biglietto da 60 minuti.
Come arrivare: il tram di Opicina parte da Piazza Oberdan in centro a Trieste e raggiunge Villa Opicina.

La Grotta Gigante

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La natura ci ha messo 10 milioni di anni per creare questo capolavoro ma da solo poco più di un secolo gli uomini hanno avuto la possibilità di visitarla. Scoperta per caso nel 1890, nel 1908 entrarono i primi visitatori turistici.

La Grotta Gigante a Trieste
La Grotta Gigante a Trieste

Da allora non è cambiato molto: si entra da una porta naturale e si comincia a scendere fino alla Grande Galleria, posta a circa 80 metri di profondità. La galleria è formata da un unico, spettacolare vano, di 98,50 metri di altezza, 167,60 di lunghezza 76,30 di larghezza.

Nella sala colorata di infinite sfumature sono presenti stalagmiti, stalattiti e colate di carbonato di calcio depositato dall’acqua piovana. La stalagmite più imponente è la Colonna Ruggero, alta 12 metri.

Al centro della caverna c’è la stazione di ricerca geofisica dell’Università degli Studi di Trieste per lo studio dei movimenti della crosta terrestre. Si risale attraverso il Sentiero Carlo Finocchiaro per raggiungere un Belvedere a 95 metri d’altezza da cui si gode una vista straordinaria. Consigliate felpe e scarpe comodissime.

Orari di apertura e costo del biglietto per la Grotta Gigante

Orari di apertura: la grotta si visita dal martedì alla domenica con visite guidate ogni ora dalle 10 alle 16. La prenotazione è obbligatoria: tel. 040 327312.
Prezzo del biglietto: 15 € intero, 10 € over 65 e universitari fino a 26 anni, 8 € da 6 a 18 anni, gratis fino a 5 anni e con la FVGcard, che prevede un ingresso aggiuntivo gratuito per un bambino fino a 12 anni.
Come arrivare: Borgo Grotta Gigante.
In autobus: linea n°42 con partenza da Piazza Oberdan.
In auto: dalla A4 da Venezia direzione Sgonico, da Trieste direzione Prosecco.

Cosa e dove mangiare a Trieste

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La secolare influenza austro-ungarica è ben presente nella cucina triestina tanto che a leggere i menù potreste pensare di essere finiti a Vienna o Praga. Per fortuna il mare permette valide alternative alla cucina di sola carne, patate e verdure tipica della Mitteleuropa.

Cosa e dove mangiare a Trieste
Cosa e dove mangiare a Trieste

Tra i piatti tipici da provare ci sono la Jota, minestra di fagioli, crauti, patate e salsicce, la minestra de’ bobici (mais e fagioli) gli gnocchi di pane, di fegato o con i susini (prugne).

Tra i secondi piatti di carne non mancano mai, soprattutto d’inverno, Goulash e agnello al Kren. Tra quelli di pesce, spiccano canocchie alla busara (pomodoro, pepe, vino), le alici in savore il baccalà.

Per un pasto veloce, è meglio godersi un panino con porcina (maiale) crauti, senape e rafano e una buona birra (ad esempio da Pepi nella città vecchia). Il Friuli Venezia Giulia è terra di grandi vini anche se quelli tipici della provincia di Trieste sono solo il Terrano e la Vitovska.

Dove dormire a Trieste

HTrieste è una destinazione di passaggio per molte persone dirette verso l’Est Europa, per motivi di lavoro o per vacanza.

Dove dormire a Trieste
Dove dormire a Trieste

A questi bisogna aggiungere i turisti attratti dal fascino di questa “vecchia signora” elegante e ordinata. C’è quindi una buona richiesta di hotel ma raramente si ha difficoltà a trovare un posto e non è necessario spendere cifre da salasso.

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