Immaginate Montmartre sul finire dell’800, quando la collina era ricoperta da inebrianti vitigni e il vento muoveva incessante i suoi mulini. In questa atmosfera romantica traevano ispirazione inesauribile artisti arrivati a Parigi come degli sconosciuti poi diventati celebri in tutto il mondo. Nel tempo, la Butte (collina in francese) è diventata il centro del fermento creativo parigino ospitando pittori, musicisti e poeti, che iniziarono a vivere nella zona anche per gli affitti più bassi rispetto a Parigi. Montmartre, che un tempo era il cuore della trasgressiva Parigi di Delacroix, Picasso, Modigliani, Van Gogh e Utrillo, oggi brulica di turisti a tutte le ore. L’anima bohémienne di questa parte di Parigi lascia il posto a un’immagine meno poetica e anche un po’ costruita, fatta di locali a luci rosse e artisti di strada. Ma nonostante questo, Montmartre resta una delle cose da vedere assolutamente a Parigi. Per cogliere il vero fascino di questa collina, quindi, bisogna salire per stradine e ripide viuzze lontano dagli itinerari turistici, dove casette in pietra e vecchi mulini rimandano ad atmosfere di fine ‘800, quando è iniziato il mito di Montmartre.
Montmartre simbolo della Parigi bohémien
Montmartre rivela la sua anima irriverente tra fine ‘800 e inizio ‘900, quando diventa dimora preferita dei più vivaci artisti del tempo. E’ il quartiere che ha ispirato pittori, musicisti e scrittori come Renoir, Picasso, Toulouse-Lautre, Bruant, Francis Carco, Mac Orlan. Simbolo del fermento creativo di quegli anni, Montmartre tuttora raccoglie gli storici caffè e cabaret che sono stati frequente ritrovo di artisti in cerca di ispirazione e di emozioni forti.
Una città dentro la città che ha sempre rivendicato la propria identità fin dalla sua annessione al distretto di Parigi nel 1860. Quando nel 1871 la Francia si arrese alle truppe prussiane, Montmartre insorse e si rifiutò di consegnare il cannone che era a guardia della collina, dando inizio al corso degli eventi che portarono alla costituzione della Comune di Parigi.
La Basilica del Sacro Cuore
Meta di pellegrini e fedeli da tutto il mondo, la Basilica del Sacro Cuore accoglie segreti e misteri tutti da scoprire. Si racconta che fra le sue mura candide, che respingono naturalmente smog e polvere per la particolare pietra calcarea da cui sono costituite, sia custodito gelosamente il Cuore di Gesù. Numerosi sono inoltre i simboli sparsi qua e la all’interno e all’esterno della chiesa, che fanno riferimento al risaputo orgoglio nazionale francese. Se capitate in un giorno di pioggia battente, non disperate, avrete almeno la fortuna di vedere risplendere la basilica di un bianco ancora più intenso.
Place du Tertre a Montmarte
A ridosso della chiesa del Sacro Cuore, seguendo la strada dei negozi di souvenir, trovate Place du Tertre. E’ la piazza più fotografata di Montmartre, dove si riversano fiumi di turisti attratti da negozietti, atelier di artisti, ristoranti e caffè. Una cartolina con i suoi pittori, disegnatori e ritrattisti, pronti a vendervi con pochi tratti di matita la vostra immagine, una caricatura o una silhouette ritagliata del vostro profilo.
Saint-Pierre-de-Montmartre
A Place du Tertre potete visitare Saint Pierre, poco distante dall’imponente Chiesa del Sacro Cuore. La gente del quartiere la preferisce alla più famosa e sontuosa Basilica. In questa chiesa, più raccolta ed intima, i parigini venerano la patrona di Montmartre Notre Dame de Beauté. Varcato il portale della facciata settecentesca si accede alla navata in stile romanico del XII secolo, con le quattro colonne provenienti da un tempio romano. Saint-Pierre è stata costruita nel 1133 sulle rovine di un santuario merovingio, poi ricostruita nel corso del XV e XVIII secolo.
Il Cimitero di Montmartre
Lontano dal vociare di Place du Tertre, immerso in una dimensione raccolta e sacrale, il cimitero di Montmartre conserva le tombe di grandi artisti come Stendhal, Zola, Offenbach, Berlioz, Dumas e Truffaut. I cimiteri di Parigi sono pieni di opere monumentali e di tombe celebri, tanto da meritare un cenno nella nostra guida. Passando tra i monumenti funebri potete trovare singolari omaggi sulle lapidi, come le scarpette da danza lasciate prima di un debutto di danza sulla tomba della prima ballerina romantica Maria Taglioni.
Il cimitero si trova al numero 20 di avenue Rachel, nella zona delle antiche cave di gesso. L’orario di chiusura è alle 17.30 nei mesi tra marzo e novembre, mentre negli altri mesi chiude mezz’ora dopo.
Rue Lepic e il Moulin de la Galette
Rue Lepic è la caratteristica salita che va su verso la collina di Montmartre. Ma mano che si sale, si può entrare nei negozietti o sostare lungo il percorso per guardare splendidi scorci di Parigi vista dall’alto. Su Rue Lepic c’è il Moulin de la Galette, uno dei due mulini originali che sono rimasti dei 30 di Montmartre. La storia di questo mulino è legata ad una famiglia di mugnai che nel 1870 decisero di trasformarlo in sala da ballo dove poter assaggiare gallette appena sfornate. Da questo momento in poi gli artisti dell’epoca, tra cui Van Gogh e Renoir, iniziarono a frequentarlo facendone il loro punto di ritrovo. Il mulino è proprio quello immortalato nel famoso quadro di Renoir del 1897.
Pigalle
Pigalle è il famoso quartiere a luci rosse di Parigi dove si raccolgono sexy shop, locali trasgressivi, prostitute. Quando cala la notte, le sue strade cambiano volto, tra luci e penombre che intrigano e minacciano allo stesso tempo. State lontani dai buttadentro che tenteranno di portarvi in uno dei locali a luci rosse, dietro le allettanti lusinghe di ore felici si nascondono vere trappole per turisti.
Meglio evitare di girare nel quartiere a ora tarda, fate un giro a Pigalle quando è giorno e scoprirete che Pigalle non è solo sesso e trasgressione. Una parte di Rue de Douai a sud di Place Pigalle è dedicata a strumenti ed attrezzature musicali, dove gli appassionati possono trovare chitarre, batterie e spartiti musicali. Nel quartiere si trovava lo studio di Toulouse-Lautrec, autore dell’illustrazione del famoso cabaret Chat Noir e l’Espace Dalí, dove si possono vedere le sculture e i disegni originali di Salvador Dalí. Place Pigalle è raggiungibile con le linee 2 e 12 della metropolitana, con gli autobus 30 e 54 dalla Gare du Nord e Gare de l’est o da Trocadero, 67 da Châtelet e Hôtel de Ville, il Montmartrobus.
Moulin Rouge
Da Place Pigalle percorrendo il Boulevard de Clichy si arriva al Moulin Rouge, il famoso cabaret dove è nato il trasgressivo ballo chiamato cancan. Sotto il mulino rosso con le luci scintillanti lampeggia la famosa scritta al neon, forte richiamo per chi vuole assistere agli spettacoli delle Doriss Girls vestite solo di piume e lustrini.
Il successo di questo antico cabaret si deve ad un evento che fece parlare tutta Parigi. Nel 1893, una ragazza si spogliò in pubblico, durante un concorso per modelle. Il nome del Moulin Rouge ebbe una tale diffusione che anche gli altri cabaret misero in scena spettacoli simili.
Il Lapin Agile
Se volete vedere una Montmartre più tranquilla, risalite la collina dal lato nord percorrendo rue Caulaincourt, rue Saint-Vincent e rue des Saules (o rue du Mont-Cenis). Lontani dagli itinerari più conosciuti, scoprirete il volto più romantico e suggestivo di Montmartre. Lungo questo percorso con una piacevole passeggiata a piedi o con il trenino che parte dalla piazza della Basilica, arriverete fino al bistrot “Au lapin agile“. In questo posto, che conserva ancora intatto il suo antico fascino, è nato il cabaret.
Intorno al ‘900 il Lapin Agile diventa il punto di incontro di pittori, scultori, scrittori, musicisti, allora sconosciuti: Picasso, Utrillo, Braque, Modigliani, Guillaume Apollinaire, Max Jacob. Sulla facciata c’è il celebre coniglio che salta da una salsiera con una bottiglia di vino in mano, dipinto nel 1875 dal caricaturista André Gill.
Il muro dei "Ti Amo"
Da qualche anno spopola a Montmartre il “Muro dei Ti amo”, un’installazione di 40 mq ricoperta da 612 piastrelle blu. L’opera realizzata dagli artisti Frédéric Baron e Claire Kito riporta la scritta “Ti amo” in più di 300 lingue del mondo, alcune davvero insolite. L’opera si trova nei Giardini Rictus in Place des Abbesses. Ovviamente è diventato un luogo di selfie, del resto siamo a Montmartre, nel quartiere più romantico della città più romantica del mondo!
Come arrivare a Montmartre
Prima di tutto, vi consigliamo di leggere la pagina Come muoversi a Parigi in metro, bus e tram. Ci sono molti modi per raggiungere Montmartre con la metro, in funicolare o in autobus e varie sono le fermate da cui far partire il vostro giro nel quartiere. Se prendete la metropolitana, da qualunque posto della città vi muovete, dovete prendere le coincidenze che vi portano sulle linee 2, 4 oppure 12. Le fermate che consigliamo sono Anvers con la linea metropolitana 2 e Abesses con la funicolare, infatti da questi due punti il vostro percorso si farà molto interessante. Meravigliosi scorci e stradine caratteristiche vi sorprenderanno lungo tutto il cammino.
Per andare verso la Basilica del Sacro Cuore, se scendete ad Abesses prendete la ripida scalinata, mentre da Anvers camminate attraverso una piccola strada piena di localini e negozi. Questa passeggiata, sebbene un po’ faticosa, vi farà guadagnare quella che di sicuro è la più bella vista della città dall’alto.
Se preferite, potete anche prendere il Montmartrobus e fare il giro completo del quartiere passando per tutti i punti più belli da vedere: il Sacré Coeur, Rue Lepic, il Moulin de la Galette, Place du Tertre, Les Vignes. L’autobus parte da Place Pigalle e il prezzo di una corsa singola è di 1.70 euro, se avete la Paris Visite potete usarla perché è valida per tutto il percorso.