Cosa vedere a Novara

Una guida alla scoperta di cosa vedere a Novara: la Cupola di San Gaudenzio, il Broletto, il Duomo e altri luoghi di interesse della città del Piemonte

Cosa fare e vedere a Novara
Cosa fare e vedere a Novara

Novara è una bella, elegante e discreta città del Piemonte. Un’accogliente meta di arte, cultura e gastronomia, un po’ fuori dai giri turistici più affollati ma che merita assolutamente un week end.

In questa pagina vi consigliamo cosa vedere a Novara con tutte le informazioni pratiche per visitare musei, chiese e palazzi. Tutto è concentrato nel centro storico, con la Cupola di San Gaudenzio, il Duomo con la Piazza, il Broletto, il Teatro Coccia e il Palazzo Tornielli Bellini. 

Pochi ma significativi monumenti che si visitano in 1 o due giorni lasciando spazio anche per qualche escursione nei dintorni, come Vigevano e Pavia. Oppure, se non le avete mai visitate, a 1 ora di treno o auto ci sono Milano e Torino. Ma la meta che consigliamo noi è il Lago Maggiore, non solo il suo lato “novarese” ma anche tutto il resto!

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Basilica di San Gaudenzio e Cupola

Basilica di San Gaudenzio e Cupola
Basilica di San Gaudenzio e Cupola

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La prima cosa che noterete al vostro arrivo a Novara, se non altro perché si vede da tutte le strade che portano al centro, è la cupola della Basilica di San Gaudenzio che porta la firma di Alessandro Antonelli l’architetto della Mole Antonelliana di Torino.

I novaresi ne vanno orgogliosissimi. Il cantiere per la costruzione durò quasi quarant’anni e Antonelli cambiò più volte il progetto prima di arrivare a quello definitivo.

Sapevate che la cupola di San Gaudenzio ha ispirato il design di un modello di caffettiera di Alessi? Provate a cercare qualche immagine, le fattezze sono proprio quelle!

La Basilica di San Gaudenzio pur non essendo la chiesa principale di Novara – che è il Duomo di Santa Maria Assunta – è molto cara ai novaresi perché ospita le spoglie del loro patrono San Gaudenzio.

A fine gennaio nella settimana dedicata ai festeggiamenti del santo, viene aperto lo “scurolo” della basilica che generalmente è chiuso, il tempietto dove sono conservate le sue reliquie e dove c’è una stupenda volta affrescata.

Gli interni della chiesa sono in stile tardo-rinascimentale, con sei cappelle laterali. Cercate la Cappella del Crocifisso e la Cappella della Natività con il polittico cinquecentesco di Gaudenzio Ferrari, l’opera forse più bella. Ma la parte più emozionante di tutte è la salita sulla cupola.

Acquistando il biglietto, si sale – in compagnia di una guida e con imbracatura di sicurezza – a 75 metri di altezza. La salita non risulta troppo faticosa perché si fanno molte pause per ascoltare spiegazioni e aneddoti.

Chi vuole può proseguire fino alla guglia, a 100 metri: già che vi trovate, conviene salire. Nelle giornate di cielo terso si arrivano a vedere le Alpi e i grattacieli di Milano in lontananza. Un consiglio, come orario scegliete l’ora del tramonto.

Orari di apertura e costo del biglietto per la cupola

Cupola (dai 6 anni di età in su): Intero 12 euro; Ridotto: 10 euro
Guglia (dai 14 anni età): Intero 17 euro; Ridotto 15 euro (fino ai 25 anni).

Il Duomo di Novara

Il Duomo di Novara
Il Duomo di Novara

2In Piazza della Repubblica (chiamata anche Piazza Duomo) si trova il Duomo di Novara conosciuto come Cattedrale di Santa Maria Assunta.

Lo noterete subito per il quadriportico con le gigantesche colonne che lo fanno sembrare un tempio greco. Dal colonnato si accede all’interno della chiesa e al Battistero.

Prima del Duomo così come lo conosciamo oggi, c’era un antico tempio pagano a cui si sono succeduti, nel corso dei secoli, restauri e riprogettazioni in particolare quella di metà Ottocento affidata all’architetto Antonelli che fece demolire il vecchio edificio per riedificarne uno nuovo.

Quello che a primo impatto colpisce è la maestosità degli interni, soprattutto delle dodici colonne di colore ocra dorato che molti hanno paragonato a quelle del Pantheon di Parigi.

Accostamento non casuale visto che Antonelli lo conosceva bene e lo apprezzava.

Focalizzatevi sul pavimento mosaicato che risale all’antico Duomo quindi orientativamente all’anno Mille.

È realizzato con la tecnica dell’opus tessellatum, cioè con tasselli bianchi e neri e al centro presenta una raffigurazione di Adamo ed Eva.

Lungo le navate laterali della cattedrale si susseguono le cappelle con un’interessante carrellata di opere d’arte: la Cappella di San Giuseppe con il dipinto “L’Adorazione dei Magi”, la Cappella di San Gaetano con una cinquecentesca “Ultima Cena” e la Cappella di Sant’Agabio dove si trovano le reliquie del santo successore di San Gaudenzio vescovo di Novara.

Cercate anche “San Francesco riceve le stimmate” del Guercino e la pala di Gaudenzio Ferrari “Lo Sposalizio di Santa Caterina”, l’opera forse più bella. La visita prosegue nel Battistero Paleocristiano con i resti della vasca battesimale: risale al V secolo ed è considerato il monumento più antico di Novara!

Il Broletto

Il Broletto
Il Broletto

3Percorrendo Corso Italia oppure uscendo dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta su via Rosselli, noterete inaspettatamente l’ingresso ad una corte.

Entrate e vi troverete in una bella piazzetta circondata da edifici storici che sembra un piccolo angolo di Medioevo. La visita non vi porterà via molto tempo, in compenso vi farà scoprire uno dei posti più caratteristici di Novara.

Il Broletto nel Medioevo era il cuore della vita cittadina dove ci si incontrava, si discuteva di fatti politici e si prendevano le decisioni importanti.

C’erano il tribunale, le corporazioni degli artigiani e i personaggi influenti si riunivano in assemblea nella Sala dell’Arengo.

Ammirate i quattro edifici che facevano da cornice alle funzioni della vita pubblica, costruiti in epoche diverse, orientativamente tra il XIII e il XVIII secolo: il palazzo del Podestà si riconosce dalle finestre ad arco e le cornici in terracotta, il Palazzetto dei Paratici dalla bella loggia barocca, il Palazzo dell’Arengo e quello della Refenderia vennero restaurati nel Novecento e nello stesso periodo fu ricostruita la scala esterna che conduce al primo piano del Palazzo dell’Arengo.

Già che ci siete, il Broletto ospita la Galleria d’Arte Moderna Giannoni con una collezione di opere dell’Ottocento e del Novecento.

La galleria in sé non è molto grande ma ci sono tanti quadri da vedere quindi se siete interessati alle collezioni d’arte,  ma anche se non lo siete, con 5 euro potrete curiosare tra una carrellata di opere di artisti come Segantini e Fattori e di pittori meno conosciuti ma non per questo trascurabili.

Per un aperitivo o una pausa caffè fermatevi al Broletto Food & Drink sotto il loggiato del palazzo dei Paratici, è un baretto-ristorante sempre vivace e frequentato.

Castello Visconteo Sforzesco

Castello Visconteo Sforzesco di Novara
Castello Visconteo Sforzesco di Novara

4Il Castello di Novara oggi è un punto di riferimento soprattutto per le mostre che ospita e che riscuotono sempre grande successo.

Solo per citarne alcune: la mostra sul Divisionismo, quella su Venezia e la più recente “Milano da Romantica a Scapigliata” prorogata fino al 10 Aprile 2023. Quello che vediamo oggi è sostanzialmente una ricostruzione dell’antico castello che nasce nel 1200 come casa-torre.

I Visconti lo trasformano in una fortificazione e gli Sforza lo rendono ancora più inespugnabile rinforzando le mura e costruendo nuove torri di cui ne resta soltanto una, la Torre del Moncione, costruita a difesa della “Rocchetta” che è la parte più antica del complesso.

Entrate al piano terra dove è allestita la mostra permanente “Expo Risorgimento”: ci troverete una collezione di armi, uniformi, bandiere e cimeli del Risorgimento a Novara.

Nella Rocchetta è esposta anche una copia della maschera mortuaria di Cavour, l’originale è custodita al Museo della Figurina di Gesso in provincia di Lucca.

Verrebbe da pensare ad un’usanza da antichi egizi, in effetti questo era l’unico modo per ricordare l’aspetto dei defunti, specialmente se erano illustri, non essendo stata inventata ancora la fotografia.

Per un lungo periodo il castello venne utilizzato come carcere e pare che vi fosse imprigionato anche Ludovico il Moro. Su prenotazione, è possibile partecipare ad una visita guidata.

Orari e biglietto per il Castello di Novara

Orari d’apertura:
Aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19.
Giorno di chiusura: lunedì

Costo del biglietto
L’ingresso alle mostre è a pagamento, i biglietti si possono acquistare online o sul posto presso la biglietteria al piano terra. Gratuitamente si può accedere agli eventi che non richiedono un ticket d’ingresso. Ingresso libero anche al cortile del castello dalle 7 alle 19.

Come arrivare
Il Castello si trova in centro a Novara. Dalla stazione Ferroviaria si raggiunge a piedi in un quarto d’ora. Chi arriva in auto può parcheggiare nelle aree di sosta: P8- Parcheggio Turati o P9- Parcheggio Martiri.

Palazzo Tornielli Bellini

Palazzo Tornielli Bellini
Palazzo Tornielli Bellini

5Nel centro di Novara in Via Negroni, si trova lo storico Palazzo Tornielli Bellini.

Risale alla fine del Cinquecento, appartenne prima ai Conti Tornelli, famiglia nobiliare del novarese, e poi dalla metà del Settecento ai Bellini che abbellirono gli interni con stucchi e affreschi.

Per certo sappiamo che nell’Ottocento è stato uno dei palazzi più sontuosi della città e, nonostante sia stato oggetto di lavori di ridefinizione e restauro, ancora oggi non disattende le aspettative.

Basta entrare a visitarlo per capire di cosa parliamo. Palazzo Tornielli Bellini è aperto ai visitatori soltanto in occasione delle Giornate FAI perché è sede della Banca Popolare di Novara ma non aspettatevi di trovare solo sportelli, sale riunioni e uffici: molti ambienti sono rimasti proprio come erano una volta!

Partecipando ad una visita guidata entrerete nelle sale storiche, un tripudio di rococò: la Sala della Musica o Sala degli Specchi ospita dieci lunghe specchiere e la Sala del Consiglio.

Ammirate i lampadari in vetro di Murano, i mobili d’epoca, i dipinti di grandi artisti tra cui un Van Dyck, poi entrate nella Galleria dei Coralli e degli Arazzi dove si trovano due grandi arazzi settecenteschi di pregiata manifattura e la collezione di oggetti di corallo rosso realizzati a mano da artisti trapanesi nel XVII secolo.

Da alcune stanze del palazzo scorgerete anche la cupola antonelliana della Basilica di San Gaudenzio, approfittate per scattare qualche foto.

Le guide probabilmente vi racconteranno di due personaggi storici legati al Palazzo Tornielli Bellini: Carlo Alberto di Savoia che qui abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele e Napoleone che preparò il terreno per la battaglia di Marengo durante la seconda campagna d’Italia.

E se proprio non riusciste a partecipare al tour guidato, provate almeno ad accedere tramite il portone principale, al cortile interno del palazzo dove c’è il bel portico colonnato.

Il Teatro Coccia

Il Teatro Coccia di Novara
Il Teatro Coccia di Novara

6Il Teatro Coccia è il più importante teatro lirico di Novara ed è anche uno dei maggiori teatri storici del Piemonte e d’Italia.

Non a caso è stato il trampolino di lancio per famosi attori e maestri a livello internazionale che hanno debuttato proprio su questo palco. Oggi è possibile unirsi a visite guidate durante le Giornate FAI. È intitolato a Carlo Coccia, maestro di cappella del Duomo e fu costruito nel 1886 al posto del vecchio teatro settecentesco (rispetto al quale era quattro volte più grande!).

Venne inaugurato due anni dopo con l’opera “Gli Ugonotti” di Meyerbeer diretta da Arturo Toscanini, allora giovanissimo. La facciata principale si trova su via Fratelli Rosselli ma il palazzo si affaccia anche su Piazza Puccini e Piazza Martiri della Libertà.

La facciata si riconosce dal bel porticato neoclassico con colonne in stile dorico e ionico. Gli interni sono un gioiello, con tre ordini di palchi e, sopra, la galleria.

La visibilità e l’acustica non hanno niente da invidiare ai maggiori teatri lirici italiani. Un paio di curiosità: la prima riguarda le balconate, che in passato venivano acquistate dalle famiglie nobili che le abbellivano a proprio gusto. Quindi non erano tutte uguali come sono oggi ma ognuna rispecchiava il prestigio della famiglia che la possedeva.

Inoltre sapevate che il Teatro Coccia era chiamato l'”anticamera della Scala” o “la piccola Scala di Novara”? Perché ospitava in anteprima le prove generali delle opere di lirica prima che venissero messe in scena alla Scala di Milano.

Durante il Novara Gospel Festival ad inizio ottobre, gli appassionati di questo genere musicale possono assistere a spettacoli di alto livello.

Biscottificio Camporelli

Biscottificio Camporelli
Biscottificio Camporelli

7Se a Novara dite “biscotti”, molto probabilmente vi risponderanno: “biscotti Camporelli”. Il biscottificio con annesso laboratorio si trova in un vicolo del centralissimo Corso Cavour, Vicolo Monte Ariolo. Leggermente nascosto ma sarà l’olfatto a farvi da guida. Camporelli non è solo il nome storico del biscottificio, è un’istituzione.

Fermarsi da Camporelli per i novaresi è un rituale e per i turisti è ormai una tappa irrinunciabile: anche i più riluttanti a mangiare il dolce cederanno alla tentazione di assaggiare i loro biscottini appena sfornati. Tanto più perché sono leggerissimi e vengono prodotti seguendo la ricetta genuina di una volta. C’è solo l’imbarazzo della scelta: dai cestini di pasta frolla alle lingue di gatto, dalla versione classica del biscotto di Novara al “triscotto” da accompagnare allo zabaione, ad un infuso o, per un accostamento più audace, al gorgonzola dolce.

Appassionati della torta sacher? Ordinate le sacherine, sono in formato mignon (per non avere sensi di colpa). E per chi non rinuncia alla tradizione c’è il dolce di San Gaudenzio, un pan di Spagna racchiuso in pasta frolla, farcito con crema di marroni e pezzetti di Marron Glacé.

Al biscottificio Camporelli si possono acquistare anche delle belle confezioni, da portare a casa o da regalare, sempre che non finiscano prima del rientro. Mentre passeggiate per Novara, non vi resta che farvi guidare dal profumo dei biscotti novaresi con la b maiuscola.

Orari di apertura per il Biscottificio Camporelli

Da lunedì a sabato: 8:30 – 13:00; 15:00 – 19:30
Domenica: 9:00 – 13:00; 15:30 – 19:30

Il Canale Cavour a Novara

Il Canale Cavour a Novara

8Se avete un po’ di tempo in più per restare a Novara, consigliamo di fare un’escursione in auto lungo il Canale Cavour.

Il canale è un’importante opera idraulica ideata da Cavour per deviare le acque del fiume Po all’altezza di Chivasso verso il Ticino, garantendo l’irrigazione delle campagne vercellesi, novaresi e pavesi ricche di coltivazioni di riso. Costruito dopo l’Unità d’Italia tra il 1863 e il 1866, vanta numeri impressionanti, tra cui 101 ponti, 210 sifoni e 62 ponti-canale.

Lungo il percorso, percorrendo la SP11 da Novara, si arriva alla tenuta Torre Gargarengo, con la sua cascina del XII secolo e una chiesa del ‘700. Lungo il tragitto, si possono ammirare la chiesa romanica di San Martino a Vicolungo, il castello e la chiesa di Santa Maria delle Grazie a Carpignano Sesia.

L’itinerario offre una panoramica suggestiva di luoghi storici e architettonici, testimoni dell’antica ricchezza e bellezza della regione.

Cosa mangiare a Novara

Cosa mangiare a Novara
Cosa mangiare a Novara

9Dopo una giornata in giro per la città è d’obbligo prenotare un tavolo al ristorante. Novara (anche) dal punto di vista mangereccio è una piacevole scoperta.

Risotto al gorgonzola, “Paniscia nuaresa” e “Tapulòn” accompagnato da un buon vino rosso locale: la lista non è completa perché le ricette della cucina novarese sono veramente tante ma ecco il nostro vademecum.

Partiamo dal gorgonzola, se non altro perché dicono che Novara sia la patria indiscussa di questo formaggio che per il sapore deciso o si ama o si odia. Ordinate il risotto al gorgonzola mantecato con il radicchio che ne bilancia il sapore e aggiunge anche un bel tocco di colore.

La paniscia novarese è un’altra certezza: un risotto condito con fagioli, salame, lardo, verza, carne di maiale e cipolle. Succulento e “saziante”!

Poi tocca a uno dei piatti più storici di Novara, il tapulone: carne d’asino macinata grossa che ancora oggi viene servita sulle tavole domenicali dei novaresi e nei ristoranti della città. Da accompagnare alla polenta e ad un rosso corposo.

A Novara non si possono non assaggiare le coscette di rane fritte: a molti l’idea non garba, ma poi ci si ricrede perché sono croccanti e gustose. In dialetto locale si chiama “bagnet verd“, in pratica è la salsa verde piemontese preparata a base di prezzemolo e capperi.

Probabilmente la troverete come condimento insieme al bollito misto alla piemontese ma viene usata anche per insaporire alcuni tipi di formaggi come i tumini.

Passiamo ai dolci: d’obbligo assaggiare il Pane di San Gaudenzio e i Biscottini di Novara, ottimi come snack da sgranocchiare mentre siete in giro, da comprare rigorosamente allo storico laboratorio del biscottificio Camporelli.

Dintorni di Novara

Cosa vedere sul Lago Maggiore
Cosa vedere sul Lago Maggiore

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Novara è al centro di un territorio ricchissimo di città d’arte e natura: Milano e Torino distano circa 1 ora di auto o treno così come il Lago Maggiore, il più grande lago italiano che rientra in parte nella provincia piemontese. Se non si amano le grandi città, si può scegliere di visitare le bellissime Pavia e Vigevano, piccole ma straordinarie città d’arte.

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Alessia Carbone
Alla domanda “Cosa vuoi fare da grande” ho sempre risposto: "Scrivere". So farlo senza guardare la tastiera, ma non so guardare la tastiera senza scrivere. Salernitana, laureata in Lingue e votata al travel copywriting. Dicono che un bravo copywriter sappia trattare qualsiasi argomento ma è quando scrivo di viaggi che sento di non essere mai a corto di idee.