Il borgo di Poffabro

Il borgo di Poffabro in Friuli Venezia Giulia: uno dei borghi più belli d'Italia con le case in pietra e legno e la manifestazione dedicata ai Presepi. Tutte le informazioni per la visita.

“Presepe tra i presepi”, il borgo di Poffabro è stato inserito nel 2002, primo in Friuli, tra i 100 borghi più belli d’Italia. Oggi merita una visita per le sue case di legno e pietra, la seicentesca chiesa di San Nicolò e per l’evento “Poffabro presepe tra i presepi”. Da dicembre a gennaio i vicoli e le case del borgo si colorano e si riempiono con presepi di tutti i tipi e le fogge. Poffabro è una frazione del comune di Frisanco, in provincia di Pordenone, a circa 600 metri sul livello del mare, nel cuore della Val Colvera, nelle Prealpi Carniche. Un borgo con una lunga e antica storia, perché da qui passava la via romana che collegava Iulia Concordia, oggi Concordia Sagittaria in provincia di Venezia, alle Alpi. L’antico nome del borgo era “Prato di fabbri” perché qui, nel Medioevo, esisteva una officina per produrre i metalli con cui si costruivano i coltelli della vicina e più famosa Maniago.

In giro per Poffabro

Da molti anni Poffabro attira visitatori da tutta Italia e dall’Europa per la sue caratteristiche costruzioni cinquecentesche di pietra tagliata a vivo e legno, che si susseguono in vicoli stretti e silenziosi. L’architettura di questo borgo è davvero unica in Friuli e in Italia, perché non ci sono le residenze nobiliari che caratterizzano altri borghi friulani come Gradisca.

Qui, le case sono costruite con materie del territorio: il legno di castagno e la pietra arenaria. La pietra dà vita a case molto alte, anche di tre o quattro piani, ad archi stretti e lunghi, mentre il legno crea arditi ballatoi affacciati sui vicoli: la maestria, l’austerità e la semplicità di queste case valgono da sole una passeggiata per il centro. Molte delle case sono tuttora abitate e durante la manifestazione “Poffabro presepe tra i presepi” accolgono, all’esterno e all’interno, che fanno capolino alle finestre, presepi costruiti a mano da artigiani e semplici appassionati che provengono da tutte le parti d’Italia.

La chiesa di San Nicolò e l’oratorio di San Floriano a Poffabro

La devozione religiosa della popolazione locale è evidente in una serie di capitelli votivi che punteggiano le strade del borgo e nella costruzione, nel ‘600 della chiesa parrocchiale di San Nicolò, che oggi torneggia al centro del borgo con la sua facciata bianca, e merita una visita per le sculture e l’altare di legno. L’oratorio di San Floriano fu edificato nel XV secolo, poco distante dal centro in località Crociera, si narra nel punto in cui sostò un gregge di pecore. Oggi è restaurato e in estate è aperto con una Messa speciale per i turisti.

L’ex caseificio di Poffabro: le origini del Frico

Il frico
Il frico

L’ente Parco delle Dolomiti Friulane organizza visite guidate all’ex caseificio di Poffabro, che risale al 1933 e che ha prodotto fino agli anni ’60 formaggi e latticini. Per informazioni sulla visita: tel. 0427 87333. La visita permette di scoprire la storia delle malghe di questo territorio, e di ammirare i macchinari originali degli anni ‘30 che trasformavano il latte in formaggio, quel formaggio di malga protagonista di uno dei piatti tipici di Poffabro come di gran parte del Friuli: si tratta del Frico, un delizioso piatto unico a base di formaggio, patate e spezie che si frigge in padella, sostanzioso e saporito. Oggi il Frico e le altre delizie della zona, come salumi e piatti a base di carne, si possono assaggiare in un‘osteria al centro del borgo.

Alfonso Cannavacciuolo
Alfonso Cannavacciuolo è un copywriter e redattore professionista. Scrive per aziende e agenzie pubblicitarie. Insegna scrittura in master e università e ha pubblicato tre manuali di scrittura con Hoepli editore. Appassionato di viaggi e fotografia, scrive guide e reportage. Ha fondato 10cose.it nel 2009. Oggi 10cose.it è uno dei principali portali turistici italiani.