In questa pagina vi indichiamo le 10 cose da vedere durante un fine settimana o una vacanza ad Avignone.
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Il Palazzo dei Papi di Avignone
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Quando nel 1305 Papa Clemente V è costretto a scappare da Roma, si rifugia ad Avignone. La piccola e sconosciuta cittadina provenzale, diventa, da quel momento la nuova capitale del cattolicesimo. Ma insieme al Papa e alla sua corte di preti, arrivano ad Avignone affaristi, mercanti, prostitute, ladri e assassini.
Questa varia umanità ruota intorno al Palazzo dei Papi che venne costruito in soli 20 anni. A decorare e abbellire il Palazzo Vecchio e quello Nuovo fu chiamato Matteo Giovannetti, artista giottesco. Anche se spogliato nei secoli dei suoi arredi, il Palazzo dei Papi resta una meta imperdibile di Avignone. Da non perdere la Sala del Concistoro, quella della Grande Udienza con la grande ruota che da il nome al Tribunale della Sacra Rota, la Cappella Maggiore.
Il Ponte di St.Bénézet di Avignone
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Quando era tutto intero, il Ponte di Avignone era lungo 900 metri e aveva 22 arcate. Collegava Avignone alla cittadina di Villeneuve, scavalcando il Rodano. La sua costruzione è collegata a una leggenda, quel del pastore Bénézet, che chiamato da un angelo divino a costruire il ponte, dovette lottare non poco per convincere il vescovo e i cittadini avignonesi. Lo face alzando un enorme masso e gettandolo nel Rodano.
Il masso è ancora lì, visibile a chi crede alle leggende. Quando fu costruito il ponte era un vero capolavoro di ingegneria: quasi 1 km di lunghezza e 22 arcate che hanno sopravvissuto per secoli alla furia del fiume, fino a quando due piene (1644 e 1669) lasciarono in piedi solo le attuali 4 arcate. Considerato Patrimonio Mondiale dell’Unesco, con il vicino Palazzo dei Papi, il fascino del ponte viene dall’essere sospeso sul Rodano.
Il Museo del Petit-Palais di Avignone
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Il Piccolo Palazzo di Avignone in realtà non è piccolo perché è 3.000 metri quadrati. Ma venne chiamato così per “rispetto” al più grande e importante Palazzo dei Papi.
Costruito durante la cattività avignonese, era sede degli arcivescovi al seguito del Papa, ed oggi ospita una straordinaria raccolta d’arte.
Particolarmente pregevole la collezione Campana con 300 opere di arte italiana del 1300-1400. Sono presenti quadri di Carlo Crivelli, Taddeo di Bartolo, Cecco di Pietro, Lorenzo di Bicci, Sano di Pietro e molti altri. Il pezzo forte della collezione è una Madonna con Bambino di Sandro Botticelli.
Il Museo Angladon di Avignone
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Nel Museo Angladon c’è l’unica opera di Van Gogh (Vagoni di treno) rimasta in Provenza delle circa 300 che il pittore dipinse durante i suoi anni tra Arles e St-Remy.
Questo giustificherebbe già una visita ma il piccolo museo di Avignone nasconde altri capolavori dei più importanti pittori dal 1700 al 1900: Degas, Daumier, Manet, Sisley, Forain, Cézanne, Picasso e Modigliani. I
l Museo, voluto dal ricco industriale parigino Doucet, è organizzato come una dimora di un ricco appassionato d’arte, quindi i quadri sono inseriti in un tipico contesto domestico, tra un salone con mobili antichi e una sontuosa camera da letto!
Cattedrale di Notre-Dame-Des-Doms di Avignone
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Forse per nessun’altra chiesa al mondo esistono tante ipotesi diverse sull’origine del nome: si ritiene che Doms possa derivare da Domo Episcopali (Casa del Vescovo), des Doms (della roccia su cui si trova), de Domnis (Signore) o forse da Dompjon (Torre in francese antico).
Comunque, è la più importante chiesa di Avignone, cattedrale cittadina, costruita nel XII secolo dove poi troverà posto anche il Palazzo dei Papi. Sulla sommità si trova la statua della Madonna (6 metri per 4500 chili) che dal 1859 con una mano benedice Avignone e con l’altra la protegge. La singolarità della statua (oltre che nelle dimensioni), sta nell’assenza della figura di Gesù Bambino, ma non è una novità per questa chiesa. Anche all’interno c’è la statua della Vergine Maria che con e mani giunte prega per salvare Avignone dalla peste del 1834. La statua che dà il nome alla chiesa si trova nella seconda cappella a sinistra: è Nostra Signora des Doms, con in una mano il Bambino e nell’altra uno scettro.
Place de l'Horloge ad Avignone
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Non è che sia eccezionale come piazza, ma è certamente maestosa e piena di vita.Negli ultimi anni i tavolini dei bar e dei ristoranti, vere trappole per turisti disattenti, hanno preso un po’ il sopravvento, riducendo gli spazi e rendendola un luogo molto commerciale.
Place de l’Horloge è comunque la piazza più importante di Avignone e resta un punto di passaggio obbligato per turisti e cittadini. La giostra di cavalli in vecchio stile è uno dei soggetti più fotografati di Avignone. Prende il nome dall’orologio che si trova in cima al Municipio, e che in realtà è quasi invisibile dalla piazza stessa. Place de l’Horloge è il punto centrale delle manifestazioni del Festival di Avignone (vedi punto 8) e di qualsiasi altro avvenimento più o meno importante per la città.
Les luminessences di Avignone
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Questo è davvero un bell’esempio di come si possa prendere un monumento storico e renderlo interessante per tutti, adulti e bambini, e far lavorare un po’ di gente nel turismo. Purtroppo è attivo solo dal 15 agosto al 28 settembre, ma lo spettacolo Les Luminessences di Avignon merita davvero una visita.
È uno spettacolo in 3D che viene proiettato sulle pietre del Palazzo dei Papi, per raccontarne, con suoni e immagini, la storia di Avignone, dai fasti, alle cadute, ad oggi.
Niente di noioso ma un modo molto innovativo per trasmettere la conoscenza di un luogo. Lo spettacolo dura 45 minuti e la voce narrante è in francese, ma potete tranquillamente godervi il tutto anche senza conoscere una sola parola di questa lingua!
Il Festival di Avignone
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Ci sono solo due possibilità: o conoscete il Festival di Avignone e volete andarci, allora è il momento di prenotare subito un hotel perché altrimenti non ne troverete più. Oppure non conoscete il Festival di Avignone e allora provate a passare nella città provenzale a luglio vi accorgerete che fino ad ora vi siete persi un gran bello spettacolo.
Più di 40 spettacoli invadono Avignone, dalle piccole cappelle al Cortile d’Onore del Palazzo dei Papi. Artisti di strada, attori, musicisti, fotografi, scrittori prendono possesso di ogni angolo della città, trasformandola in un immenso set e luogo di cultura. Il Festival dura 3 settimane e il programma completo è disponibile sempre entro il maggio precedente sul sito ufficiale: www.festival-avignon.com
Cosa mangiare ad Avignone
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Avignone è prima di tutto una capitale del vino francese, per la precisione del Cotes du Rhone (Costa del Rodano), che trova spazio anche nel Palazzo dei Papi con un’enoteca specializzata.
Poi, Avignone si contende con la vicina Arles il primato di capitale gastronomica della Provenza. Il territorio intorno alla Città dei Papi è un immenso orto rigoglioso di verdure, ortaggi, legumi e frutta, protagonisti quindi dei piatti locali: aglio e olio, ratatouille (stufato di verdure), bohemienne (pomodori e melanzane), tian (pomodori e zucchine) sono sempre presenti sulle tavole locali. Ma se volete provare due piatti davvero avignonesi, dovete farvi servire o un daube avignonnaise, cosciotto di vitello marinato nel vino bianco con erbette locali o una berlinguette, uova sode con pasticcio di acciughe.
Dove dormire ad Avignone
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Un’ottima tradizione turistica fa di Avignone una città ospitale, con una buona offerta di hotel, B&B e camere in affitto. I costi per una camera doppia partono da 80 euro per notte in un hotel 3 stelle in centro.
Grazie al clima provenzale, gradevole quasi tutto l’anno, Avignone è una meta affollata in ogni periodo dell’anno. In primavera ed estate si raggiunge l’apice della presenza turistica, in particolare a luglio durante le tre settimane del Festival di Avignone. Se volete visitarla in questo periodo, quindi, è meglio prenotare in anticipo.
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