Piazza San Marco a Venezia

L'unica vera piazza di Venezia, dove è passata la storia della Serenissima.

Piazza San Marco a Venezia
Piazza San Marco a Venezia

Piazza San Marco è l’unica area denominata piazza di Venezia. Tutte le altre zone con questa forma sono chiamati “campi”. La struttura della piazza è formata da tre aree: la Piazza, la Piazzetta San Marco e la Piazzetta dei Leoncini. La Piazza propriamente detta è compresa tra le Procuratie Napoleoniche, Vecchie e Nuove.

L’imponenza della Basilica sull’area, accompagnata dalla figura svettante del Campanile offre uno spettacolo architettonico davvero suggestivo. La Piazzetta San Marco è il prolungamento dello spazio antistante Palazzo Ducale, dove è edificata la Libreria. E’ la prima immagine che si ha dell’area marciana per chi giunge dal mare, incorniciata dalle due enormi colonne.

Il Bacino San Marco è il pezzo di laguna sul quale si affaccia il molo del Palazzo Ducale. La Piazzetta dei Leoncini è l’area a sinistra della Basilica di San Marco e prende il suo nome dalle due statue che delimitano l’area sopra elevata.

L'unica "vera" piazza di Venezia

Da sempre destinazione preferita di tutti i turisti in visita a Venezia, Piazza San Marco condivide da sempre il suo destino con quello della vicina Basilica di San Marco. L’attuale forma della piazza, infatti, è figlia dei continui lavori che quest’area ha subito nel corso dei secoli. Originariamente la zona era un grande orto attraversato dal rio Batario, che congiungeva il rio del Cavalletto e quello della Zecca.

Il Palazzo Ducale, che allora aveva la forma del castello medioevale con alte torri a difesa delle mura, era completamente cinto da un canale che ne proteggeva l’accesso. Nella zona dell’attuale piazzetta vi era un bacino adibito per il carico e lo scarico delle merci. Con l’avvio dell’edificazione della Basilica, in seguito all’arrivo delle reliquie di San Marco nell’828, l’area si avvia a diventare il centro delle attività di politiche e sociali di Venezia. Il terribile incendio del 976 distrusse quasi completamente la Basilica e tutta l’area attorno al Palazzo subì gravissimi danni. Ma l’importanza della Chiesa e del centro della città fece optare per una rapida serie di lavori che in soli due anni permisero la riedificazione della Basilica e la ricostruzione del Castello.

La nascita di Piazza San Marco

Un significativo cambiamento della topografia della piazza si avrà nel 1156 quando per decisione del Doge Viatale II Michiel, il rio Batario fu interrato. Poco dopo anche lo spazio antistante il Palazzo seguì la stessa sorte e fu realizzata la Piazzetta. Con i lavori del 1172 fu realizzato l’ampliamento della piazza per dare la possibilità di costruire nuovi edifici. La nuova Piazza San Marco fu delimitata dall’antica Chiesa di San Geminiano e dalle due monumentali colonne che costituiscono l’ingresso per l’area marciana. Per avere la pavimentazione a spina di pesce della piazza bisognerà attendere il 1264, esattamente sessant’anni dopo l’arrivo dei Cavalli di San Marco e la statua dei Tetrachi, realizzati in seguito alla grande disponibilità di marmo derivante dalla presa di Costantinopoli con la Quarta Crociata.

Dal 1495 al 1517 furono erette le “Procuratie Vecchie” così chiamate perché vi alloggiavano i Procuratori di san Marco. L’imponente struttura lunga 152 metri è costituita di un portico di 50 arcate e 100 finestre. In questi anni fu anche costruita la Torre dell’Orologio, che delimita un lato della costruzione. Nello stesso periodo si avviò lo sgombero dei magazzini e degli orti che ancora occupavano l’aria della piazza. Successivamente, Jacopo Tatti, detto il Sansovino, costruì la Loggetta e il bellissimo edificio della Libreria. I lavori di rinnovamento della piazza procedettero fino al 1640, quando furono erette le “Procuratie Nuove”. Il completamento dell’area marciana si ebbe nel 1807, quando sotto la dominazione napoleonica, fu abbattuta la Chiesa di San Geminiano e furono costruite le Procuratie Nuovissime, meglio come conosciute come l'”Ala Napoleonica”, che delimita l’altra estremità delle “Procuratie Vecchie”. In precedenza erano state poste le due statue nella Piazzetta dei Leoncini e posta la pavimentazione in marmo bianco. Nel 1902 il Campanile di San Marco cedette improvvisamente distruggendo la Loggetta ed una parte della Libreria. Per un puro caso le macerie del campanile non travolsero anche la Basilica di San Marco. La ricostruzione fu avviata e conclusa in tempi molto brevi, utilizzando gli stessi calcinacci, ancora in buone condizioni.

Alfonso Cannavacciuolo
Alfonso Cannavacciuolo è un copywriter e redattore professionista. Scrive per aziende e agenzie pubblicitarie. Insegna scrittura in master e università e ha pubblicato tre manuali di scrittura con Hoepli editore. Appassionato di viaggi e fotografia, scrive guide e reportage. Ha fondato 10cose.it nel 2009. Oggi 10cose.it è uno dei principali portali turistici italiani.