Il Louvre di Parigi: opere imperdibili, biglietti e orari

Il Louvre di Parigi: le 10 opere e collezioni da non perdere assolutamente durante una visita al Louvre, gli orari di apertura e i prezzi dei biglietti.

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Un consiglio: se avete la fortuna di andare a Parigi ed entrare al Louvre, una volta nella vita, non consumate le vostre forze a lottare con i giapponesi per fare una foto alla Gioconda. Potrebbe essere una buona idea cominciare la vostra visita proprio dalla Gioconda, perché una volta che vi sarete tolti questo pensiero ossessivo, sarete più aperti a tutte le altre opere, che meritano la vostra attenzione, eccome se la meritano. Nel Louvre c’è di tutto e non è possibile ammirare centinaia di capolavori in una sola giornata: se non riuscite a pianificare una visita di più giorni, il nostro suggerimento è di scegliere in anticipo quali opere vedere. Noi vi consigliamo le 10 opere e sezioni da non perdere al Louvre, ma siamo sicuri che i vostri desideri saranno la migliore guida.

La Gioconda

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Partiamo quindi proprio dalla Gioconda. Ammiccante o ingenua? Triste o felice? La Gioconda è di sicuro una donna molto misteriosa: Freud riteneva che nella posa delle sue labbra si nascondesse l’insana attrazione erotica che Da Vinci nutriva per sua madre, altri invece leggono in quella indefinibile smorfia soltanto pura innocenza.

La Gioconda al Louvre
La Gioconda al Louvre

E’ stato accertato con i raggi x che dietro quella posa rigida e sobria, ospitale e allo stesso tempo distaccata, si nascondono altre tre versioni della Monna Lisa. Sfugge e rifugge qualsiasi definizione, ma vale la pena ammirarla. A differenza della leggenda che la accompagna, la Gioconda non fu trafugata dai francesi ma portata in Francia dallo stesso Leonardo da Vinci. L’opera rappresenta Lisa Gherardini, cioè “Monna” Lisa, moglie di Francesco del Giocondo (quindi la “Gioconda”). Dipinta nel 1503 circa, è molto più piccola di quel che si pensi: solo 77 centimetri per 53.

La Sezione Egizia

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Ecco a voi la più importante collezione dell’antico Egitto, dopo quella del Cairo. I misteri e le arti degli egiziani, gli oggetti domestici, i gioielli e gli abiti: entrate in questo mondo ricco di fascino e di mistero. La collezione è divisa tra due ali: la Sully, dove c’è l’Egitto Faraonico e la Denon, con l’Egitto copto e romano. Se i vostri bambini non vi trascineranno frettolosamente nella sezione dedicata alle mitiche mummie, potrete godere della bellezza non solo della statua di Nakhthorheb, davanti alla Cripta della Sfinge, ma anche di quella di Raherka e del Cancelliere Nakhiti, che appartengono rispettivamente alla collezione tematica e a quella cronologica.

La Venere di Milo e la Sezione Greca

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La Venere di Milo, con le sue braccia mancanti, ha un fascino riconosciuto in tutto il mondo. La statua fu trovata casualmente, sull’Isola di Milo, mentre un contadino stava arando un campo nel 1820.

La Venere di Milo e la Sezione Greca
La Venere di Milo e la Sezione Greca

Da quel momento, per le proporzioni perfette del suo corpo, simboleggia la bellezza come si intendeva in Grecia. Un’altra bella donna che vale la pena di corteggiare vi attende al primo piano ed è la Vittoria Alata di Samotracia, colta nel momento di spiccare il volo con le vesti incollate al corpo per via del vento. Anche la sezione romana e quella etrusca meritano la vostra attenzione con i mosaici di Pompei, il Tesoro di Boscoreale e il Sarcofago degli Sposi. Fate questo tuffo nel passato e capirete meglio anche il presente, almeno si spera.

La Piramide di Ieoh Ming Pei

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E’ vero, il boom di Dan Brown è scoppiato ormai da un bel po’, ma le parole del suo famoso romanzo, “Il Codice Da Vinci”, hanno messo un po’ a tutti la pulce nell’orecchio. Lo scrittore sosteneva che il Santo Graal non fosse una coppa in cui fu raccolto il sangue di Cristo, ma una persona, Maria Maddalena, che aveva in sé il “sangue reale”. La tomba della Maddalena, secondo Brown, sarebbe conservata gelosamente sotto la piramide del Louvre, che risulta a sua volta enigmatica, perché composta ufficialmente da 666 pannelli. Potreste provare voi a indagare su questi misteri un po’ fantasiosi e un po’ no, chissà che la fortuna dei principianti non vi sia d’aiuto.

La Psiche turbata da un cupido invisibile di François Gérard

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Il dipinto Amore e Psiche del 1798 di François Gérard custodito al Louvre, ritrae la promessa d’amore che due giovani ragazzini, non troppo maturi, si scambiano tra loro.

La Psiche turbata da un cupido invisibile di François Gérard
La Psiche turbata da un cupido invisibile di François Gérard

Colori tenui e atteggiamenti delicati, accompagnano il soffice bacio che Cupido offre a Psiche, imprigionata dolcemente in questa trappola d’amore di cui percepisce solo gli odori e il calore, giacché ha promesso al suo amato di non guardare mai il suo volto per poter preservare la loro relazione. Una rinuncia da poco perché si sa, l’amore è cieco, e a poco serve guardare, quando c’è il cuore che sente.

La Libertà che guida il popolo di Delacroix

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Diede scandalo Delacroix con questo quadro in cui ha ritratto una donna nuda e per giunta combattente. Fino al 1830, anno della realizzazione dell’opera, le donne infatti non erano mai state raffigurate nude, se non con delle sembianze mitologiche.

La Libertà che guida il popolo di Delacroix
La Libertà che guida il popolo di Delacroix

La donna di questo quadro invece non solo ha il seno scoperto, ma è anche il simbolo della libertà, della lotta dei parigini alla politica reazionaria di Carlo X di Francia. Curiosità: i Coldpay, famosa band inglese, hanno scelto questo quadro come copertina del loro album “Viva la Vida or Death and All His Friends”.

La Vergine delle rocce di Leonardo da Vinci

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Discusso e interpretato in diversi modi, La Vergine delle Rocce di Leonardo è un quadro che merita la vostra attenzione.

La Vergine delle rocce di Leonardo da Vinci
La Vergine delle rocce di Leonardo da Vinci

Di primo impatto vedrete la dolce Vergine circondata dal Bambino Gesù, da Giovanni Battista che riceve la sua benedizione, e dall’angelo Uriel che indica Giovanni Battista. Ma le cose possono essere molto più complicate di così: secondo il famoso scrittore Dan Brown, la mano sinistra della Vergine è un artiglio malefico che si posa su una testa immaginaria che l’angelo Uriel finge di voler tagliare. Forse è un’interpretazione un po’ forzata, ma del resto quando si parla di temi religiosi non possiamo che dire: mistero della fede!

San Sebastiano di Mantegna

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Ossessionato dalla figura di San Sebastiano, il Mantegna lo dipinse ben 3 volte, in periodi diversi della sua vita. Nella versione del Louvre il santo è legato ad una colonna e trafitto dalle frecce del martirio, con uno sguardo sofferente e proteso verso l’alto.

San Sebastiano di Mantegna al Louvre
San Sebastiano di Mantegna al Louvre

Tutta l’immagine è sbilanciata verso l’alto, in direzione di Dio. In un paesaggio che unisce costruzioni moderne e in rovina, si intravedono in basso i mezzi busti di due arcieri flagellatori.

La Nave dei folli di Hieronymus Bosch

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Bosch ritrae in questo quadro la sregolatezza umana, il disordine morale degli uomini, la continua tentazione alla trasgressione. Osserverete un’insolita nave che trasporta nei meandri dell’immoralità un gruppo di persone, fra cui due suore e un frate, che si lasciano travolgere dalla lussuria e dalla ghiottoneria.

La Nave dei folli di Hieronymus Bosch
La Nave dei folli di Hieronymus Bosch

Il vascello è senza pilota, non c’è alcuna guida per questi uomini avidi e corrotti. L’albero maestro è quello della cuccagna e alcuni nuotatori cercano di raggiungerlo. Qualcuno di voi forse vorrebbe ritrovarsi lì adesso e liberarsi di tutte le responsabilità della vita, ma se guardate bene l’espressione dei naviganti, ci ripenserete su.

Cristo alla colonna di Antonello da Messina

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Una tavoletta piccola ma conservata in ottime condizioni quella del Cristo alla Colonna, in cui si colgono a pieno tutte le sfumature e le particolarità del suo volto:

Cristo alla colonna di Antonello da Messina
Cristo alla colonna di Antonello da Messina

la barba scura, le gocce di lacrime perfettamente trasparenti, la penombra inquietante della bocca e i capelli sottili. Se presterete attenzione, questo Cristo macchiato di sangue parla, scuote le anime con i suoi impeti invisibili di angoscia e dolore, mentre ogni tipo di tortura lo assale.

Orari di apertura e prezzi dei biglietti per il Louvre

Orari di apertura:

  • Tutti i giorni: 9:00 – 18.
  • Chiuso: ogni martedì, il 1° maggio e il 25 dicembre

Costo del biglietto: Intero 17 e online e 15 € alla biglietteria.

Come arrivare:

Metro:
linea 1 e 7 fermata Palais-Royal / Musée du Louvre
linea 14 fermata Pyramides

Bus: 21, 24, 27, 39, 48, 68, 69, 72, 81, 95