Cosa vedere a Maratea: il Cristo Redentore, il borgo, i monumenti e le spiagge della perla del Tirreno

Cosa vedere a Maratea: il Cristo Redentore, il borgo, i monumenti e le spiagge della perla del Tirreno

Maratea
Maratea

Maratea veniva chiamata dai greci, la “dea del mare”. Oggi, forse, è più conosciuta coma la “perla del tirreno”. Senza dubbio, entrambi gli appellativi non mentono, dando subito l’idea di questa splendida cittadina che è Maratea. Una terra sconfinata dai colori suggestivi.

Incastonata nella magnifica baia di Policastro, Maratea con il suo litorale occupa una delle zone più selvagge e incontaminate del Tirreno. Uno dei tratti di costa più belli d’Italia, che corre per circa 30 chilometri tra spiagge e natura. Maratea si trova inoltre in un territorio circondato dalla vegetazione che vanta anche la presenza intorno di tre parchi più belli del sud Italia:

  • Parco Nazionale del Pollino;
  • Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Angri Lagonegrese ;
  • Parco Nazionale del Cilento e Valle di Diano.

Le orchidee, le primule e tanti altri fiori colorano la costa di Maratea che si abbandona nelle acque. Si sente l’odore del ginepro, del finocchio selvatico e dei fichi d’india. Pini, agave e fitti boschi di quercia e tiglio coprono invece la montagna con ai piedi la valle e le sue eccellenti prelibatezze naturali.

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Panorama di Maratea
Panorama di Maratea

Storia di Maratea

Maratea, però, non è soltanto costa, acqua cristallina e spiagge incontaminate. Oltre al suo scenario naturale Maratea vanto anche una storia dalle radici antiche. Alcuni ritrovamenti testimoniano, infatti, la presenza di esseri umani già 40.000 anni fa. Il ruolo di Maratea è stato cruciale nell’antichità come stazione commerciale per tutte le navi in transito nel Mediterraneo, per il rifornimento di acqua e cibo.

Castello di Maratea

La parte più antica di Maratea era una cittadella che conserva ancora oggi una parte del suo aspetto medievale. Resti di queste affascinanti rovine le ritroviamo sul Monte San Biagio a circa 640 metri sul livello del mare. Questa parte storica di Maratea è conosciuta come “il Castello” e venne distrutta dall’esercito di Napoleone nel 1806.

Da quel momento tutta la popolazione di Maratea decise di spostarsi poco più in basso, verso il centro storico di Maratea, conosciuto anche come il borgo di Maratea o come Maratea inferiore.

Questa parte risale invece ai tempi del Medioevo e sorge sotto la montagna appositamente per non essere visti dai nemici provenienti dal mare, e quindi restare al sicuro dagli attacchi dei saraceni.

Basilica di San Biagio

Basilica di San Biagio, Maratea
Basilica di San Biagio, Maratea

Oltre ai resti del Castello di Maratea, sul Monte San Biagio incontriamo la Basilica di San Biagio, che è senza dubbio l’edificio religioso più importante di Maratea.

Si trova in cima all’omonimo monte ed è raggiungibile seguendo una strada che si contraddistingue per i suoi tornanti scenici. Si racconta che il santuario sia stato costruito su un antico tempio pagano dedicato alla dea Minerva nel VI secolo.

All’inizio la chiesa fu intitolata alla Madonna delle Grazie, successivamente però, nel 734, quando ottenne le reliquie di San Biagio, divenne il santuario del santo e fu elevato a Basilica Pontificia il 10 agosto nel 1940.

Su quale fosse l’aspetto della chiesa precedentemente si sa poco o niente. Sappiamo però che nel 1618 venne costruita la regia cappella per custodire le reliquie del santo.

La leggenda di San Biagio

La leggenda di San Biagio racconta che nel 732, una nave proveniente dall’armena Sebaste, (dove il santo medico e vescovo fu martirizzato e decapitato per la sua troppa fede), stesse portando i resti del suo corpo a Roma. Una tempesta però nei pressi di Maratea causò il naufragio dell’imbarcazione, così che la città accolse le reliquie del santo che tutt’oggi si trovano nella cappella della Basilica di San Biagio.

Cristo di Maratea

Il Cristo di Maratea
Il Cristo di Maratea

A pochi passi dalla Basilica di San Biagio, si trova il simbolo per eccellenza di Maratea: l’enorme Statua del Cristo Redentore.

Il famoso Cristo di Maratea fu costruito tra il 1963 e il 1965 dallo scultore fiorentino Bruno Innocenti proprio sull’estremità del Monte San Biagio.

Il Cristo di Maratea fu fatto costruire in sostituzione di una croce commemorativa per la distruzione della cittadella di Maratea, nel 1806. Dai 640 metri sul mare, la sua abbagliante sagoma, fatta di cemento bianco e scaglie di marmo di Carrara contrasta con il cielo blu e il mare che domina l’intera baia di Policastro.

Può essere visto da ogni angolo della costa, e con le sue braccia sembra quasi cerchi di abbracciare la terra, il mare e il cielo. Il Cristo di Maratea è la seconda statua più grande di Cristo nel mondo.

La più grande è quella del Corcovado a Rio de Janeiro.
Il Cristo Redentore di Maratea misura circa 22 metri di altezza; le sue braccia misurano 19 metri di larghezza; la faccia, da sola, è larga circa 3 metri.

Il centro storico di Maratea

Centro storico di Maratea
Centro storico di Maratea

Lasciamo adesso il Monte San Biagio, per arrivare al centro storico di Maratea, conosciuto anche come Maratea inferiore.  I tornanti che consentono di scendere giù offrono il privilegio di una vista straordinaria su tutta la costa di Maratea.
Si arriva così nel centro storico di Maratea, in questo piccolo villaggio lastricato in pietra. Il suo centro storico è un vero labirinto di stradine fiancheggiate da casette colorate dai balconi fioriti. All’abitato si alternano eleganti edifici settecenteschi, ornati di logge e portali. Più in là, verso la piazza, numerosi caffè e posticini dove poter stuzzicare qualcosa.

Il corso di Maratea
Il corso di Maratea

Lungo il corso principale negozi e botteghe di oggetti lavorati a mano destano curiosità tra i passanti. In alcuni negozi vengono anche proposte delle interessanti mostre d’arte o eventi culturali, soprattutto durante il periodo estivo. Di sera quando il sole cala, Maratea diventa un piccolo presepe illuminato, un posto romantico dove ristoranti e osterie ospitano turisti e passanti per assaporare le prelibatezze locali di questa terra.

Maratea: la città delle 44 chiese

Un altro appellativo riconosciuto a Maratea è legato questa volta all’ambito religioso. Maratea, infatti, è anche soprannominata coma la “città delle 44 chiese”. Un numero eccessivo per un borgo così piccolo, ma questa curiosa faccenda trova spiegazione dalla profonda fede che da sempre contraddistingue l’intera cittadina di Maratea, che in antichità, volle dotarsi di una chiesa ad ogni angolo del paese.

La Chiesa di Santa Maria Maggiore

Chiesa di Santa Maria Maggiore, Maratea
Chiesa di Santa Maria Maggiore, Maratea

La Chiesa di Santa Maria Maggiore è la chiesa principale del centro storico di Maratea, conosciuta anche come la chiesa madre. Fu costruita originariamente nel XII-XIV secolo e fu chiamata allo stesso modo come la chiesa di Santa Maria al Castello, nella parte alta di Maratea, da cui si è distaccata nel 1434.

Tutte le modifiche successive sono infatti state apportate nel centro storico e risalgono circa al 1500, sia gli ampliamenti che la costruzione del campanile in stile romanico. Nel 1700 vi fu aggiunto il coro e una torre che oggi ospita il presbiterio. L’interno è di un’unica navata ed è ricco di opere e dipinti.

La Chiesa dell'Annunziata

Chiesa dell'Annunziata a Maratea
Chiesa dell'Annunziata a Maratea

La chiesa dell’Annunziata è l’ampliamento di una precedente cappella del XVI secolo. I lavori effettuati negli anni hanno cancellato l’aspetto originario conferendole l’attuale aspetto barocco con un soffitto a botte.

Il portale d’ingresso è incorniciato da due leoni in pietra e sormontata da un’Annunciazione del XVI secolo. Nello spiazzo davanti l’ingresso troviamo il busto in pietra di San Biagio, patrono di Maratea. L’interno ospita invece diverse opere d’arte, tra cui, sull’altare, una pala dell’annunciazione attribuita a Simone da Firenze.

Tipico il campanile della chiesa con la caratteristica cupola rivestita in maiolica verde e gialla. Da vedere anche il Chiostro dei Frati Minori adiacente la Chiesa del Rosario.

Facciata Chiesa dell'Annunziata a Maratea
Facciata Chiesa dell'Annunziata a Maratea

La Chiesa dell'Addolorata

Tra le cose da vedere a Maratea, merita sicuramente una visita la Chiesa dell’Addolorata. Costruita nel 1620, questa chiesa ha una facciata in stile barocco. Insieme ad altra tre chiese, la Chiesa dell’addolorata si trova proprio sul corso del centro storico di Maratea. È riconoscibile per l’obelisco dell’Addolorata posto nello spiazzo prima di fare ingresso in chiesa. L’interno colpisce per l’eleganza dello stile neoclassico e barocco. L’altare in marmi policromi e alcuni affreschi degli apostoli sono meritevoli di attenzione.

Chiesa dell'Addolorata a Maratea
Chiesa dell'Addolorata a Maratea

Chiesa dell'Immacolata

La Chiesa dell’Immacolata di Maratea fu costruita sulla precedente chiesa di San Pietro, originaria del 1300. Si credeva infatti che quest’ultima fosse andata perduta, fino al suo ritrovamento sotto la Chiesa dell’Immacolata, durante i lavori di restauro.
La Chiesa fu costruita nel 1700 e presenta un’unica navata con un soffitto affrescato con l’immagine della Madonna Immacolata.

Chiesa dell'Immacolata, Maratea
Chiesa dell'Immacolata, Maratea

Chiesa del Rosario

Una lapide all’interno, ricorda che la Chiesa del Rosario fu costruita grazie al contributo dei cittadini di Maratea nel 1575. Si trova nel Largo Monastero e presenta al suo interno un’unica navata in stile barocco. Le pareti sono decorate con bassorilievi raffiguranti i volti di circa 100 angeli appartenenti al XVIII secolo.

Altre chiese da vedere a Maratea

Tra le cose da vedere a Maratea consigliamo di dare uno sguardo anche:

  • alla chiesa di Sant’Antonio del XVII secolo, facente parte del Convento dei Cappuccini con le sue adiacenti cappelle che conservano affreschi rinascimentali;
  • la piccola chiesetta del Calvario, nei pressi di Piazza Europa;
  • la Chiesa di San Vito, la più antica di Maratea che risale al X-XI secolo e conserva al suo interno affreschi appartenenti al XVI secolo.

Per chi ha più tempo consigliamo la visita di altre numerose chiese sparse nei vari quartieri di Maratea, alcune anche in posti isolati o su promontori con una vista meravigliosa.

Le spiagge di Maratea

Scendendo ancora più giù dal centro storico di Maratea andiamo incontro al mare. Incontriamo la costa di Maratea che è un susseguirsi di straordinarie insenature. Tratti di sabbia si susseguono a tratti di ghiaia rocciosa e grotte naturali come la Grotta delle Meraviglie, uno dei migliori esempi di stalattite e stalagmite.

Acquafredda

Nella parte nord confinante con la Campania incontriamo invece la frazione di Acquafredda, una località unica per le sue spiagge incastonate nella roccia.  È così chiamata per una sorgente di acqua dolce che sgorga propria nel mare. In questo punto la costa è un susseguissi di baie, spiagge e meravigliose grotte marine, quali:

  • Grotta del Sogno, una delle più impressionanti della costa;
  • Grotta del Fogiaro;
  • Grotta di zu monaco;
  • Grotta della Colonna.

Spiaggia di Fiumicello

La Spiaggia di Fiumicello a Maratea è una delle spiagge più frequentate della zona. Si chiama così perché di fatto è divisa in due parti dal torrente Fiumicello ed è accerchiata da una fitta vegetazione mediterranea. Il litorale è ampio e sabbioso ed è attrezzato anche per famiglie con bambini. L’acqua è di un azzurro cristallino e lo scenario è reso ancora più suggestivo dalla presenza del maestoso scoglio di Calicastro.

Il porto di Maratea

Un’atmosfera romantica e pittoresca si respira invece nel Porto di Maratea.
Da qui partono numerosi tour per scoprire spiagge e angoli incontaminati raggiungibili solo via mare, oppure si parte per esplorare i meravigliosi fondali di Maratea grazie ad escursioni subacquee guidate.

La Festa di San Biagio

Maratea ha una venerazione particolare per il suo patrono San Biagio, a causa del custodimento delle sue reliquie, arrivate in maniera prodigiosa come abbiamo raccontato. In suo onore viene realizzata una festa che si articola in due processioni e termina la seconda domenica di maggio, ogni anno. Il sabato della prima domenica di maggio viene portato a spalla il busto argenteo del santo, dal castello fino al borgo. Il giovedì della settimana successiva la statua sfila in processione a Maratea inferiore e la domenica mattina coperta da un drappo rosso fa rientro al Castello.

Cosa mangiare a Maratea

I prodotti locali a Maratea sono diversi. Da mangiare sicuramente sono i succosi pomodori e l’eccellente mozzarella di Lagonegro. Per gli amanti del pesce ovviamente non mancano i frutti di mare, tra cui il polpo e tante altre prelibatezze.

Dove dormire a Maratea

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