Cosa vedere a Capalbio

Alla scoperta di Capalbio, piccolo ma meraviglioso borgo della Maremma toscana.

Cosa vedere a Capalbio
Cosa vedere a Capalbio

Capalbio è stato per molti anni identificato come il rifugio radical chic di politici e giornalisti italiani.

In questo lembo di Maremma al confine con il Lazio si riunivano i salotti romani durante l’estate, tanto che ad un certo punto il borgo toscano è stato ribattezzato “Piccola Atene”, perché era diventato sinonimo di un luogo dove si coltiva il pensiero, si discute, si legge, si degusta e si contempla.

Un rifugio per menti raffinate e che, ovviamente, se lo potevano permettere. Oggi questo fermento VIP intorno a Capalbio è sceso un po’ di intensità e il borgo è tornato “alla portata di tutti”. Se si passa dalla Maremma, quindi, la deviazione dalla costa verso l’interno è più che giustificata.

Arrivati nel borgo antico sono da visitare Palazzo Collacchioni, la Torre Merlata e il Camminamento di Ronda. Il monumento religioso più importante è la Pieve di San Nicola mentre qua è la spuntano ristorantini, vicoli fioriti, negozi di design e scorci panoramici.

Fuori dal borgo è da non perdere il Giardino dei Tarocchi e il Lago di Burano. Se si visita Capalbio d’estate, c’è un litorale con 12 km di spiagge Bandiera Blu.

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Il centro storico di Capalbio

Nanà Fontaine di Niki de Saint Phalle a Capalbio
Nanà Fontaine di Niki de Saint Phalle a Capalbio

L’ingresso al borgo antico di Capalbio avviene da Porta Senese, dopo aver parcheggiato nelle strisce bianche poco più avanti. Il benvenuto nel borgo ce lo dà la statua colorata di Nanà Fontaine di Niki de Saint Phalle. Questa artista, che ha legato il suo nome a Capalbio è anche la creatrice del vicino Giardino dei Tarocchi di cui parliamo più avanti.

Dopo aver superato la porta con la torre e l’orologio, potete iniziare il vostro girovagare senza una meta per la Rocca di Capalbio. Il borgo è piccolissimo e si susseguono botteghe di designer, ristorantini, balconi fioriti e vicoletti. I luoghi di maggiore interesse sono Palazzo Collacchioni con la Torre Merlata, la Chiesa di San Nicola e Piazza Magenta. Non serve una mappa per raggiungerli perché prima o poi, inevitabilmente, ci arriverete.


Piazza Magenta a Capalbio

Piazza Magenta a Capalbio
Piazza Magenta a Capalbio

Piccola e caratteristica piazzetta di Capalbio, Piazza Magenta è il fulcro delle attività sociali e culturali del centro storico.

È un punto d’incontro per residenti e turisti, soprattutto durante l’estate, quando si anima con eventi, musica, letture pubbliche e presentazioni letterarie.

Dalle scale nell’angolo a sinistra si accede al camminamento sulle mura, alla Rocca e al Palazzo Collacchioni.


La Rocca Aldobrandesca di Capalbio

Vista sulla Rocca di Capalbio dal Camminamento di Ronda
Vista sulla Rocca di Capalbio dal Camminamento di Ronda

La Rocca Aldobrandesca è la parte fortificata del borgo di Capalbio. La rocca (detta anche Castello) è formata da una torre merlata e da un palazzo signorile conosciuto come Palazzo Collacchioni. Edificata in epoca medievale e appartenuta alla potente famiglia Aldobrandeschi, la Rocca fu poi ampliata dagli Orsini e dai Medici, assumendo l’aspetto attuale.

La Torre Merlata

La Torre Merlata costituisce il nucleo originario del complesso. Salendo sulla torre si gode una vista spettacolare sul borgo, sulla campagna maremmana, sul Lago di Burano fino al mare Tirreno e al Monte Argentario.

Palazzo Collachioni

Palazzo Collacchioni è di epoca rinascimentale ed è addossato alla torre sul lato corto. Il fabbricato si sviluppa su tre livelli, presenta alcune decorazioni sulla facciata principale, dove si apre il portale che conduce al cortile interno dove è collocato un pozzo per la raccolta d’acqua nella sottostante cisterna interrata.

Al suo interno sono conservati mobili d’epoca e un fortepiano Conrad Graf, che secondo la leggenda sarebbe stato suonato anche da Giacomo Puccini. In realtà, pare che il maestro lo odiasse perché scordato e non degno di “essere toccato dalla sue mani”…

Camminamento di ronda

Una delle attrazioni più particolari è il camminamento lungo le mura medievali, ancora percorribile, che circonda il borgo. Consigliamo di non scoraggiarsi e passeggiare sopra le mura perché offrono scorci unici sui tetti del paese e sulle colline circostanti.

Orari di apertura e costo del biglietto per la Rocca Aldobrandesca

Orario: dal martedì al venerdì dalle 16.30 alle 21.30 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 21.
Costo del biglietto: contributo libero.

Il Camminamento di Ronda a Capalbio
Il Camminamento di Ronda a Capalbio

La Pieve di San Nicola a Capalbio

L'esterno della chiesa di San Nicola a Capalbio
L'esterno della chiesa di San Nicola a Capalbio

La Pieve di San Nicola a Capalbio è uno degli edifici religiosi più antichi e suggestivi della Maremma toscana. Situata all’interno delle mura medievali del borgo, risale all’XI secolo ed è in stile romanico semplice ma armonioso.

L’interno custodisce affreschi del XIII e XV secolo, attribuiti alla scuola senese, tra cui una pregevole Madonna col Bambino. L’atmosfera intima e silenziosa della chiesa riflette lo spirito contemplativo del luogo.

La Pieve è ancora oggi il cuore spirituale di Capalbio e rappresenta una delle tappe da non perdere durante la visita nel borgo toscano.

Orari di apertura e costo del biglietto per la Chiesa di San Nicola

Inverno: dalle 10 alle 17
Estate: dalle 10 alle 23

Costo del biglietto: gratis.

L'interno della chiesa di San Nicola a Capalbio
L'interno della chiesa di San Nicola a Capalbio

Il Giardino dei Tarocchi

Il Giardino dei Tarocchi a Capalbio - Foto di Riccardo
Il Giardino dei Tarocchi a Capalbio - Foto di Riccardo

Il Giardino dei Tarocchi è un parco artistico e spirituale situato a Garavicchio, nei pressi di Capalbio, in Toscana. Ideato dall’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle, il giardino è popolato da ventidue imponenti sculture ispirate agli arcani maggiori dei tarocchi, realizzate in cemento armato e rivestite di specchi, vetri e ceramiche colorate.

L’ispirazione per questo progetto nacque nel 1955, quando Niki visitò il Parc Güell di Antoni Gaudí a Barcellona. Affascinata dall’idea di un luogo dove arte e spiritualità si fondessero, iniziò la costruzione del Giardino nel 1979, dedicandovi oltre vent’anni della sua vita. Con l’aiuto del marito Jean Tinguely e di altri artisti, creò un percorso simbolico che rappresenta un viaggio interiore attraverso le figure dei tarocchi.

Tra le sculture più iconiche vi è l’Imperatrice-Sfinge, una struttura abitabile dove l’artista visse durante la realizzazione del parco. Altre opere, come il Mago, la Papessa e la Ruota della Fortuna, invitano i visitatori a riflettere su temi universali come la creazione, l’intuizione e il destino.

Orari di apertura e costo del biglietto per il Giardino dei Tarocchi

Data e orario di apertura:
dal 1 aprile al 15 ottobre, tutti i giorni
dalle ore 14:30 alle ore 19:30, ultimo accesso alle ore 18:15.

Costo del biglietto:
Biglietto intero €. 15,00
Biglietto ridotto €. 10,00

Come arrivare:
Sull’Aurelia prendere l’uscita Chiarone e seguire le indicazioni per Pescia Fiorentina.


Il Lago di Burano

Il Lago di Burano a Capalbio - Foto di Ronald Menti
Il Lago di Burano a Capalbio - Foto di Ronald Menti

Il Lago di Burano è una suggestiva laguna costiera situata nel territorio di Capalbio, in Maremma, e rappresenta una delle oasi naturalistiche più importanti gestite dal WWF.

Separato dal mare da una sottile striscia di duna, il Lago di Burano ospita un ricco ecosistema di uccelli migratori, come fenicotteri, aironi e cavalieri d’Italia, rendendolo un paradiso per il birdwatching.

L’area protetta offre percorsi naturalistici, osservatori faunistici e visite guidate.

Consigliamo di fare una piccola deviazione di ritorno dal borgo di Capalbio perché il Lago di Burano è perfetto per chi cerca una pausa rigenerante nella natura incontaminata.


Le spiagge di Capalbio

Anche se i nomi sono differenti, in realtà la spiaggi di Capalbio è unica: un tratto di 12 km che parte dal promontorio di Ansedonia e arriva fino al confine con il Lazio. Quasi tutte sono libere, esclusi alcuni stabilimenti e ci si arriva dall’Aurelia fino ai parcheggi a ridosso della macchia mediterranea.

Spiaggia della Torba

La Torba è la spiaggia più a nord, nella località che porta lo stesso nome. La spiaggia di La Torba, nota anche come “Playa La Torba è caratterizzata da sabbia scura, quasi nera, dovuta all’abbondante presenza di metalli ferrosi nel sottosuolo. È una zona tranquilla che offre sia tratti di spiaggia libera sia stabilimenti balneari attrezzati. La sua posizione la rende facilmente accessibile e ideale per chi cerca un’esperienza balneare immersa nella natura.

Spiaggia di Macchiatonda e Oasi di Burano

Situata nella parte più meridionale della costa capalbiese, la spiaggia di Macchiatonda è caratterizzata da dune sabbiose, vegetazione mediterranea e una sabbia scura e fine. È una spiaggia libera, selvaggia e immersa nella natura, ideale per chi cerca quiete e paesaggi autentici. È priva di stabilimenti balneari ma offre ampio spazio e atmosfera rilassata. Si raggiunge facilmente in auto percorrendo la Strada Statale Aurelia e uscendo a Capalbio Scalo, proseguendo in direzione mare.

Spiaggia del Lago di Burano

Adiacente all’oasi WWF, questa spiaggia libera è perfetta per chi ama la natura incontaminata. Non ci sono servizi, ma la bellezza paesaggistica è impareggiabile. L’accesso avviene a piedi tramite sentieri segnalati dall’Oasi WWF, dove si può lasciare l’auto. È ideale per una giornata all’insegna del silenzio, tra mare e laguna.

Ultima Spiaggia (Chiarone)

Questa è forse la più famosa e iconica delle spiagge di Capalbio. Situata in località Chiarone, al confine con il Lazio, l’Ultima Spiaggia è frequentata da personaggi del mondo culturale e dello spettacolo. Offre stabilimenti balneari eleganti, ristoranti sul mare, noleggio ombrelloni e servizi completi. Accessibile da Capalbio Scalo in pochi minuti, dispone di parcheggi vicini e strutture ben curate.

Il mare del Monte Argentario

Con pochi chilometri di auto si arriva al Monte Argentario con le sue acque cristalline. Se non vi piace la sabbia del litorale di Capalbio, questa è la destinazione giusta.


Cosa e dove mangiare a Capalbio

Cosa mangiare a Capalbio
Cosa mangiare a Capalbio

La cucina capalbiese è pienamente nella tradizione maremmana: la fanno da padrona i piatti di terra anche se il vicino mare porta sulle tavole anche i pesci del Tirreno.

Tipici di Capalbio sono l’acquacotta, zuppa contadina con tagliolini fatti in casa, uova intere, parmigiano e pane raffermo e il Buglione a base di carne di agnello a cui ad agosto il borgo dedica una sagra. Ovviamente il vino d’obbligo è il Morellino di Scansano, simbolo di questo territorio.

Ovviamente non mancano le classiche pappardelle al cinghiale e il caldaro, zuppa di pesce tipica della costa. Tra i ristoranti consigliati nel borgo Trattoria Toscana, Il Pozzo e La Porta nel centro storico e Da Maria, poco fuori le mura. Tutti offrono piatti locali in ambienti accoglienti.


Dove dormire a Capalbio

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Alfonso Cannavacciuolo
Alfonso Cannavacciuolo è un copywriter e redattore professionista. Scrive per aziende e agenzie pubblicitarie. Insegna scrittura in master e università e ha pubblicato tre manuali di scrittura con Hoepli editore. Appassionato di viaggi e fotografia, scrive guide e reportage. Ha fondato 10cose.it nel 2009. Oggi 10cose.it è uno dei principali portali turistici italiani.