Le Cappelle Medicee a Firenze

Il luogo dove sono sepolti i Medici con le opere di Michelangelo Buonnarroti

Le Cappelle Medicee ospitano le tombe di 50 esponenti della nobile famiglia fiorentina. Le Cappelle si trovano nella Basilica di San Lorenzo ma hanno un ingresso indipendente che si trova dietro alla Basilica. Oltre alla Cripta dove sono sepolti i Medici fanno parte del complesso la Sagrestia nuova che Michelangelo realizzò per ospitare le tombe di Lorenzo e di Giuliano dei Medici, e la Cappella dei Principi, costruita a partire dall’inizio del Seicento, come mausoleo dei Medici. 

La Cripta delle Cappelle Medicee

Entrando nelle Cappelle Medicee si accede subito alla cripta. Qui si possono “incontrare” tutti gli esponenti dei Medici conosciuti sui libri di scuola. Cosimo I e il Granduca Cosimo II, il Granduca Ferdinando I e la moglie Cristina di Lorena, Giovanni delle Bande Nere e Caterina, il Principe Lorenzo e il Cardinal Leopoldo. La cripta ha la forma di un ottagono coperto da robuste volte a crociera. A partire dalla prima metà del 1400 i membri della famiglia fiorentina furono sepolti nella Basilica di San Lorenzo fino a quando, nel 1791, Ferdinando III di Lorena fece trasportare nella cripta le salme dei Medici che si trovavano nella Sagrestia Vecchia, in quella Nuova che nei sotterranei di San Lorenzo.

La Cappella dei Principi

La Cappella dei Principi
La Cappella dei Principi

Dalla Cripta, attraverso una scala, si accede alla Cappella dei Principi. I lavori della Cappella, iniziati a metà del 600, si protrassero con lentezza per molto tempo. Fu Anna Maria Luisa, ultima erede della dinastia, a volere la conclusione dei lavori. Durante la sua vita infatti fu affrescata la cupola mai conclusa nei costoloni e nella lanterna, mentre la decorazione a mosaico prevista all’origine fu sostituita da una ad affresco realizzata solo più tardi (1828-37) dal pittore neoclassico Pietro Benvenuti (1769-1844)con quattro episodi tratti dalle storie della Genesi (la Creazione di Adamo ed Eva, il Peccato originale, la Morte di Abele, il Diluvio Universale) e altrettanti episodi tratti dal Nuovo Testamento (Natività, Crocifissione, Resurrezione e Giudizio Universale). Nell’anello finale, diviso in ottagoni vi sono le immagini dei quattro Evangelisti (Giovanni, Luca, Marco, Matteo), e le quattro figure dei Precursori (Mosè, Aronne, David e San Giovanni precursore.

La Sagrestia Nuova

La Sagrestia Nuova
La Sagrestia Nuova

La Sagrestia Nuova ha questo nome per distinguerla dalla Sagrestia Vecchia, costruita da Brunelleschi e contenuta nella stessa Basilica di San Lorenzo. La Sagrestia Nuova fu ideata da Michelangelo su un precedente impianto progettato da Giuliano da Sangallo. Voluta da papa Leone X de’ Medici per accogliere le spoglie del padre, Lorenzo il Magnifico e dello zio, Giuliano de Medici, assieme al fratello Giuliano duca di Nemours e al nipote Lorenzo duca di Urbino. Michelangelo iniziò i lavori nel 1520 e li portò avanti per circa 14 anni, con continue interruzioni, fino alla sua partenza per Roma dove fu chiamata per costruire la Cupola di San Pietro. Durante i lavori alla Sagrestia Nuova Firenze visse alcuni degli episodi più bui della sua storia, compresi la cacciata dei Medici e l’assedio di Firenze repubblicana (1530). Questo non gli impedì di creare un capolavoro, anche per lo stimolo che gli veniva dal confronto con la Sagrestia Vecchia, realizzata da Brunelleschi. Furono Giorgio Vasari (1511-1574) e Bernardo Buontalenti (1536-1608), per commissione di Cosimo I, tra il 1554 ed il 1555, a dare l’assetto attuale alla Sagrestia Nuova.

Le sculture di Michelangelo

La Madonna Medici di Michelangelo
La Madonna Medici di Michelangelo

Rispetto alla Sagrestia Vecchia Michelangelo introdusse alcune importanti novità. Sotto alla cupola c’è un piano intermedio, con delle finestre. Sulle pareti di destra e sinistra ci sono le opere di Michelangelo dedicate a Lorenzo di Urbino e Giuliano di Nemours, due giovani di casa Medici morti entrambi giovani dopo aver dedicato alle armi la loro breve vita. Sulla parete di destra c’è il sepolcro di Giuliano di Nemours, con ai piedi, le allegorie del Giorno e della Notte. La Notte è circondata da simboli del buio e del sonno (un diadema con crescente lunare, un barbagianni, una maschera dalle orbite vuote, un mazzo di papaveri). La statua del Giorno, invece, fu lasciata da Michelangelo non finita (soprattutto nel volto) in modo che la luce si “fermi” sulla superficie. Di fronte a questo gruppo c’è il monumento con la figura di Lorenzo di Urbino (destinatario del Principe di Machiavelli) con ai piedi l’Aurora e il Crepuscolo, la prima raffigurata come appena riemersa dal sonno e l’altro come abbandonato in una dolorosa inerzia. Sopra il sepolcro con le spoglie di Lorenzo il Magnifico (morto nel 1492) e di suo fratello Giuliano (ucciso durante la congiura dei Pazzi nel 1478) sono state collocate tre sculture al centro delle quali è la Madonna col Bambino, opera autografa di Michelangelo eseguita nel 1521.

Informazioni per la visita alle Cappelle Medicee

Indirizzo: centro storico.
Come arrivare: a piedi
Orari di apertura: lunedì-domenica 8:15-13:50;
26 dicembre 2015-6 gennaio 2016lunedì-domenica 8:15-16:50. La biglietteria chiude alle 13.20.
Chiuso: 2° e 4° domenica del mese; 1°, 3° e 5° lunedì del mese; Capodanno, 1° maggio, Natale.

Costo del biglietto: intero € 6,00;
Biglietto intero in occasione di mostre (supplemento obbligatorio): € 8,00;
Gratuito la prima domenica del mese.