Il Campanile di Giotto a Firenze: storia, architettura, orari di apertura e prezzo del biglietto

Il Campanile di Giotto, il monumento più faticoso e panoramico di Firenze. Tutte le informazioni su orari di apertura, prezzo del biglietto, storia e architettura.

Il Campanile di Giotto a Firenze

Questo è il monumento più difficile da visitare a Firenze e forse in Italia. L’arrampicata è faticosa ma la vista che si gode su tutta Firenze è eccezionale. Stiamo parlando del Campanile di Giotto o Torre Campanaria di Santa Maria del Fiore, che si trova in piazza del Duomo a Firenze. Alto 84.70 metri e largo circa 15 è la più eloquente testimonianza dell’architettura gotica fiorentina del Trecento. Il campanile gode di una posizione inusuale, allineato con la facciata del Duomo, segno di grande importanza simbolica e religiosa. 

Breve storia del Campanile di Giotto a Firenze

L’impronta giottesca del Campanile si nota nel rivestimento in marmi bianchi (di Campiglia e Pietrasanta), verdi (di Prato) e rossi (di Monsummano e Siena), e soprattutto nel maestoso ciclo figurativo che adorna il basamento del campanile, che anche se la critica non ha riconosciuto appartenere in toto a Giotto, non c’è dubbio che il Maestro abbia partecipato alle iconografie dei rilievi. Giotto rimase a capo del cantiere fino alla sua morte nel 1337, quando solo il primo dado era compiuto e già si erano evidenziate le carenze strutturali del progetto. Andrea Pisano Dopo la morte di Giotto, gli successe Taddeo Gaddi ma l’unico successore documentato del Maestro, risulta Andrea Pisano che diresse il cantiere dal 1337 al 1348. Egli modificò il progetto facendo in modo che le due sale sovrapposte a quella al piano terra non appoggiassero sulle murature, ma sulle volte della sala sottostante, permettendo così di guadagnare preziosi centimetri di spessore murario dall’interno.

Questa modifica strutturale funzionò egregiamente poiché il campanile poté raggiungere i previsti 85 metri senza problemi. Ma Pisano commise anche una serie di errori durante la direzione dei lavori del campanile, che gli fecero perdere l’incarico di capomastro. Il campanile fu terminato nel 1359 da Francesco Talenti, che non ebbe, a differenza dei suoi predecessori, problemi complessi di statica. In ogni caso, l’artista organizzò la struttura con quattro pilastri angolari, collegati da diaframmi murari in cui si aprono le grandi finestre e utilizzando un solo vano scale.

Fu proprio Talenti che costruì i tre piani più bassi, con un caratteristico motivo di bifore accoppiate, ultima la cella campanaria aperta da trifore con timpano, al di sopra della quale, fu eseguita una piattaforma con una ricca balaustra. La curiosità fu che nel rivestimento marmoreo dell’ultimo piano furono impiegate lastre di marmo bianco con motivi in stile romanico, forse pezzi di reimpiego provenienti dal cantiere del Battistero.

Le decorazioni del Campanile di Giotto

Una delle caratteristiche più affascinati del campanile è la ricchissima decorazione scultorea a cui parteciparono i migliori artisti di Firenze. L’opera complessiva rappresenta uno dei più importanti cicli figurativi del Medioevo, che oggi è stata sostituita con delle copie, mentre gli originali potrete ammirarli nel Museo dell’Opera del Duomo.

Secondo la critica, il ciclo rappresenta una narrazione del Destino dell’uomo e delle sue attività, come evidenziano le immagini scolpite e tratte dal libro della Genesi e quelle dei Cicli dei Mesi. I bassorilievi, per la cui attribuzione si fanno i nomi di Pisano, Luca della Robbia e Giotto, sono esagonali in basso e a losanga al livello superiore, e rappresentano:

Lato ovest

  • La creazione di Adamo, di Andrea Pisano;
  • La creazione di Eva, di Andrea Pisano;
  • Adamo ed Eva dissodano la terra, di Andrea Pisano;
  • Label – inventore della pastorizia, di Andrea Pisano;
  • Lubal – inventore della musica, di Andrea Pisano (o forse Nino Pisano);
  • Tubalcain – inventore della metallurgia, di Andrea Pisano;
  • Noè – Inventore del vino, di Andrea Pisano.

Questi rilievi del lato ovest colpiscono per l’originalità nei temi trattati, poiché manca la narrazione della tentazione e della cacciata dei progenitori, mentre invece, si privilegia il lavoro nei campi. Anche per quanto riguarda l’ubriachezza di Noè, mancano i figli che lo osservano e l’attenzione verte sulla vite. Al piano superiore del campanile, nelle losanghe, sono raffigurati i sette Pianeti: Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, che riportano alle raffigurazioni calendari che.

Lato sud

  • Gionitus con un quadrante, di Andrea Pisano;
  • Muratori sul cantiere, di Andrea Pisano;
  • La Medicina, di Andrea Pisano;
  • Cavaliere, o cacciatore, di Andrea Pisano;
  • Filatrice e Tessitrice al telaio, di Andrea Pisano;
  • Foroneo, Scrittore, o legislatore, di Andrea Pisano;
  • Dedalo, l’avo degli artisti, di Andrea Pisano.

Nei decori del lato sud, la figura umana diventa la protagonista e riguarda le attività dell’ingegno. Al piano superiore, nelle losanghe, sono raffigurate le Virtù Teologali:Fede, Speranza e Carità e le Virtù Cardinali: Prudenza, Giustizia, Temperanza e Fortezza, di Andrea Pisano.

Lato est

  • Una barca spinta da remi, di Andrea Pisano;
  • Ercole e Caco, di Andrea Pisano;
  • L’aratura dei campi, di Andrea Pisano;
  • Il carro di Tespi, di Andrea Pisano;
  • La Geometria, di Andrea Pisano.

In questi rilievi si celebrano le attività umane, tra cui l’agricoltura, mentre al piano Superiore, nelle losanghe, sono raffigurate le Arti del trivio: Grammatica, Dialettica e Retorica e del Quadrivio: Aritmetica, Musica, Geometria e Astronomia, di Andrea Pisano, che rappresentano una celebrazione dello Studium dell’Università aperta nel 1349.

Lato nord

  • Fidia (la scultura), attribuita ad Andrea Pisano;
  • Apelle (pittura), attribuita ad Andrea Pisano;
  • Elio Donato o Prisciano (grammatica), di Luca della Robbia;
  • Platone e Aristotele (retorica e dialettica o filosofia), di Luca della Robbia;
  • Arione o Orfeo (musica), di Luca della Robbia;
  • Euclide e Pitagora (geometria e aritmetica), di Luca della Robbia;
  • Tolomeo (Astronomia), di Luca della Robbia.

Al piano superiore, nelle losanghe, sono raffigurati i Sette Sacramenti: Battesimo, Confessione, Matrimonio, Ordine sacro, Cresima, Eucaristia, Estrema Unzione,attribuiti ad Alberto Arnoldi o Maso di Banco. Invece, nella lunetta dell’antico portale di collegamento col Duomo, è raffigurata una Madonna col Bambino di Andrea Pisano.

Nicchie ogivali

Al livello superiore Andrea Pisano ricavò 16 nicchie ogivali per inserirvi statue a tutto tondo:

Lato nord

  • Sibilla Tiburtina, Andrea Pisano;
  • Davide, Andrea Pisano;
  • Salomone, Andrea Pisano;
  • Sibilla Etritrea, Andrea Pisano.

Lato ovest

  • Profeta di Nanni Di Bartolo;
  • Profeta Abacuc di Donatello;
  • Profeta Geremia Donatello;
  • Profeta Abdia di Nanni di Bartolo. Lato sud
  • Profeta Mosè, Andrea Pisano o Maso di Banco;
  • Profeta, Andrea Pisano; . Profeta, Andrea Pisano o collaboratore;
  • Profeta, Andrea Pisano o Maso di Banco.

Lato est

  • Profeta Barbuto, Donatello;
  • Profeta, Nanni di Banco;
  • Abramo sacrifica Isacco di Donatello e Nanni di Bartolo;
  • Profeta, detto il pensatore, Donatello.

Le campane del campanile di Giotto

La Campana maggiore porta il nome di S. Reparata e risale al 1475. Antonio Petri la rifuse nel 1705 in seguito ad una rottura. Poi c’è la Campana detta della Misericordia, rifusa da Carlo Moreni nel Settembre 1830. La Campana detta l’Apostolica, invece, fu fusa nel 1516 da Lodovico di Guglielmo. Della Campana detta la Beona, non si conosce nè l’epoca né il nome di chi la fuse. La Campana detta di Terza, porta il nome di “Maria Anna”. La Campana piccola fu Fusa nel 1513. E infine, la Campana più piccola fu fusa nel 1514. Le campane sono decorate con bassorilievi che illustrano episodi e privilegi mariani, opera di noti scultori, e dopo essere state rifuse, portano sempre in bassorilievo, il proprio nome, lo stemma, l’emblema dell’Opera di S. Maria del Fiore e del Comune di Firenze e il nome del Card. Arcivescovo Elia Dalla Costa che le consacrò in Battistero nel 1956.

Orari di apertura e prezzo del biglietto per il Campanile di Giotto

Indirizzo: centro storico.
Come arrivare: a piedi
Orari di apertura: da lunedì a Domenica dalle 8:15 alle 19:45. Ultimo ingresso ore 18:45.
Chiusura annuale: Capodanno, Pasqua e Natale.

Costo del biglietto:

Il biglietto costa 15 €.