L’isola di El Hierro alle Canarie

L'isola di El Hierro: parchi naturali, monumenti, spiagge, cosa mangiare e tutte le informazioni utili per visitare l'isola più selvaggia delle Canarie.

El Hierro è la più piccola delle Isole Canarie, situata nel bel mezzo dell’Oceano Atlantico, è in parte ancora incontaminata; è da sempre fonte di diverse leggende determinate dalla sua particolare collocazione geografica.

Hierro è l’isola più a ovest dell’arcipelago e gli europei la consideravano il confine del mondo conosciuto, infatti i geografi, prima di fare riferimento a Greenwich, la utilizzavano come meridiano zero. Il turismo di Hierro si concentra soprattutto a Valverde, il capoluogo, dove segnaliamo le spiagge ben attrezzate e dalle acque cristalline, e presso la vicina Tamaduste, caletta circondata da un banco di sabbia che forma una laguna dalle acque tranquille. Sorprenderà i vostri occhi la conformazione di El Golfo, una depressione della costa settentrionale a forma di mezza luna, che ha alle sue spalle un’imponente parete rocciosa a strapiombo, che arriva fino ai 1000 metri di altezza. Il resto dell’isola degrada repentinamente dal picco di Malpaso fino alla costa, che è caratterizzata da singolari formazioni rocciose e falesie, ideali per il trekking.

La storia di El Hierro: sulle tracce dei Bimbaches

I primi abitanti di El Hierro si chiamavano Bimbaches o Bimbapes e provenivano dalla vicina Africa. I Bimbaches erano un popolo pacifico con una complessa struttura sociale, nonostante vivessero isolati nel loro ambiente, senza contatti con altre culture. Vivevano in grotte o in semplici costruzioni di pietra, nel massimo rispetto della natura del territorio e praticando ogni tipo di attività possibile: l’agricoltura, la caccia e la pesca. I Bimbaches hanno disseminato il territorio di graffiti, ancora non decifrati, che si possono ammirare in varie parti dell’isola. L’insieme più ampio e significativo di graffiti si può apprezzare nelle grotte del monte El Julan. Successivamente i Bimbaches opposero poca resistenza alla colonizzazione normanna di Jean de Bethencourt, agli inizi del XV secolo, e ben presto i contadini europei si integrarono perfettamente con la popolazione già esistente.

Il grande terremoto: El Hierro era Atlantide?

50.000 anni fa, nella piccola isola di El Hierro, si verificò uno dei fenomeni naturali più violenti e devastanti di cui si abbia mai avuto notizia: una frana di proporzioni gigantesche. In pochi secondi, probabilmente in seguito ad una grande terremoto, si staccò un considerevole pezzo di isola e si posizionò sul fondo dell’oceano, dando vita all’imponente anfiteatro della Valle del Golfo. Molti ritengono che questo pezzo di isola sprofondato nel mare sia all’origine della leggenda di Atlantide.

Cosa vedere a El Hierro

El Hierro è l’isola più selvaggia delle Canarie: non offre molto da vedere, se per questo intendiamo monumenti, chiese e città. Se invece vi piacciono le riserve naturali, le escursioni nei boschi, le immersioni e le spiagge incontaminate, questo è uno dei posti migliori d’Europa. L’unica cittadina degna di nota è Valverde, la capitale, un saliscendi di scale e case bianche, balconi fioriti e la bella chiesa di Santa María de la Concepción (XVIII sec.). Tutta l’isola è Riserva della Biosfera difesa dall’UNESCO. Ci sono 40 luoghi di immersione, tra cui la magnifica riserva di La Restinga, con acque profonde fino a 300 metri ricche di scogliere, fosse marine, isole di sabbia, popolate da migliaia di specie animali e vegetali. Merita una visita l’Ecomuseo di Guinea che permette di capire come vivevano nei secoli passati a El Hierro, compresa una visita in 4 case tradizionali e 20 grotte di origine vulcanica. Da non perdere anche il vicino Lagartario, centro di recupero delle lucertole giganti che vivono su quest’isola da milioni di anni. L’isola è piena di Mirador, belvederi che affacciano sul mare o sull’interno dell’isola. Il più famoso è quello di La Pena, a Guarazoca (nord dell’isola di El Hierro), che affaccia sulla valle di El Golfo. Un’alta scogliera, e sotto vigneti e frutteti a vista d’occhio che si termina nel blu dell’Atlantico. Merita una sosta il ristorante panoramico con cucina tipica canara. Proprio a El Golfo c’è uno dei posti più belli dove fare un tuffo a El Hierro: El Charco, una piscina naturale con l’acqua blu che si raggiunge con con un pontile di legno. La spiaggia più importante e bella dell’isola è El Verodal, a picco su un dirupo e con una sabbia nera e rossa che crea uno scenario lunare. Il mare non è quasi mai tranquillo, quindi bisogna fare attenzione. Sulla strada per El Verodal c’è anche El Sabinar, il ginepro curvato dal vento simbolo di El Hierro.

Cosa mangiare a El Hierro

Nell’incantevole isoletta di Hierro vi è non solo una grande produzione di patate, cereali, frutta e vino, ma è molto sviluppato anche l’allevamento di bovini, caprini e ovini. Queste attività così fiorenti vanno ad incrementare e ad arricchire la genuinità e la varietà della gastronomia autoctona. Sono rappresentativi della squisita cucina di Hierro la zuppa herrena, preparata secondo la tradizione locale, la vieja (pesce pappagallo) fresca e leggermente salata, i filetti di pesce, in particolare di pagro, cernia e sarago, il riso con le patelle e lo stufato di fave fresche con carne di maiale. Il piatto più particolare e diffuso è certamente l’insalata locale di pesche tagliate a cubetti, mescolate con le mele acidule, le patate bollite, le carote, la maionese leggera, il limone e il sale. Divertitevi ad insaporire tutte le pietanze con i mojos, le salse tipiche, che ben si sposano con ogni tipo di ricetta: ve ne sono di tutti i colori e per tutti i gusti.

Alfonso Cannavacciuolo
Alfonso Cannavacciuolo è un copywriter e redattore professionista. Scrive per aziende e agenzie pubblicitarie. Insegna scrittura in master e università e ha pubblicato tre manuali di scrittura con Hoepli editore. Appassionato di viaggi e fotografia, scrive guide e reportage. Ha fondato 10cose.it nel 2009. Oggi 10cose.it è uno dei principali portali turistici italiani.