CittĆ ādi pietra, nuda e in salita, simile a una Gerusalemme biancaā, cosƬ nel 1921 lo scrittore britannico David Herbert Lawrence descriveva Cagliari, cittĆ āquasi fantasticaā racchiusa tra lāazzurro del mare e le rocce di calcare bianco.
Fondata dai Fenici, colonizzata dai Cartaginesi, occupata dai Romani, contesa da Pisani e Spagnoli, governata a lungo dai Piemontesi, il capoluogo sardo conserva nei palazzi, nelle chiese, nelle opere dāarte, nella lingua, il segno della sua lunga e movimentata storia.
Alla sommitĆ del colle Castello, ĆØ la cittadella fortificata con le sue bianche mura e le alte torri medioevali, a dominare lo skyline cittadino. Fra le viuzze lastricate del vecchio quartiere del Castello, sede un tempo del potere civile, militare e religioso, si respira lāaria piĆ¹ antica di Cagliari e si concentrano le attrazioni piĆ¹ interessanti.
Altrettanto caratteristici e ricchi di testimonianze storico-artistiche sono perĆ², gli altri quartieri del centro storico (Marina, Stampace e Villanova) dove traĀ botteghe artigiane, trattorie, mercati tradizionali e chiassose vie, si scoprono piccoli tesori (resti archeologici, musei, chiostri) e lo spirito del popolo cagliaritano.
Oltre a storia e cultura, Cagliari offre inoltre tante meraviglie naturali: aree lagunari popolate da numerose specie di uccelli, parchi verdi e belle spiagge che durante la bella stagione si animano di giorno e di notte regalando relax e tanto divertimento a turisti e locali.
In questa pagina vi indichiamo le 10 cose da vedere durante un fine settimana o una vacanza a Cagliari.
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Il Bastione di Saint Remy a Cagliari
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Il Bastione di Saint Remy (dal nome dal barone di Saint Remy, primo vicerĆ© piemontese che lo fece costruire) fu edificato tra il 1896 e il 1902 sugli antichi bastioni spagnoli della Zecca e dello Sperone per collegare il castello alla cittĆ bassa.
Lo scenografico belvedere in stile classicheggiante in granito e calcare, comprende una scalinata ad emiciclo formata da due rampe che si uniscono in un pianerottolo da cui si accede alla Passeggiata Coperta, vasto ambiente dipinto e chiuso da grandi arcate.
Nata come sala per banchetti, la Passeggiata fu utilizzata come infermeria durante la Grande Guerra e poi come rifugio per sfollati nel corso del secondo conflitto mondiale. Oggi, dopo anni di incuria e abbandono, ĆØ tornata a splendere come spazio espositivo.
Una seconda gradinata a due rampe circolari posta sotto un grande arco conduce alla immensa Terrazza Umberto I, un tempo la passeggiata preferita dai Cagliaritani, oggi sede di un mercatino domenicale dellāusato, che offre una splendida vista su Cagliari e sul golfo degli Angeli.
Da qui, una breve scalinata porta ad un secondo piazzale (piĆ¹ piccolo), intitolato a Santa Caterina. Semidistrutto dai bombardamenti del 1943, lāimponente complesso ĆØ stato ricostruito nel dopoguerra secondo il disegno originale.
Orari di apertura e costo del biglietto per il Bastione di Saint Remy
Orari di apertura:
La Passeggiata Coperta e i percorsi archeologici della Galleria dello Sperone sono visitabili dal martedƬ alla domenica dalle 10:00 alle 18:00.
Costo del biglietto 8 ā¬.
Come arrivare: a piedi nella CittĆ Vecchia.
Santuario di Bonaria a Cagliari
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LaĀ storia di questo complesso religioso sul colle di Bonaria risale al XIV secolo, quando Alfonso dāAragona, in seguito alla difficile vittoria sui Pisani, fece costruire in segno di gratitudine una chiesa dedicata alla SS. TrinitĆ e alla Vergine che donĆ² ai religiosi Mercedari del vicino convento.
Di lƬ a poco, la piccola chiesa in stile gotico-catalano sarebbe diventata il maggior centro di devozione mariana di tutta lāisola.
Il 25 marzo 1370 una cassa misteriosa gettata in mare da un veliero spagnolo durante una tempesta, si arenĆ² sulla spiaggia antistante Bonaria.
Nessuno riuscƬ nƩ ad aprirla nƩ a sollevarla, ad eccezione dei frati della Mercede che la trasportarono fino in chiesa dove ne scoprirono il contenuto. La cassa conteneva una statua della Madonna con il Bambino, che teneva nella mano destra un cero ancora acceso.
Con lāarrivo della Madonna miracolosa, venerata dai fedeli e invocata dai naviganti come loro protettrice, la chiesetta divenne il Santuario di Nostra Signora di Bonaria.
Il notevole afflusso di pellegrini spinse i frati a pensare di erigere una chiesa piĆ¹ grande.
I lavori iniziati nel 1704 si protrassero per lunghissimi anni. Nel 1926 il piĆ¹ grande tempio cristiano dellāisola fu consacrato ed ottenne il titolo di Basilica minore. Nel 1908, il papa san Pio X proclamĆ² la Madonna di Bonaria Patrona massima della Sardegna.
Orari di apertura e costo del biglietto per il Santuario di Bonaria
Orari di apertura:
feriali: dalle 6.30 alle 11.30 e dalle 16.30 alle 18.45
festivi e prefestivi: dalle 6.30 alle 11.30 e dalle 16.30 alle 20.30
Costo del biglietto gratis.
Come arrivare: nella parte alta di Cagliari in Piazza Bonaria.
Bus: linea 5, 6, 7, 30, 31, 5-11, 30-R
Cattedrale di Santa Maria a Cagliari
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Costruita nel corso del ā200 in stile gotico pisano, la chiesa dedicata alla Vergine Assunta e a Santa Cecilia martire assunse nel 1258 il rango di cattedrale.
Ampliato tra la fine del XIII e i primi del XIV secolo, nel 1669 lāedificio religioso fu rimaneggiato nelle forme tipiche del barocco genovese da Domenico Spotorno.
Nella prima metĆ del ā900 la marmorea facciata barocca fu rifatta in stile romanico lucchese con pietra calcare del colle di Bonaria, e furono recuperate le due cappelle medievali nascoste dai rifacimenti precedenti: la cappella pisana e la cappella aragonese del SS. Sacramento dedicata alla Sacra Spina.
Dellāoriginale chiesa duecentesca sono rimasti il portale del transetto destro, i rosoni, lāarchitrave del portone centrale, la pianta a tre navate, e il campanile a canna quadrata.
Tra i tesori del Duomo meritano attenzione i pulpiti risalenti alla metĆ del XII secolo, opera di Guglielmo di Innsbruck, il bel polittico cinquecentesco dellāAnnunziata, la scultura lignea della Madonna con Bambino di scuola veneta, del secondo Trecento, e i quattro leoni stilofori (XII secolo) ai piedi della gradinata del presbiterio.
Da non perdere la cripta-santuario sotto il presbiterio fatta costruire nel 1618 dallāarcivescovo Desquivel per onorare le spoglie dei martiri sardi.
Il sacrario scavato nella roccia viva si compone di tre cappelle con volta a botte rivestite di marmi intarsiati policromi e impreziosite con decorazioni di stucco barocche, di tipo siciliano.
Orari di apertura e costo del biglietto per il Santuario di Bonaria
Orari di apertura:
Feriali: 7:30 -12:00 e 16:00 ā 20:00.
Festivi: 8:00 ā 13:00 e 16:30 ā 20:30
Costo del biglietto gratis.
Come arrivare: a piedi in Piazza Palazzo.
Spiaggia del Poetto a Cagliari
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Il Poetto ĆØ la spiaggia dei cagliaritani; un tratto di otto chilometri di sabbia che si estende dal promontorio dellaĀ Sella del DiavoloĀ sino al litorale di Quartu Sant’Elena.
Sullāorigine del nome diverse ipotesi: ĆØ probabile che Poetto derivi dal catalano āpoehtā (pozzetto), in riferimento alla cisterna presso la torre S. Elia, ma ĆØ logico pensare che il termine possa discendere da āSu Puertuā (Il Porto), termine con cui veniva indicato dagli spagnoli lāapprodo di Marina Piccola, allāestremitĆ meridionale del lido, successivamente italianizzato in āIl Poettoā.
La realizzazione della linea tranviaria (le fermate che un tempo faceva il tram hanno dato il nome alle diverse zone in cui ĆØ tuttāora suddivisa la spiaggia: prima fermata, seconda fermata, e cosƬ via fino alla sesta) e il sorgere dei primi stabilimenti balneari nei primi decenni del ā900, spinsero la popolazione a frequentare lāincantevole spiaggia dallāacqua verde smeraldo e la sabbia bianca finissima.
Ma le cose presto cambiarono: a causa dellāerosione del vento le dune sparirono, le costruzioni in riva al mare restrinsero lāarenile, per non parlare poi dei massicci quantitativi di sabbia prelevata per scopi edilizi.
Il ripascimento operato nel 2002, ha causato non pochi malcontenti dal momento che la nuova sabbia, mista a frammenti di conchiglie e sostanze minerali, era tuttāaltro che bianca.
Malgrado non sia piĆ¹ quella di un tempo, il Poetto rimane comunque una bella spiaggia, perfetta per prendere il sole e farsi il bagno, praticare sport allāaria aperta, trascorrere le serate estive tra aperitivi, musica, e spettacoli.
Palazzo Civico a Cagliari
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Era il 14 Dicembre 1896 quando il consiglio comunale, nellāintento di dare a Cagliari lāaspetto di una cittĆ piĆ¹ dinamica e aperta, deliberĆ² il trasferimento della sede del Palazzo Civico dalla parte alta e fortificata della cittĆ (Piazza Palazzo) alla zona che si affaccia sul porto, simbolo della moderna cittĆ mercantile.
Lāedificio, realizzato in calcare bianco, ĆØ una commistione di elementi gotico-catalani e motivi Art Nouveau.
La maestosa facciata porticata, decorata con sculture bronzee (due leoni, unāaquila con lo scudo cittadino e tre statue simboleggianti l’Agricoltura, l’Industria e il Commercio) presenta due torrette ottagonali, alte 38 m., dove nei quattro angoli sono scolpiti i mori della bandiera sarda.
Dal cortile, un grande scalone conduce ai piani superiori dove si trovano la Sala Consiliare, le sale di rappresentanza e gli uffici.
Tra le opere collocate nelle varie sale, meritano menzione alcuni dipinti di Filippo FigariĀ e Giovanni Marghinotti, un retablo cinquecentesco di Pietro Cavaro, un arazzo seicentesco di scuola fiamminga.
Le Torri dell'Elefante e San Pancrazio a Cagliari
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Le caratteristiche torri di San Pancrazio e dellāElefante che segnano il profilo dellāantico quartiere del Castello, facevano parte del sistema fortificato edificato dai Pisani nel XIV secolo contro un potenziale attacco degli Aragonesi.
Erette rispettivamente nel 1305 e nel 1307 come punti di avvistamento, le due torri gemelle sono di calcare bianco di Bonaria per tre lati sui quali si affacciano sottili feritoie mentre il quarto, rivolto verso il Castello, ĆØ aperto e mostra i vari piani costruiti da ballatoi in legno.
La Torre di San Pancrazio, costruita sul punto piĆ¹ alto del colle, si compone di quattro piani per unāaltezza che supera i 36 m.; i suoi tre massicci portoni e le due pesanti saracinesche proteggevano lāingresso nord del Castello.
Nata per scopo militari, col tempo la torre fu destinata ad altre funzioni: alloggio per funzionari e magazzino durante il dominio aragonese (1328); carcere nel XVII sec. e fino alla fine dellā800.
Con i suoi 30 m. di altezza e il robusto portale a saracinesca, la torre dellāElefante, cosƬ chiamata per il piccolo elefante scolpito nella pietra che sporge da un lato di essa, proteggeva il lato sud-occidentale del Castello.
Baluardo difensivo in origine, magazzino, polveriera, armeria e prigione nel corso del tempo, la torre, che ha conservato fino ad oggi, la funzione di ingresso al Castello, ĆØ uno dei simboli piĆ¹ importanti del quartiere.Ā Grazie ai lavori di restauro del XX secolo, ĆØ possibile ammirare le due costruzioni nel loro aspetto originario.
Orari di apertura e costo del biglietto per le torri
Orari di apertura:
Dal martedƬ alla domenica, dalle 10.00 alle 17.00.
Chiuse: lunedƬ.
Costo del biglietto: 4 ā¬.
Come arrivare:
Torre San Pancrazio: Piazza Indipendenza.
Torre dellāElefante: Piazza San Giuseppe.
Parco Molentargius a Cagliari
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Il Parco Naturale Regionale MolentargiusāSaline ĆØ una zona umida di valore internazionale, soprattutto come habitat di numerose specie di uccelli acquatici, allāinterno dellāarea metropolitana di Cagliari. La storia della riserva si lega alla lunga storia delle saline della cittĆ tantāĆØ che il sito deve il suo nome ai molenti (asini in sardo), il āmezzo di trasportoāutilizzato in passato per portare il sale raccolto dalle saline al porto.
Del complesso naturalistico che si estende per circa 1600 ettari fanno parte bacini di acqua dolce (Bellarosa minore e Perdalonga), di acqua a differenti gradi di salinitĆ (gli stagni di Molentargius e di Quartu, trasformati nel 1830 in un impianto per lāestrazione del sale che ha smesso di funzionare nel 1985 per motivi igienico-sanitari) e una piana di origine sabbiosa (Is Arenas).
In virtĆ¹ dei diversi ecosistemi che lo compongono, il Parco vanta una ricca varietĆ di specie vegetali e animali, molti dei quali protetti. In particolare, il sito ĆØ famoso per la presenza dei fenicotteri rosa, āsa genti arrubiaā (il popolo rosso) come dicono da queste parti, che hanno nidificato qui per la prima volta nel 1993.
La sede del Parco ĆØ nellāedificio Sali Scelti, ex deposito di sale, ed esempio di architettura industriale risalente agli anni ā30.
Orari di apertura e costo del biglietto per il Parco di Molentargius
Orari di apertura:
Dal 1 marzo al 15 ottobre: 6:30-21:00
Dal 16 ottobre al 28 febbraio: 7:00-18:00
Infopoint Edificio Sali Scelti: tutti i giorni, dalle 9:00 alle 18:00.
Costo del biglietto: gratis.
Ogni giorno alle 10 partono i tour in battello di circa un’ora e mezza/due. Il costo ĆØ di 15 euro per gli adulti, 10 euro per i bambini dai 4 ai 10 anni e gratis per i bambini sotto i quattro anni.
Come arrivare: Autobus Linea 3, PQ e PF.
Costa Rei a Cagliari
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Acque turchesi, grandi distese di sabbia bianca e finissima, lussureggiante macchia mediterranea, dune disegnate dal vento, calette da sogno, imponenti scogliere.
Eā questo lo splendido paesaggio che contraddistingue Costa Rei, otto chilometri di spiagge spettacolariĀ che si susseguono una dopo lāaltra nella parte sud-orientale dellāisola (Sarrabus), da Capo Ferrato a Cala Sinzias.
Non si fa fatica a capire perchĆ© la caraibica spiaggia di Costa Rei, la spiaggia principale del bellissimo litorale, sia stata inclusa nel 2009 dalla Lonely Planet tra le 10 spiagge piĆ¹ belle del mondo.
Altrettanto suggestive sono Cala Sinzias, fra le piĆ¹ spiagge incontaminate,Cala Pira, uno dei piĆ¹ bei tratti del litorale e Piscina Rei con le sue piscine naturali. Scoperta negli anni ā60 dai belgi, in poco tempo Costa Rei (Costa dei colpevoli, per la presenza in passato dei carcerati rinchiusi nella vicina colonia penale di Castiadas), ĆØ diventata una delle zone turistiche piĆ¹ frequentate della Sardegna, una sorta di villaggio vacanze fatto di ville, hotel, negozi, ristoranti, discoteche.
Cosa mangiare a Cagliari
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Ingredienti della cucina cagliaritana: sapori forti e schietti, attaccamento alle tradizioni, materie prime di ottima qualitĆ Ā (tipiche del territorio), influssi catalani e liguri. Eā questo che rende unica la cucina del capoluogo sardo, ricca per varietĆ e bontĆ dei suoi piatti.
Da dove cominciare? Dagli antipasti, naturalmente! Pane, il piĆ¹ famoso ĆØ il carasau, ottimo con olio dāoliva e sale (pane guttiau); piĆ¹ elaborato nella versione frattauĀ (con salsa di pomodoro, pecorino e uova). Formaggi: che siano DOP (pecorino e fiore sardo) o meno, freschi o stagionati, cremosi o affumicati, sono la specialitĆ sarda per eccellenza.
Squisiti i prodotti del mare sapientemente preparati: burrida, (gattucci di mare cotti e marinati in una salsa di noci, aglio e prezzemolo), bottarga a fette, cocciula(vongole) e cozzas (cozze) a schiscionera (in tegame). Tra i primi piatti, i malloreddus, gnocchetti di semola e zafferano conditi con pomodoro e formaggio, e i maccheroni sono di origine genovese; la fregula, simile al cuscus, spesso servita in brodo di pesce, e iĀ culingionis (ravioli ripieni di pecorino, patate, aglio e menta conditi con salsa di pomodoro) sono tipici sardi.
Di derivazione iberica sono, invece, la cassola, una appetitosa zuppa di pesce e le panadas, calzoni farciti con carne o verdure. Buoni gli arrosti di cinghiale e cacciagione, ottimi il capretto, lāagnello e il porceddu (maialino da latte) allo spiedo. A Cagliari ĆØ possibile assaggiare anche diverse varietĆ di pesce, in particolare pagello, spigola, gattuccio di mare e anguille.
E per concludere i dolci. Tra i piĆ¹ noti: leĀ pardulas, dolcetti a base di formaggio, le candelaus, palline di pasta di mandorla allāarancia, leĀ seadas, i buonissimi ravioloni ripieni di formaggio, fritti e ricoperti di miele. Vini famosi del Campidano sono il Nuragus (bianco), il Monica (rosso), il Moscato e la Malvasia.
Dove dormire a Cagliari
10Cagliari ha un’eccellente capacitĆ ricettiva: ci sono circa 80 hotel di tutte le dimensioni e fasce di prezzo.
Non ĆØ quindi difficile trovare una camera con un buon rapporto prezzo/qualitĆ , soprattutto fuori stagione. I prezzi partono da circa 50 euro a notte per una camera doppia 3 stelle. In estate, invece, la situazione cambia: Cagliari e le sue coste vengono inondate di turisti e villeggianti in giro per la Sardegna. Se avete intenzione di visitare il capoluogo sardo a luglio ed agosto, quindi, ĆØ meglio prenotare in anticipo. Il costo per la camera in un hotel 3 stelle sale a 70-80 euro per notte.
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