10 cose da fare e vedere in Istria

Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere in Istria, Croazia.

Lasciata l’Italia e superati pochi chilometri di Slovenia, la bellezza dell’Istria si dispiega davanti agli occhi.

Ci si arriva in cerca del mare limpido e delle pinete immense che arrivano fino al mare e su questo l’Istria non tradisce, mantenendo la promessa.

Ma stupisce quasi tutti il cuore verde dell’Istria, come si scopre girando in auto andando da una costa all’altra.

Ci sono alcune località da non perdere, punti turistici conosciuti ed obbligatori: l’antichissima colonia romana di Pola, con il terzo anfiteatro più grande d’Europa.

Rovigno, miraggio di pietre bianche e tetti rossi appoggiato sull’acqua.

Così Parenzo, con la basilica Eufrasiana e Abbazia, che ancora ricorda i fasti di quand’era la località di vacanza dei potenti della Jugoslavia.

Poi ci sono alcuni posti meno conosciuti, come il Parco Nazionale delle Isole Brioni, le case sull’acqua di Moscenice, Buzet con i suoi tartufi pregiati e Montona, borgo fortificato.

L’Istria ha davvero qualcosa per tutti, non delude. Fino a qualche decennio fa l’Istria era italiana, di cui è rimasto molto nell’architettura, la cucina e la lingua.

Per questo si torna dall’Istria sempre con un po’ di nostalgia: forse perché non è più Italia, dopo esserlo stata per secoli.

O forse perché è rimasta intatta, bella com’era una volta anche il nostro paese. In questa pagina vi consigliamo le 10 cose da vedere in Istria durante una week end o una vacanza.

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Rovigno in Istria

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Sono quattro i colori che accolgono chi arriva a Rovigno: il bianco delle pietre con cui sono lastricate le strade; il rosso dei tetti e delle facciate dei palazzi; il blu intenso del mare; il verde scuro delle pinete che costeggiano la cittadina croata.

Rovigno in Istria
Rovigno in Istria

In questi quattro colori c’è tutto lo splendore di Rovigno, una piccola città intatta sospesa sul mare, intatta come quando era una colonia di Venezia. Sopra tutta la cittadina svetta la Cattedrale di Santa Eufemia, a cui si arriva attraverso una passeggiata che costeggia il mare o affrontando il labirinto di vicoli della Grisia, la parte più antica del centro storico che sale verso l’alto di Rovigno. La vita a Rovigno si svolge di giorno sulle spiagge e di sera passeggiando da “Piassa Granda” (Piazza Grande) lungo la riva e poi ritorno, ma in mezzo c’è sempre una sosta per mangiare pesce e bere Malvasia in uno dei tanti ristoranti.

Parenzo in Istria

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Parenzo ha 37 km di spiagge e ci sembra un buon motivo per passare una vacanza da quelle parti. Se si aggiunge che le spiagge sono gratuite, pulite, tranquille e con un acqua cristallina, la voglia dovrebbe aumentare.

Parenzo in Istria
Parenzo in Istria

Parenzo (Porec in croato) ha una grande tradizione turistica e di accoglienza: nel 1844 l’aristocrazia austriaca iniziò a frequentare la cittadina istriana, che da allora attrae turisti da tutta Europa. Come per tutte le cittadine della costa croata, la vacanza a Porec segue uno schema ben definito (e rilassato): al mattino in spiaggia, di sera a passeggio per il piccolo centro storico, con la sosta obbligata per mangiare pesce o un gelato nei ristoranti e bar sulla riva. Ma Parenzo, a differenza degli altri paesi vicini, ha un monumento da non perdere: la Basilica Eufrasiana, Patrimonio Mondiale dell’Umanità e più importante monumento di arte bizantina di tutta Europa. I mosaici in oro rappresentano Cristo con le forme di agnello, circondato da ritratti di santi. Un gioiello d’arte che compare all’improvviso, in uno dei tanti vicoli animati da turisti e botteghe.

Pola in Istria

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Pola è stata per 3.000 anni il porto più importante dell’Alto Adriatico. La fondarono i romani, lasciando in questa cittadina un grande e intatto Anfiteatro (il 6° al mondo per grandezza), un foro e un tempio romano, uno splendido mosaico e tre porte d’accesso alla città, di cui una molto amata da Michelangelo.

Pola in Istria
Pola in Istria

Non sono merito dei romani, ma della natura, il mare cristallino, le pinete che arrivano fino all’acqua, il pesce che riempie le tavole a pranzo e cena e un clima mite quasi tutto l’anno. Cose apprezzate fin da metà ottocento, quando Pola (ancora austriaca) attirava turisti dall’Italia e dall’Impero Austriaco. Di quell’epoca restano i grandi hotel del lungomare e una grande tradizione di rispetto e accoglienza per i turisti. Sempre merito degli uomini (purtroppo) le nuove costruzioni che assediano la costa e i dintorni di Pola. Per fortuna non tolgono nulla alla bellezza di questo tratto di Istria.

Buzet in Istria

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Buzet (Pinguente in italiano) è una piccola cittadina al centro dell’Istria. Chi ci va di proposito, conosce già le ragioni di una visita a questa cittadina.

Buzet in Istria
Buzet in Istria

Chi ci arriva per caso, sbagliando strada o seguendo un cartello di uscita, viene colpito da una cosa: i cartelli con scritto “Vendita tartufi“. La prima domanda è: che ci fanno i tartufi in Istria? Poi ci si guarda intorno, la sterminata e intatta zona boscosa e collinare, e si comprende tutto. La città non è un granché: Buzet è piccola e raccolta e si gira in pochi minuti. Un po’ decadente, svuotata dai giovani che vanno a cercare fortuna lungo la costa, ha un’unica attrattiva: i negozi che vendono tartufi e i ristoranti che li cucinano. Per chi non lo sapesse, i tartufi bianchi di Buzet sono considerati dello stesso livello dei più famosi tuberi piemontesi. Da non perdere la Festa del Tartufo durante il secondo fine settimana di settembre, quando in una padella gigante viene cucinata una frittata gigante fatta con più di 2.000 uova e 10 kg di tartufi.

Montona (Motovun) in Istria

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Si arriva a Motovun (Montona in italiano) dopo aver parcheggiato l’auto in basso ed essersi arrampicati fino al borgo antico sulla collina.

Montona (Motovun) in Istria
Montona (Motovun) in Istria

La salita è ripida e assolata, quindi soprattutto d’estate ci si chiede se ne vale la pena, ma noi crediamo di sì. Dai circa 300 metri di altezza la vista è spettacolare: siamo nella Valle del fiume Quieto che qui crea una natura rigogliosa con boschi e prati. Entrati a Motovun si resta subito affascinati dall’atmosfera di borgo rimasto fermo nel tempo. Montona, infatti, ha conservato l’antico aspetto di castello con le mura, le porte, i palazzi, le cisterne, e la torre merlata. Vi accoglie Piazza Andrea Antico con il Duomo e l’ultima delle cinque torri che una volta ornavano Montona. Da non perdere il giro lungo le mura di difesa della città, con vista sui tetti della cittadina e sulla valle circostante. Se vi incuriosiscono i leoni alati simbolo di Venezia sparsi per tutta Montona, non stupitevi: risalgono al periodo di dominazione Veneziana e ce ne sono tredici quasi tutti rivolti ad Oriente, ad indicare che Montona fu la sentinella di Venezia contro l’aggressore turco.

Orsera e Funtana in Istria

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Orsera (Vrsar in croato) e la vicina frazione di Funtana erano fino a qualche decennio fa piccole località di pescatori non sfiorate dal turismo di massa.

Orsera e Funtana in Istria
Orsera e Funtana in Istria

Si spingevano in questo lato della costa istriana soprattutto campeggiatori in cerca di una natura incontaminata e mare pulito. Oggi invece Orsera e Funtana attraggono un turismo più di massa: sono sorte cittadelle con appartamenti e hotel, ma perfettamente integrate nello scenario naturale. L’esempio più riuscito di questa armonia uomo-natura è il piccolo centro di Funtana, poche case raccolte vicine ad un vecchio castello e chilometri di spiagge pulite e silenziose, con i pini che arrivan fin dentro l’acqua. C’è un’ampia spiaggia attrezzata e gratuita a cui si accede dall’hotel Funtana. Orsera centro invece è una tranquilla cittadina, meta di tutte le passeggiate serali con ristoranti, bar e una vivace vita serale. Una curiosità: Orsera ha il più grande campeggio per nudisti d’Europa. Si chiama Koversada ed è una vera cittadella del naturismo con hotel, negozi, discoteche bar e centri commerciali in cui i vestiti sono superflui.

Isole Brioni in Istria

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Per arrivare alle Isole Brioni (Brijuni in croato) ci si imbarca a Fazana, a 6 chilometri da Pola. Pochi minuti di traghetto portano in questo paradiso formato da 14 isolette, di cui solo Veliki Brijuni è abitata.

Isole Brioni in Istria
Isole Brioni in Istria

Per la bellezza del luogo e la natura intatta e selvaggia, le Brioni sono considerate il più bel Parco Nazionale Marino d’Europa.

Brioni Maggiore (Veliki Brijuni) è l’unica visitabile ed ha una millenaria e tormentata storia. Fu colonizzata da Romani e bizantini, per poi essere usata come bosco da cui prendere il legno per costruire ponti, case e chiese di Venezia. A metà del 1800 l’isola era ormai ridotta ad un deserto, quando Paul Kupelwieser, un ricco industriale di Merano la trasformò in un’oasi naturale. Ripiantò gli alberi e la popolò con animali un po’ fuori contesto nel Mediterraneo: cervi, zebre, antilopi, lama, i cui discendenti sono ancora oggi ospiti dello Zoo. Da quel momento le Brioni divennero un’ambita meta turistica per ricchi e potenti d’Europa, compreso il Maresciallo Tito che fece costruire una residenza estiva, visitabile, in cui ci sono le foto di tutti i suoi incontri con i potenti del mondo, compresi italiani celebri come Sophia Loren.

Rabac e Labin in Istria

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Rabac (Porto Albona in italiano) è la meta turistica più importante di tutta l’Istria. Ha una straordinaria offerta di hotel, appartamenti e villaggi turistici che possono ospitare fino a 10.000 persone al giorno.

Rabac e Labin in Istria
Rabac e Labin in Istria

Raccolta su un’insenatura che affaccia sul Golfo del Quarnero, Rabac è conosciuta come La Perla del Quarnero, per la bellezza del paesaggio e il clima mite. Protetta dalle montagne regala quasi tutto l’anno sole, poca pioggia e temperature gradevoli. Il centro della cittadina è stato straziato dai palazzoni di cemento costruiti quasi sul mare. Ma basta uscire da Rabac per incontrare baie, spiaggie di ciottoli, isolette e insenature che si stendono per questo tratto di Istria rimasto quasi intatto nonostante l’assalto estivo dei turisti. A pochi chilometri di Rabac c’è Labin (Albona in italiano), piccolo centro da cui si gode una vista meravigliosa su tutto il Golfo. Balconi fioriti, ristorantini, gallerie d’arte e case colorate rendono Labin il luogo ideale per sfuggire dalla folla di Rabac e prendere un po’ di fresco durante le sere d’estate.

Il Canale di Lemme e quello di Fianona in Istria

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Non ci si aspetta di incontrare due fiordi nel Mediterraneo. Di solito per ammirare queste insenature chilometriche, bisogna andare al freddo dei paesi nordici.

Il Canale di Lemme e quello di Fianona in Istria
Il Canale di Lemme e quello di Fianona in Istria

Invece in Istria ce ne sono due: uno è il Canale di Lemme (Limski Kanal) e l’altro è il Fiordo di Fianona (Plomin in croato). Il Canale di Lemme si trova a metà strada tra Rovignoe Parenzo: è un canyon lungo 11 chilometri che dal mare si insinua nella costa, in cui l’acqua del mare incrocia quella dolce che viene dall’interno. Questo lo rende il luogo ideale per coltivare ostriche, cozze e spigole che si possono assaporare lungo tutta la costa Istriana. Ci si arriva con le minicrociere che partono da Rovigno, Parenzo e Orsera o in auto. In entrambi i casi si finisce in un’area di sosta in cui ci sono bar, ristoranti e venditori di olio, tartufi e souvenir locali. Il Fiordo di Fianona si trova sul lato dell’Istria che guarda verso Est: è meno interessante, anche perché straziato dalle industrie minerarie, ma dal bar-ristorante sulla punta si ammira una splendida vista sull’Isola di Cherso (Cres) e sul Golfo del Quarnero.

Abbazia (Opatjia) in Istria

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Abbazia (Opatija in croato) è chiamata la Montercarlo dell’Istria: casinò, luci, barche ancorate e una movimentata vita notturna la fanno assomigliare a Monaco, ma tra i fasti si coglie una decandeza tipica delle città dell’est.

Abbazia (Opatjia) in Istria
Abbazia (Opatjia) in Istria

Abbazia si trova sulla costa est dell’Istria, a pochi chilometri da Rijeka (Fiume) di cui potete evitare senza rimorsi una visita. Questa parte dell’Istria non è bella come quella rivolta verso l’Italia, anche se si possono scoprire posti interessanti andando verso sud, attraverso la Riviera di Opatija che porta a Lovran, Moscenika Draga e poi al Fiordo di Fianona. Fino a Lovran (Laurana) si può arrivare facendosi a piedi gli 8 km di una passeggiata sul mare costruita per l’élite austo-ungarica che qui faceva le vacanze nell’800. Più a sud di Lovran c’è Moscenika Draga, piccolo villaggio di pescatori adagiato sul mare con bar e ristoranti direttamente sull’acqua. Da non perdere. Più a sud il Fiordo di Fianona, bella scoperta per chi vuole vedere come è fatto un fiordo senza dover arrivare in Norvegia.

Alfonso Cannavacciuolo
Alfonso Cannavacciuolo è un copywriter e redattore professionista. Scrive per aziende e agenzie pubblicitarie. Insegna scrittura in master e università e ha pubblicato tre manuali di scrittura con Hoepli editore. Appassionato di viaggi e fotografia, scrive guide e reportage. Ha fondato 10cose.it nel 2009. Oggi 10cose.it è uno dei principali portali turistici italiani.