Cosa vedere e fare a Napoli: 22 luoghi da visitare

Una guida completa e dettagliata alle 22 cose da fare e vedere a Napoli in 1, 2 o 3 giorni.

Cosa vedere a Napoli
Cosa vedere a Napoli Copyright Alfonso Cannavacciuolo per 10cose.it

Napoli deve le sue origini alla sirena Partenope. Non a caso il suo carattere ha la bizzarria dell’ibrido: bene e male, gioia e tristezza, bellezza e degrado.

Anime contrastanti che si scontrano e convivono l’una di fianco all’altro, come si comprende non appena si mette piede in città.

Le splendide memorie storiche del Museo di Capodimonte e del Palazzo Reale insieme ai peggiori segni della modernità, traffico e caos.

La devozione religiosa per San Gennaro che convive con l’anima pagana della città, conservata e tramandata nella Napoli Sotterranea e nella Cappella San Severo, tra le “capuzzelle” dei morti e e l’alchimia del Cristo Velato.

E poi scorci di un panorama senza eguali, regole di vita che valgono soltanto qui e in nessun altro posto della terra.

C’è tanto da vedere, e non è facile scegliere. Napoli è un vero teatro della vita, a cielo aperto, gratis ed accessibile a tutti.

Ma non aspettatevi solo scenette divertenti e sfondi da cartolina. Per scoprire la città può bastare semplicemente andarsene in giro, ma se non volete perdervi il meglio, iniziate dai principali luoghi di interesse.

Ovviamente, consigliamo di leggersi le pagine su come arrivare a Napoli e, soprattutto, su come muoversi.

Non è un elenco completo di cosa vedere a Napoli, sarebbe impossibile, ma è un buon inizio per chi non è mai stato in città e vuole scoprirne le attrazioni principali.

Se state cercando un hotel a Napoli vi consigliamo di scegliere tra quelli offerti da Booking.com. Ci sono circa 700 hotel con prezzi, foto e i commenti di chi ha soggiornato prima di voi. Vai a Booking.com

Cosa vedere a Spaccanapoli

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Spaccanapoli è la strada che va dai Quartieri Spagnoli al quartiere di Forcella, tagliando in linea retta la città di Napoli.

Il nome si comprende salendo sopra San Martino e osservando dall’alto come questa strada tagli in due il cuore della città.

Spaccanapoli vista da San Martino
Spaccanapoli vista da San Martino

Quest’arteria ha origini antichissime: è infatti uno dei tre decumani in cui i romani, basandosi sulla costruzione greca, organizzarono la città.

Passeggiando per Spaccanapoli si attraversa la millenaria storia della città.

Qui non ci sono solo i palazzi antichi, le chiese, ma anche le leggende e gli inconfondibili odori della cucina napoletana.

Qui si susseguono alcune delle cose da vedere assolutamente a Napoli: Cappella San Severo, Santa Chiara, la Statua del Nilo.

Non stupitevi di nulla: lungo il percorso di Spaccanapoli potrete incontrare splendide chiese e famiglie che vivono nei bassi, artisti-artigiani e abusivi che vendono di tutto.

Da un po’ di anni piccoli hotel e bed and breakfast sono sorti lungo il percorso, permettendo ai turisti di vivere Napoli proprio come fanno i napoletani.

Spaccanapoli è un budello stretto, in cui napoletani, turisti e motorini convivono, non molto pacificamente.

Ma non c’è un luogo della città che potrà raccontarvi meglio l’anima di Napoli, la sua essenza che qui si svela senza trucchi.

Spaccanapoli non è una cartolina turistica: è Napoli.

Scopri le 10 cose da vedere assolutamente a Spaccanapoli

Cappella Sansevero e Cristo Velato

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Il Cristo velato è una delle opere più affascinanti e misteriose che si possono vedere a Napoli.

Si racconta che il velo di marmo sul corpo del Cristo, sia in realtà un velo in tessuto, trasformato in roccia grazie ad uno speciale liquido inventato dal sinistro Principe di San Severo, illustre alchimista.

Il Cristo Velato
Il Cristo Velato

Molti, invece, sostengono che il sorprendente effetto sia tutto frutto del talento di Giuseppe Sanmartino, lo scultore che realizzò il Cristo velato.

Il ritrovamento di una stanza segreta e di alcune macabre opere, visibili nella Cappella San Severo, hanno contribuito a dare al Principe e al Cristo velato un’aura di mistero.

La Cappella merita una visita non solo per il Cristo ma anche per le altre opere presenti in questo piccolo gioiello nascosto tra i vicoli di Napoli: un luogo ricco di simboli esoterici e religiosi, che noi vi aiutiamo a scoprire.

Scopri le 10 cose da vedere alla Cappella Sansevero di Napoli

Orari di apertura e costo del biglietto per Cappella Sansevero e Cristo Velato

Da giovedì a lunedì: 9.00-19.00

Chiuso martedì e mercoledì
Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura

Biglietto intero: Intero 8 €. Ragazzi da 10 a 25 anni compiuti: € 5.00.

Come arrivare: nel centro storico, a piedi per Spaccanapoli o Via dei Tribunali
Dall’aeroporto di Capodichino, Alibus fermata Piazza Municipio poi a piedi.
Dalla Stazione Centrale: Metro Linea 1 fermata Dante

Museo Archeologico di Napoli (MANN)

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Prima scuola di equitazione poi sede dell’Università, il Museo Archeologico di Napoli (MANN) fu inaugurato nel 1816 e ad oggi è uno dei più importanti nel mondo per la qualità e la quantità delle opere che custodisce.

Museo Archeologico di Napoli
Museo Archeologico di Napoli

Il Re Ferdinando IV intendeva creare a Napoli un imponente istituto per le arti e, a distanza di oltre due secoli, si può dire che le sue ambizioni siano state realizzate.

Il Museo Archeologico, oltre a contenere i ritrovamenti degli scavi di Pompei, ospita

  • reperti dell’età greco-romane
  • antichità egizie ed etrusche della collezione Borgia
  • monete antiche della collezione Santangelo.

Da non perdere il “Gabinetto segreto” che raccoglie affreschi e sculture antiche dedicate al tema dell’erotismo.

Scopri le 10 cose da vedere al Museo Archeologico di Napoli.

Orari di apertura e costo del biglietto per il Mann

Orari di apertura da lunedì a domenica: 09.00 – 19.30
Chiuso martedì
Ultimo ingresso 30 min. prima della chiusura

Biglietto intero: Intero 13 €. Ragazzi € 2.

Come arrivare: a piedi nel centro storico in direzione Piazza Dante.

Metro Linea 1 fermata Museo, 100 mt a piedi.

Metro Linea 2 fermata Piazza Cavour, 100 mt a piedi.

Piazza Plebiscito e Palazzo Reale

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Se c’è un luogo simbolo di Napoli, questa è Piazza del Plebiscito.

Nel corso dei secoli si è trasformata da semplice largo di campagna a luogo di raccolta dei napoletani: qui si svolgevano i tornei medievali e le “cuccagne” dei Borbone per tenere buono il popolo.

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Palazzo Reale visto dal colonnato di Piazza del Plebiscito

Oggi è il simbolo del nuovo “Rinascimento napoletano”: liberata dalle auto è luogo di passeggio dei napoletani e dei turisti venuti ad ammirare la sua grandezza e i due gioielli:

il neoclassico colonnato della chiesa di San Francesco di Paola e il Palazzo Reale.

Quest’ultimo fu costruito alla fine del 1500 quando la notizia della possibile visita del Re Filippo III a Napoli creò una certa agitazione.

La capitale del Viceregno, infatti, non aveva luoghi per ospitare l’uomo più potente del mondo. Ma di queste parliamo nel prossimo paragrafo!

Palazzo Reale di Napoli

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Dopo infiniti ripensamenti, il viceré don Fernando, ordinò la costruzione di una residenza per l’illustre ospite.

Il Palazzo Reale fu commissionato a Domenico Fontana nel 1600, che lo consegnò dopo solo due anni, anche se non completamente finito.

Peccato però, che il capriccioso Re Filippo III cambiò idea senza avvisare: rimandò la sua visita a Napoli a data da destinarsi.

Voi che siete più fortunati del Re, visitate l’Appartamento Reale, la Cappella Reale, i giardini e il Teatrino di corte. C’è molto altro da vedere.

Scopri le 10 cose da vedere durante una visita al Palazzo Reale di Napoli.

Orari di apertura e costo del biglietto per Palazzo Reale

Orari di apertura:
Appartamento Storico: tutti i giorni tranne il mercoledì 9 ‒ 20 (ultimo ingresso 19)

Galleria del Tempo: tutti i giorni tranne il mercoledì 9 ‒ 19 (ultimo ingresso 18)

Giardino Romantico: dalle 9, con chiusura variabile dalle 16:30 alle 20 in base ai mesi.

Giardino Pensile: visite guidate di 40 minuti ogni sabato dalle 11 alle 16.15. domenica e festivi 11, 11:45 e 12:30. Chiuso durante le domeniche gratuite.

Prezzo del biglietto:
Appartamento + Galleria del Tempo + Mostre temporanee:

Intero: € 10, 18-25 anni € 2, gratis 0-18 anni.

Giardino Pensile: € 2, oltre biglietto, senza guida, € 5, oltre biglietto, con visita guidata.

Come arrivare: il Palazzo Reale si trova in Piazza del Plebiscito, in centro, e si raggiunge a piedi.

Napoli Sotterranea

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Per secoli, dal profondo ventre di Napoli, è stato ricavato il tufo per costruire la città di sopra.

La città di sotto, quindi, nasconde un fitto intrigo di anfratti, grotte e cunicoli che raccontano una storia parallela alla vita della Napoli in superficie.

Napoli Sotterranea e Galleria Borbonica
Napoli Sotterranea e Galleria Borbonica

La città sotterranea è servita ai napoletani in molti modi: da rifugio durante i bombardamenti a fonte di acqua, da discarica a luogo in cui si nascondevano i delinquenti.

Napoli Sotterranea

Negli ultimi decenni è in corso un recupero ampio della Napoli Sotterranea che oggi potete visitare su due percorsi principali: da Via dei Tribunali si accede al percorso classico che attraversa l’acquedotto greco-romano, rifugi antiaerei, il Museo della Guerra, orti sotterranei e la Stazione Sismica “Arianna”.

Singolare la visita al vicino Teatro romano di Nerone, a cui si accede da un’abitazione privata, spostando un letto sotto cui è nascosta una botola!

Il teatro è completamente inglobato nelle palazzine del centro storico, vi  si accede da Via dell’Anticaglia attraverso la botola di una tipica abitazione di un “vascio” napoletano.

Capite che già solo la collocazione vale l’esperienza. 

In questi sotterranei per vedere quelli che una volta erano gli ambienti del teatro dell’antica Neapolis dove Nerone si esibiva e aveva i suoi camerini privati.

Di recente è stato scoperto un altro ambiente all’interno di una vecchia falegnameria, la “Summa Cavea“, dove sono esposte teche di legno con all’interno scene del presepe napoletano.

Lungo il percorso si possono vedere i resti di fogne databili all’età borbonica. 

Orari di apertura e costo del biglietto per Napoli Sotterranea

Orari di apertura: tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 ad ogni ora. Il percorso dura circa 2 ore.

Costo del biglietto: 9 euro circa.

Come arrivare: ci si arriva a piedi dal Centro Storico si accede a Napoli Sotterranea da Piazza San Gaetano in Via dei Tribunali.

La stazione della metro più vicina per raggiungere Napoli Sotterranea è la fermata Dante della Linea 1.

La Galleria Borbonica di Napoli

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La Galleria Borbonica

Sempre scavata nel sottosuolo ma per motivi diversi è la Galleria Borbonica, voluta nel 1853 da Ferdinando II di Borbone.

L’obiettivo era un viadotto sotterraneo unisse il Palazzo Reale con piazza Vittoria per permettere un accesso rapido a Palazzo Reale da parte delle truppe e una via di fuga verso il mare per i sovrani napoletani.

La Galleria ha svolto nel tempo, il ruolo di rifugio anti-aereo e deposito giudiziario: lungo il percorso, quindi, si trovano pozzi, cisterne, cavità, resti della vita quotidiana durante la guerra, enormi frammenti di statue e vecchi veicoli degli anni 50, ’60 e ‘ 70.

Scopri di più su Napoli Sotterranea Scopri di più sulla Galleria Borbonica

Orari di apertura e costo del biglietto per Galleria/Tunnel Borbonico

Orari di apertura:  La Galleria è aperta al pubblico ogni venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 10.00/12.00/15.00/17.00. Prenotazione obbligatoria +39 366 248 4151, +39 081 764 5808, mail@galleriaborbonica.com

Costo del biglietto: 10 euro .

Come arrivare: Ci sono due ingressi. Da Vico del  Grottone n.4, nei pressi di Piazza Plebiscito e dal Parcheggio Morelli, in Via Morelli.

Museo e Parco di Capodimonte

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Nel 1738 Carlo di Borbone decise di trasformare il suo casino di caccia nel bosco di “Capo di monte” in una Reggia – Museo dove ospitare la Collezione Farnese ricevuta da sua madre.

In effetti, ancora oggi, passeggiando per le ampie sale del palazzo sembra che la famiglia borbonica sia uscita di casa un attimo prima del nostro ingresso.

Il Museo di Capodimonte a Napoli
Il Museo di Capodimonte a Napoli

Il museo occupa su tre piani: al primo piano c’è l’Appartamento storico e la ricca collezione farnesiana con opere di Tiziano, Masaccio, Botticelli, Raffaello, Guido Reni, Brueghel il Vecchio, Andrea del Sarto e molti altri.

Al secondo piano c’è la galleria con opere dal 200 al 700: Ribera, Goya, Pinturicchio, Vasari, Mattia Preti, Ribera e la straordinaria “Flagellazione di Cristo” di Caravaggio.

I capolavori di Capodimonte dal 1800 a oggi

Al terzo piano è esposta la collezione di opere dell’Ottocento e di arte contemporanea con capolavori di artisti di fama internazionale:

Andy Warhol, Mimmo Jodice, Alberto Burri, Mario Merz, Joseph Kosuth, Enzo Cucchi, Michelangelo Pistoletto.

Lungo tutto il percorso ci sono le collezioni di oggetti d’uso quotidiano che i Borbone usavano nella Reggia. Se avete ancora un po’ di forza, all’uscita c’è uno splendido parco con un Belvedere magnifico sulla città, non a caso chiamato dai napoletani “la veduta di Napoli”.

Orari di apertura e costo del biglietto per il Museo di Capodimonte

Orari di apertura Museo: tutti i giorni.
Chiuso: mercoledì, 1 gennaio e 25 dicembre.
Il 24 dicembre e il 31 dicembre il museo fa orario ridotto: 8.30-14.00 (ultimo ingresso consentito alle ore 13.00).

Orari di apertura Bosco di Capodimonte: inverno e autunno 7:00 – 17/18:00. Primavera estate chiusura ore 19:30.
Il Bosco di Capodimonte è chiuso a Pasquetta.

Costo del biglietto: 10 €. Ridotto 2 € 10 – 25 anni.

Come arrivare: Capodimonte si trova in collina e non è raggiunto da metro. L’unico modo è l’auto, il taxi o l’autobus che parte dalle fermate della metro Museo (Linea 1) e Piazza Cavour (Linea 2).

Il Metro dell’arte di Napoli

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Può sembrare davvero singolare che in una città ricca di storia come Partenope le stazioni della metro siano inserite nella lista di cosa vedere a Napoli.

Si pensa questo fino a quando non si mette piede in una delle stazioni delle Linee 1 e 6, un vero museo di arte contemporanea, non a caso definite Metro dell’Arte.

Le stazioni dell'Arte a Napoli
Le stazioni dell’Arte a Napoli

Il percorso può partire dalla nuova Stazione Garibaldi che si unisce alla Stazione Centrale di Napoli.

Qui, l’urbanista francese Perrault ha progettata una stazione con scale mobili sospese in cui prevale il vetro e l’acciaio. Si giunge a Università, dove l’architetto egiziano Rashid si è ispirato ai linguaggi digitali con una straordinaria scultura chiamata “Sinapsi”.

Toledo: la stazione più bella del mondo

Dopo c’è Municipio e poi Toledo, considerata da molti la più bella stazione d’Europa e una delle più belle del mondo.

Con l’opera Relative light di Robert Wilson è illuminata da straordinari giochi di luce sulla gamma cromatica degli azzurri.

Da non perdere anche Dante, Museo, Materdei e le successive. Più di 200 opere di artisti contemporanei da ammirare con un biglietto della metro. Un percorso unico nel mondo, da non perdere.

Scopri di più sul metro dell’arte.

Il Duomo e il Tesoro di San Gennaro

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Lungo l’ottocentesca via Duomo compare maestosa la facciata del Duomo di Napoli, luogo deputato principalmente al culto di San Gennaro.

Ricco di cappelle di potenti famiglie napoletane, il Duomo è abbellito dai dipinti di Luca Giordano che raffigurano gli Apostoli, i Padri e i Dottori della Chiesa.

Il Duomo e il Tesoro di San Gennaro
Il Duomo e il Tesoro di San Gennaro

Per i napoletani, il Duomo è prima di tutto il luogo dove c’è la Cappella e il Tesoro di San Gennaro.

A ribadire che il legame dei napoletani con San Gennaro va ben oltre la semplice devozione per il Santo Patrono.

E’ un sentimento viscerale e condiviso, che nel corso dei secoli ha superato divieti e restrizioni, rafforzandosi sempre più.

Nonostante San Gennaro sia considerato dalla chiesa un santo di “Serie B”, non lo è per i napoletani.

La Cappella di San Gennaro

La Cappella e il tesoro sono la più immediata e importante prova di questo amore per “Faccia Gialla”, il nome con cui i partenopei chiamano il Santo dovuto alla sua statua più famosa in argento dorato.

La Cappella ha un cancello di Cosimo Fanzago, affreschi del Domenichino e opere di Ribera.

Il Tesoro di San Gennaro

Il Tesoro di San Gennaro ha finalmente trovato spazio in un luogo accanto al Duomo e raccoglie reliquie e oggetti preziosi, diventati oracoli di fede.

Il Tesoro comprende anche statue, candelabri e argenti vari, che i devoti hanno gelosamente protetto durante i numerosi saccheggi della città.

Testimonianza di quanto i napoletani ritengano San Gennaro una presenza vicina e confortante, come fosse un caro vicino di casa, a cui ricorrere nei momenti di bisogno ma anche quando si ha solo voglia di parlare un po’.

Scopri le 10 cose da sapere su San Gennaro e il suo Tesoro.

Orari di apertura e costo del biglietto per il Duomo e il Tesoro

Tesoro: tutti i giorni dalle 9:30 alle 18:30 (ultimo ingresso 17:30).

Cappella del Tesoro: dal martedì al venerdì 9:30-13 e 14:30-18, lunedì e sabato 9:30-13 e 15-18, domenica 9-13 e 16:30-18. Ultimo ingresso 30 minuti prima.

Prezzo del biglietto: 10 € adulti, 7 € over 65, 5 € 12-14 anni, 0-12 anni gratis.

Come arrivare: il Tesoro di San Gennaro si trova a lato dell’ingresso del Duomo di Napoli, in Via Duomo 149, nel centro storico.

San Gregorio Armeno

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A San Gregorio Armeno è Natale tutto l’anno.

In tutti i mesi, anche quando fa caldo e il Natale è lontano, i maestri sono all’opera per costruire i tipici presepi in sughero e i pastori in terracotta.

San Gregorio Armeno
San Gregorio Armeno

L’atmosfera di San Gregorio Armeno comincia a riscaldarsi a novembre, ma è dicembre il mese in cui la strada è è gremita di gente a ogni ora del giorno.

Questo fa di San Gregorio sia sempre presente nella lista di cosa vedere a Napoli.

Ogni maestro presepiale sa consigliare perfettamente il suo cliente rispetto al significato, il simbolo e l’uso di ogni pastore.

Parlare con loro è un viaggio nelle tradizioni di Napoli e nella gentilezza proverbiale dei napoletani.

Scopri San Gregorio Armeno

Castel dell’Ovo e il Lungomare di Napoli

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Fiero e malinconico, coccolato dalle onde del mare, il Castel dell’Ovo sorge sull’antico isolotto di Megaride.

Ci si arriva da Piazza del Plebiscito seguendo l’orizzonte e il rumore del mare.

Castel dell'Ovo a Napoli
Castel dell’Ovo a Napoli

Le leggende fanno a gara per impossessarsi di un po’ di storia del castello: c’è chi dice che il suo destino e quello di tutta Napoli fosse legato all’integrità di un uovo gelosamente custodito nei sotterranei e chi sostiene che il nome della città sia ispirato a Partenope, sirena approdata sull’isolotto di Megaride priva di vita.

Ma non dimentichiamoci di Niccolò, l’uomo – pesce che portava al re le gemme preziose situate nei cunicoli sotto l’isolotto.

La salita verso la parte alta del castello regala degli scorsi molto suggestivi, ma il punto più bello è certamente la Terrazza dei cannoni, che si trova nella parte più alta del castello e da cui si gode di una vista meravigliosa sul Golfo.

Il Borgo Marinari

Come contorno a Castel dell’Ovo, non poteva che esserci un borgo dalla struttura caratteristica e dall’atmosfera suggestiva:

il Borgo Marinari di Napoli, costruito per dare una casa ai pescatori e poi nel corso dei secoli diventato luogo di caffè, ristorantini particolari e circoli nautici.

Questo microcosmo è di una bellezza sorprendente, ma attenti ai prezzi, anche solo un caffè potrebbe costarvi molto caro.

Il Lungomare più bello del mondo

Usciti dal Castello vi aspetta il Lungomare, il più bello del mondo secondo molti.

Una passeggiata di qualche chilometro con il mare a sinistra e i ristoranti a destra fino ad arrivare alla Villa Comunale e all’Acquario.

Scopri Castel dell’Ovo.

Orari di apertura e costo del biglietto per Castel dell'Ovo

Orari di apertura: tutti i giorni dalle 8.30 alle 17. Chiuso la domenica.

Costo del biglietto: gratis.

Come arrivare: a piedi da Piazza Plebiscito verso il Lungomare.

Il Maschio Angioino di Napoli

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Il Maschio Angioino, con un occhio al porto e un altro alla sede del sindaco, controlla con il suo sguardo tutta piazza Municipio e volge le sue attenzioni fino al lungomare di via Caracciolo.

Sotto gli Angioini fu un bellissimo castello e centro di cultura frequentato da artisti come Giotto e letterati come Petrarca, mentre successivamente, con gli Aragonesi, divenne una fortezza inespugnabile.

Il Maschio Angioino
Il Maschio Angioino

Interessante la storia delle prigioni poste nei sotterranei, dalle quali inspiegabilmente sparivano i detenuti.

Solo più tardi si scoprì che un coccodrillo penetrava nei sotterranei tramite un’apertura e che trasportava in mare i prigionieri, facendoli sparire nel nulla.

Il Museo Civico

Attualmente il Maschio Angioino è sede del Museo Civico e, soprattutto d’estate, luogo di spettacoli ed eventi culturali.

Il percorso museale si snoda tra la Sala dell’Armeria, la Cappella Palatina o di Santa Barbara, il primo ed il secondo piano della cortina meridionale insieme con la Sala Carlo V e la Sala della Loggia che ospitano le manifestazioni e le attività artistiche.

Da non perdere la visita alla Cappella Palatina trecentesca che venne affrescata da Giotto e dai suoi allievi con le storie del Vecchio e del Nuovo Testamento.

All’ingresso del Maschio Angioino, non dimenticate di alzare gli occhi verso l’arco trionfale, voluto da Alfonso d’Aragona per celebrare la sua conquista del Regno di Napoli avvenuta nel 1443.

Scopri il Maschio Angioino

Orari di apertura e costo del biglietto per il Maschio Angioino

Orari di apertura: tutti i giorni dalle 8.30 alle 17. Chiuso la domenica.

Costo del biglietto: 6 €.

Come arrivare: a piedi dal centro storico direzione Piazza del Plebiscito e San Carlo. Oppure Linea Metro 1 fermata Municipio.

La Certosa e il Museo di San Martino

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La certosa di San Martino si trova su uno dei punti più alti della città.

Dal belvedere, si può osservare l’intero golfo di Napoli: uno spettacolo mozzafiato.

Da qui, specialmente dopo una giornata di pioggia, Napoli si mostra in tutta la sua stupenda esplosione di colori, vicoli, cielo, terra e mare.

All’interno della certosa si trova il Museo di San Martino, in cui sono raccolte sculture e quadri napoletani del XV e XVI secolo.

Ovviamente, se ci si trova lassù è imperdibile una visita anche al forte a forma di stella a cinque punte: Castel Sant’Elmo da cui è passata la storia di Napoli!

La Certosa e il Museo di San Martino
La Certosa e il Museo di San Martino

Per chi ama il presepe napoletano, la collezione di San Martino è la tappa obbligata dopo San Gregorio Armeno.

Il Presepe Cuciniello

Da non perdere il Presepe Cuciniello, allestito dentro una grotta artificiale ricavata da un antico ambiente delle cucine della Certosa: uomini, animali, oggetti, il corteo dei Magi, parlano della Palestina ma raffigurano la Napoli del 700, nelle realistiche facce dei pastori, nelle botteghe e nei vestiti.

Questo presepe è la più completa ed importante collezione presepiale italiana.

Durante la visita troverete altri punti panoramici da dove osservare Napoli distesa in riva al mare. Come canta Pino Daniele: “Da San Martino vedi tutta quanta la città col mondo in tasca e senza dirsi una parola“.

Scopri di più sul Museo di San Martino Scopri di più sulla Certosa di San Martino

Orari di apertura e costo del biglietto per la Certosa e il Museo

Orari di apertura: tutti i giorni dalle 8.30 alle 17.00. Chiusi il mercoledì. Ultimo ingresso in biglietteria alle 16.

Costo del biglietto: 6 €.

Come arrivare: da Montesanto funicolare fermata Morghen. Autobus V1.

Il Cimitero delle Fontanelle a Napoli

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Se c’è un luogo che rappresenta davvero l’anima di Napoli e dei napoletani è il  Cimitero delle Fontanelle che si trova nel cuore del Rione Sanità, tra via Foria e la collina di Capodimonte.

In questo quartiere in rinascita, tanto da essere ormai considerato uno dei luoghi di tendenza da vedere in Italia, c’è uno dei posti più suggestivi di Napoli.

Il Cimitero delle Fontanelle è un ossario secolare che raccoglie oltre 40.000 resti umani.

Ma fin qui, nulla di straordinario: il fatto è che qui le ossa sono esposte alla devozione e alla cura dei napoletani tanto che osservarli mentre lo visitano illustra il rapporto che essi hanno con la religione, la morte, i defunti, il destino, il lotto, la fortuna.

Una visita al Cimitero delle Fontanelle racconta di Napoli e dei napoletani, ed aiuta a capire lo spirito di questo popolo molto più di tante parole.

Il culto delle "Anime pezzentelle"
Il culto delle “Anime pezzentelle”

I napoletani devoti a questo luogo scelgono un teschio, gli danno un nome (se non ce l’ha già) lo puliscono, ci parlano e in alcuni casi gli costruiscono un altarino con fiori, ceri e rosari.

Da quel momento pregano per l’anima a cui le ossa appartenevano chiedendogli aiuto nella vita di tutti i giorni, dalla salute, al lavoro ai numeri al lotto.

Quest anime sono dette “pezzentelle” perché sono i resti dei napoletani poveri che venivano seppelliti qua e là in città e che poi dopo ripetutiti spostamenti hanno trovato finalmente pace e compagnia in questo luogo.

Scopri di più sul Cimitero delle Fontanelle

Orari di apertura e costo del biglietto per il Cimitero delle Fontanelle

Orari di apertura: tutti i giorni dalle 10 alle 17.00.

Costo del biglietto: gratis. Diffidate di chi all’esterno offre visite a pagamento.

Come arrivare: nel Rione Sanità. Metro Linea 1 fermata Materdei.

Il Teatro San Carlo di Napoli

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Il Real Teatro San Carlo è uno dei più grandi teatri italiani e tra i più antichi d’Europa.

Insieme a molti altri luoghi di Napoli, è riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’umanità.

Come per altre dinastie europee, anche Re Carlo di Borbone ne ordinò la costruzione nel 1737 per dare dimostrazione della proprio potenza.

Il risultato di questo egocentrismo regale è stato un regalo alla città di Napoli un teatro meraviglioso apprezzato in tutto il mondo.

Teatro San Carlo di Napoli
Teatro San Carlo di Napoli

Il progetto fu affidato all’architetto Giovanni Antonio Medrano che in soli 8 mesi dall’inizio dei lavori consegnò il teatro già completato e pronto per gli spettacoli

Un lavoro straordinario se si tiene conto che il San Carlo ha 184 palchi più un palco reale, per ospitare 1379 persone.

Ovviamente Re Carlo si fece costruire una porta dietro il Palco Reale per andare e tornare al vicino Palazzo Reale senza dover passare per la strada.

Nel corso dei secoli il San Carlo ha avuto diversi ritocchi per adeguare l’acustica e la scenografia, fino ad ottenere quell’effetto che dura ancora oggi e che incantò anche lo scrittore francese Stendhal:

“Gli occhi sono abbagliati, l’anima rapita”. Lo stesso effetto che fa su chiunque visiti il San Carlo come turista o come spettatore.

Scopri di più sul Teatro San Carlo

Orari di apertura e costo del biglietto per il Teatro San Carlo

Orari di apertura: il San Carlo si visita solo con un tour guidato.
Dal Lunedì alla Domenica con visite guidate dalle 10.30 alle 17.30

Mattina
ore 10.30 italiano
ore 11.30 inglese
ore 12.30 italiano

Pomeriggio
ore 14.30 italiano
ore 15.00 italiano
ore 15.30 inglese
ore 16.30 italiano
ore 17.00 francese
ore 17.30 italiano

Costo del biglietto: 7 € per la visita guidata.

Come arrivare: nei pressi di Piazza Plebiscito. A piedi nel centro storico percorrendo Via Toledo. Metro Linea 1 fermata Municipio o Toledo.
Autobus R2.

Cosa vedere nella Galleria Umberto I

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Proprio di fronte al San Carlo c’è uno dei 4 ingressi della Galleria Umberto I di Napoli. Ammirandone la maestosità riesce difficile credere che sia stata edificata in soli 3 anni.

Iniziata nel 1887 e terminata nel 1890, venne costruita negli stessi anni in cui, a Parigi, Gustave Eiffel realizzava la sua famosa Torre Eiffel.

L'ingresso principale su Via San Carlo
L’ingresso principale su Via San Carlo

Dalla sua inaugurazione la Galleria Umberto I di Napoli ha svolto il suo ruolo di luogo “mondano” di Napoli.

Qui per secoli si sono incontrati gli artisti della tradizione napoletana, i cantanti e le soubrette, i loro agenti e gli impresari dei teatri. Una tradizione che dura ancora oggi.

Ancora oggi la Galleria è un punto di riferimento per napoletani e turisti: si trova lungo Via Toledo e a pochi passi dal San Carlo e da Piazza Plebiscito, quindi è ideale per un caffè, un dolce o un po’ di shopping costoso!

Scopri di più sulla Galleria Umberto I

La Chiesa e il Chiostro di Santa Chiara a Napoli

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Partiamo dal meraviglioso chiostro maiolicato, una vera oasi di pace proprio nel centro di Napoli.

Se siete stanchi di girare a piedi (Napoli ha uno dei centri storici più grandi del mondo!) prendetevi una pausa in questo splendido chiostro accanto alla Chiesa di Santa Chiara e non ve ne pentirete!

Ovviamente non perdetevi una visita alla basilica, l’esempio più importante e significativo della architettura gotica a Napoli.

Santa Chiara e il Chiostro
Santa Chiara e il Chiostro

Purtroppo, Il 14 agosto 1943 Napoli subì il più violento bombardamento aereo  dall’inizio della guerra.

Il Complesso di Santa Chiara

La ferita più devastante fu proprio la distruzione del complesso medievale di Santa Chiara, ridotto ad un ammasso di pietre e polvere.

Ma i napoletani non si sono rassegnati alla sua scomparsa: erano rimaste in piedi solo le mura perimetrali, la facciata con il rosone e il portale ma il complesso fu completamente restaurato e oggi ha il suo aspetto originario medievale, affascinante ed elegante, anche se non possiede più alcune delle sue inestimabili opere d’arte. 

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Orari di apertura e costo del biglietto per Santa Chiara

Orario di apertura: dal lunedì al sabato dalle 9:30 alle 17:30.
Domenica: 10:00 – 14:30
Ultimo ingresso 30 min. prima della chiusura

Orari di apertura Basilica

Lunedì – sabato:  8:00 – 12:45 / 16:30 – 20:00
Domenica: 9:00 – 12:45 / 16:30 – 20:00

Costo del biglietto: 6 € per gli adulti.

Come arrivare: nel centro storico di Napoli in Piazza del Gesù.

La fermata della Metro Linea 2 più vicina è Montesanto, oppure della Linea 1 è Dante.

La Chiesa di Sant’Anna dei Lombardi

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In Piazza Monteoliveto, a pochi metri dalle centralissima Via Toledo, si trova il Complesso Monumentale di Sant’Anna dei Lombardi.

Ad ogni angolo di Napoli ci si imbatte in qualche piccola perla, e Sant’Anna dei Lombardi è tra queste.

Il complesso merita una visita al pari delle attrazioni più conosciute, per la bellezza architettonica e soprattutto per le maestranze artistiche fiorentine della Napoli cinquecentesca.

La Chiesa di Sant'Anna dei Lombardi
La Chiesa di Sant’Anna dei Lombardi

All’interno della chiesa troviamo un’unica navata con soffitto a cassettoni lignei e una serie di cappelle laterali sormontate da cupola tra cui la Cappella Piccolomini e la Cappella di Marino Correale.

Lungo il percorso ci imbattiamo nei lavori del Vasari, di un giovane Michelangelo e di allievi di varie scuole rinascimentali che hanno operato a Napoli. Vediamo quali sono i punti salienti del complesso.

La Sagrestia del Vasari

Iniziamo dalla Sagrestia affrescata da Giorgio Vasari, di grande bellezza. Soffermatevi sulla volta dove è raffigurata la sfera celeste con le costellazioni e le iconografie delle virtù.

Di una drammaticità e di un pathos unici, invece, il Compianto del Cristo Morto di Guido Mazzoni, un capolavoro della scultura del Rinascimento. Da segnalare inoltre il coro ligneo e l’altare dell’Annunciazione.

La Cripta degli Abati sarà una piacevole sorpresa, consigliamo di integrare il supplemento di pochi euro al ticket d’ingresso per entrare a vederla.

Si tratta dell’Ipogeo, fiore all’occhiello di questa esperienza. Si visita in compagnia di una guida che illustrerà i cosiddetti scolatoi dove avveniva la “scolatura” dei cadaveri degli abati e la serie di affreschi ben conservati, in particolare quello raffigurante “Il Calvario”.

Orari di apertura e costo del biglietto per Sant'Anna dei Lombardi

Da Lun a Sab: 9:30 – 18:30 ; Dom: 12:30 – 17:30

Biglietto intero: 6 euro; (8 euro con ingresso all’Ipogeo); Ticket Ridotto under 26: 4 euro (6 euro con Ipogeo); Gratuito per gli under 12.

Come arrivare: a piedi nel centro storico di Napoli con una piccola deviazione da Via Toledo all’altezza di Piazza Carità.

Le tombe di Virgilio e Leopardi e la Crypta Neapolitana

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Molti ignorano che a Napoli riposano in pace due grandi protagonisti della poesia Italia: Giacomo Leopardi e Virgilio, a pochi metri l’uno dall’altro.

Siamo fuori dal centro storico, non distanti dal lungomare e già in direzione del popoloso quartiere di Fuorigrotta, dove c’è lo stadio Maradona.

Siamo in una una zona molto trafficata all’ingresso di un triste e vecchio tunnel dove passano decine di migliaia di auto tutti i giorni.

Ma questo non deve scoraggiare, perché qui si possono visitare alcuni gioielli d’arte e storia: le tombe di Virgilio e Leopardi si trovano vicino all’ingresso della Crypta neapolitana.

Tomba di Leopardi a Napoli
Tomba di Leopardi a Napoli

Secondo la leggenda fu lo stesso Virgilio, che a Napoli è considerato un mago, a scavare la Crypta in una sola notte.

Questo lungo tunnel collegava Napoli ai Campi Flegrei. Nello stesso luogo Virgilio riposa, come ricorda l’iscrizione con la frase di Petrarca.

La tomba di Giacomo Leopardi

A pochi metri c’è il sepolcro di un altro grande poeta italiano, Giacomo Leopardi, che morì a Napoli e riposa qui, non nella sua natia Recanati come invece molti credono.

La Chiesa di Piedigrotta

Da non perdere anche una visita alla vicina chiesa della Madonna di Piedigrotta, non la più bella e turistica ma molto amata dai napoletani perché c’è una madonna oggetto di culto popolare, leggende e anche una storica festa napoletana.

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Orari di apertura e costo dei biglietti per le Tombe di Virgilio e Leopardi e la Crypta

Orari di apertura: 10.00 – 14.50 (orario invernale dal 16 ottobre al 15 aprile). Chiuso il martedì.

09.00 – 19.00 (orario estivo dal 16 aprile al 15 ottobre)

Biglietto: gratis

Indirizzo: Salita della grotta 20
Come arrivare: metro Linea 2 fermata Mergellina. L’ingresso si trova a 200 metri.

Le Catacombe di San Gennaro a Napoli

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Nel Rione Sanità si possono visitare le Catacombe di San Gennaro, un’esperienza che consigliamo di fare per capire lo stretto legame di questi sotterranei con il Santo patrono.

Le Catacombe di San Gennaro hanno origini antichissime, si racconta che prima di diventare il grande ossario della comunità cristiana, siano state proprietà privata di una nobile famiglia gentilizia.

Il sito si sviluppa su due livelli: la catacomba inferiore e quella superiore.

Le Catacombe di San Gennaro a Napoli
Le Catacombe di San Gennaro a Napoli

Cuore della catacomba inferiore è la Basilica Ipogea di Sant’Agrippino dove storicamente si trovava la tomba con le spoglie del santo.

Ammirate l’antico altare e la grande vasca battesimale.

La catacomba superiore invece è nota per aver ospitato la tomba di San Gennaro – le cui spoglie oggi sono nel Duomo di Napoli – per poi diventare la “Cripta dei Vescovi“.

Un paio di curiosità: sono più di 3000 le sepolture individuate fino ad oggi, inoltre il tufo delle catacombe è stato utilizzato per la costruzione delle mura di noti edifici della città come la Basilica di Santa Chiara, la Chiesa di San Domenico Maggiore e Castel dell’Ovo.

Il tour nelle Catacombe di San Gennaro è completamente privo di barriere architettoniche, quindi accessibile a tutti.

Orari di apertura e costo del biglietto per le Catacombe di San Gennaro

Tutti i giorni dalle 10 alle 17.

Costo del biglietto: Intero: 11 euro; Ridotto: 5 euro (ragazzi con meno di 18 anni); Over 56 e studenti: 7 euro; Gratis (bambini con meno di 6 anni). I biglietti sono acquistabili sul posto e online .

Come arrivare: l’ingresso principale e la biglietteria si trovano su Via Capodimonte 13 (Basilica del Buonconsiglio).

In metro: Linea L1 fermata “Museo”, da qui proseguire in autobus n.168, 178 o C63 (fermata Basilica Incoronata – Catacombe San Gennaro).

In autobus: Linea 168 -178- 204 fermata Basilica Incoronata – Catacombe di San Gennaro.
In auto: parcheggio gratuito sul posto.

L’escursione sul Vesuvio

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Un’escursione sul Vesuvio è un’esperienza che consigliamo di fare almeno una volta nella vita quando si visitano Napoli e i dintorni

Non solo per l’emozione di salire sulla cima di un vulcano attivo tra i più famosi al mondo, ma anche per la vista mozzafiato su tutta la costa e sulla città.

L’escursione si svolge sulla rete di sentieri del Parco Nazionale del Vesuvio.

Sono 11 i percorsi segnalati da un’apposita cartellonistica, il più famoso è il Sentiero n.5 “Il Gran Cono” che parte dal Piazzale del Parco.

L'escursione sul Vesuvio
L’escursione sul Vesuvio

Ci sono due opzioni sostanzialmente per arrivare al Vesuvio: in macchina in autonomia, in tal caso non è possibile parcheggiare nel piazzale del Parco ma è necessario lasciare l’auto in uno dei parcheggi comunali lungo la Strada provinciale e da qui procedere con la navetta al costo di pochi euro.

In alternativa, si può partecipare ad un tour organizzato con partenza dal centro di Napoli e trasporto incluso.

Già dal Piazzale potrete godere della vista sui monti circostanti. Alzate lo sguardo e ammirate da questa prospettiva il percorso in salita che vi attende e che vi condurrà sulla cima del cratere.

La salita sul vulcano non è particolarmente impegnativa.

L’escursione si svolge in compagnia di guide preparate che illustrano la storia, le curiosità e l’evoluzione del Vesuvio dal 79 d.C. data dell’eruzione catastrofica che distrusse Pompei ed Ercolano.

È fondamentale seguire sempre le istruzioni delle guide e indossare abbigliamento comodo.

Consigliabile portare cappellino e crema solare, soprattutto durante la stagione estiva.

Tra i sentieri del Parco Nazionale del Vesuvio, frequentati dagli appassionati di trekking segnaliamo: la Valle dell’Inferno, particolarmente suggestivo perché attraversa un bosco e una pineta habitat di una varietà di piante e specie animali.

Interessante anche il percorso ad anello del Monte Somma la cui vetta si trova ad oltre 1100 metri di altitudine. Entrambi regalano panorami di grande bellezza.

Orari, costo dei biglietti e altre informazioni per l’escursione sul Vesuvio

Orari di apertura:
Da Novembre a Febbraio: dalle 9 alle 15
Marzo e Ottobre: dalle 9 alle 16
Aprile, Maggio, Giugno e Settembre: dalle 9 alle 17
Luglio e Agosto: dalle 9 alle 18

Biglietto: 10 euro; Ridotto 8 euro (sotto i 25 anni).
Sul posto non è presente la biglietteria, i ticket per la visita al Vesuvio e per il parcheggio si possono acquistare SOLO online. La visita si svolge in uno slot orario prestabilito, indicato sul biglietto.

Come arrivare: Chi arriva in treno alla Stazione Centrale-Piazza Garibaldi dovrà proseguire con la Circumvesuviana fino alla stazione di Ercolano-Scavi. Da qui partono le navette o in alternativa i taxi per il Vesuvio.

Sito ufficiale del Parco del Vesuvio

Cosa vedere nei dintorni di Napoli

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L’itinerario proposto in questa pagina è sufficiente per coprire da 3 giorni a una settimana a Napoli.

Chi riesce a farlo prima è allenato per la maratona ma si perde certamente il gusto di esplorare con calma una città complessa come Napoli.

Orto dei fuggiaschi di Pompei
Orto dei fuggiaschi di Pompei

Nel caso vi restasse altro tempo, i dintorni di Napoli offrono alcuni dei luoghi più belli della Campania e d’Italia.

Partiamo dalla tre isole del Golfo: Capri, Ischia e la capitale della Cultura 2022, Procida.

Per Ischia e Procida ci si può imbarcare anche da Pozzuoli, l’antica Puteoli importante porto di Roma antica e scrigno di testimonianze storiche sconosciute alla maggioranza: il Rione Terra, il Macellum e il terzo Anfiteatro più grande d’Italia.

Pozzuoli è nel cuore dei Campi Flegrei, la “Terra ardente” ingresso all’Ade cantata da Virgilio.

A 1 ora da Napoli c’è Pompei mentre spingendosi un po’ più a sud si incontrano in sequenza la Costiera Sorrentina, quella Amalfitana e poi il Cilento. Insomma, c’è di che visitare per almeno 1 mese!

Cosa mangiare a Napoli

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Se avete assaggiato la pizza in altri posti d’Italia e siete rimasti delusi, ve la siete cercata!

La pizza è un bene esclusivamente napoletano. In molti spacciano improponibili torte tonde, basse e salate come pizza napoletana.

Cosa mangiare a Napoli
Cosa mangiare a Napoli

Ma quella vera è fatta con pochi ingredienti, e rispetta leggi quasi divine. Acqua, farina, sale,  e lievito per un impasto sottile dai bordi alti e saporiti.

Nonostante le varianti, tutte rigorosamente ipercaloriche, la pizza originale è la “Margherita“, inventata dal pizzaiolo Raffaele Esposito in onore della Regina.

Esposito la condì con pomodoro, mozzarella, olio e basilico, inventando uno dei piatti più buoni, patriottici e invidiati in tutto il mondo.

A Napoli la pizza è ottima dappertutto: se volete cercare un posto dove si mangia male, non sarà facile trovarlo.

Ovviamente la cucina napoletana non è solo pizza: è qualcosa di straordinario, una vera sinfonia di sapori, colori e calorie.

Pensate ad un piatto: ecco, quasi sicuramente è nato a Napoli. Spaghetti, ragù, lasagne, pasta con frutti di mare, fritture di pesce, braciole e soffritto, torte dolci e salate, dolci, babà, struffoli, pastiere e poi..e poi…Sedetevi e gustate.

Scopri cosa mangiare a Napoli.

Cosa vedere a Napoli: i luoghi meno turistici da non perdere

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Quelli che abbiamo consigliato sono alcuni dei luoghi che, ovviamente, sono visitati dalla massa di turisti che soprattutto a Natale e primavera assalta Napoli. Se avete altri giorni da spendere in città, vi consigliamo anche l’Orto Botanico, uno dei più grandi e belli del mondo; Villa Pignatelli nella zona del lungomare e il vicino Museo MADRE; da non perdere anche la Villa Floridiana con il Museo delle Ceramiche nel quartiere del Vomero.

Dove dormire a Napoli

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Negli ultimi anni Napoli è diventata una meta turistica in forte crescita. Dappertutto, nel centro storico, sono sorti piccoli alberghi e Bed and Breakfast.

Dove dormire a Napoli
Dove dormire a Napoli

I prezzi sono ancora abbastanza bassi e la calorosa e autentica ospitalità napoletana attira in città milioni di turisti.

Per una camera 3 stelle si parte da 50 euro per notte, mentre si sale di molto per gli hotel più esclusivi e panoramici del lungomare.

La città è particolarmente affollata durante i ponti di Primavera, in tutti i fine settimana, a Natale e nei mesi estivi e autunnali.

Conviene prenotare in anticipo per trovare i posti migliori con prezzi accettabili.

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