Il quartiere Raval a Barcellona

Il quartiere Raval a Barcellona. Una guida dettagliata a strade, piazze, palazzi e chiese del quartiere più alla moda di Barcellona.

Il quartiere Raval a Barcellona
Il quartiere Raval a Barcellona

Per molto tempo il Raval è stato chiamato Barrio Chino. Passando dalla Rambla e lanciando uno sguardo fugace nei vicoli di questo quartiere, si potevano intravedere le prostitute e i loro clienti, la gente di strada e gli ubriaconi, i ladri e i delinquenti che avevano fatto di questo Barrio la loro casa. Ma il Raval era anche il Barrio portafortuna dei toreri, che prima di ogni corrida andavano a passare la notte sempre nello stesso albergo fatiscente. Il Raval si trova nel Vecchio centro cittadino di Barcellona, nella Ciutad Vella, a sinistra della Rambla.

Fino agli anni ‘90 è stato un posto da emarginati, uno di quelli che si trovano in ogni metropoli. Se non si era un delinquente, uno sbandato o una prostituta era sconsigliato entrarci. Oggi con l’obiettivo principale di farsi una foto con il Gatto di Botero, opera d’arte donata dal famoso artista colombiano, molti turisti superano la diffidenza per scoprire questo quartiere che sta ritrovando una propria identità soprattutto grazie all’arte, ai creativi e ai locali.

Il vecchio Barrio Chino, il luogo più malfamato di Barcellona

Il nome di Barrio Chino era legato a questa storia di emarginazione metropolitana, che veniva da lontano, con gli inizi del XIX secolo; il Raval, allora solo una distesa di terre, era l’unica zona della città che permetteva la costruzione di grandi edifici vicino al centro. Con le fabbriche aumentò anche la popolazione, soprattutto immigrati del Pakistan e delle Filippine. Le condizioni di vita di queste persone portarono a Barcellona problemi di convivenza e gravi epidemie a causa della mancanza di igiene; così il Raval si trasformò in un ghetto nel quale nessuno osava entrare, una zona maledetta conosciuta come il “quartiere cinese” perché vi regnava lo stesso squallore e affollamento della Chinatown di San Francisco.
Era la Barcellona più nera e maledetta che restò così fino a quando, negli ultimi decenni del 1900, l’Amministrazione decise di adottare una politica di riforme e riabilitazione delle abitazioni, di creazione ed apertura di spazi per la comunità. L’esempio più chiaro è la Rambla del Raval, inaugurata a settembre del 2000.Oggi il Raval è un quartiere a metà strada; in alcuni vicoli è ancora sconsigliato avventurarsi di notte; per il resto è uno dei Barri più vivi di Barcellona. Indubbiamente è un quartiere di confine, meticcio, aperto, moderno e cosmopolita.

Con due musei nuova vita al Raval

Il Museo Macba di Barcellona
Il Museo Macba di Barcellona

Il Raval oggi è diventato un quartiere alla moda, frequentatissimo dai barcellonesi amanti dei locali multiculurali e multirazziali ed in cui spiccano bar, caffè con musica, musei e circoli culturali, ma anche negozi di tendenza e ristoranti etnici. Il Raval oggi è un quartiere che piace molto, non solo agli abitanti di Barcellona, ma anche agli stranieri che qui hanno trovato la loro identità: pakistani, indonesiani e arabi che l’hanno riempito di drogherie e vecchi negozi dalle incomprensibili scritte. Prima di diventare simbolo della moda e delle tendenze, è stato scelto come dimora anche dai creativi che qui hanno aperto negozi di design o dai più stravaganti stilisti che a Raval hanno trovato la loro dimensione ideale. Qui si sono stabiliti anche solitari artisti di strada che espongono le loro sorprendenti creazioni di pittura e scultura. Di giorno potrete pranzare e trattenervi ad uno dei tanti tavolini all’aperto, riparati dall’ombra dei tendoni colorati o leggere un libro nelle caratteristiche caffetterie delle librerie della zona, senza dimenticare di passare per la famosa libreria “La Central del Raval” all’interno di uno straordinario edificio storico. La sera invece il richiamo viene dalle luci delle vetrine e dei locali alla moda in cui si riunisce il popolo della notte; locali in cui si mangia al ritmo di deejay che mixano musica brasiliana, messicana o elettronica, tra cibo etnico e tradizioni catalane.

Orari di apertura e costo del biglietto per il MACMA

Orario di apertura:

Dal lunedì al venerdi: dalle 11 alle 19.30.
Sabato: dalle 10 alle 20.
Domenica e festivi: dalle 10 alle 15
Chiuso: martedì, 25 dicembre e 1 gennaio.

Costo del biglietto: 11 €.

Come arrivare:

Metro: L1 (Catalunya oUniversitat), L2 (Universitat), L3 (Catalunya o Liceu)

CCCB, Centro di Cultura Contemporanea di Barcellona

C/ Montalegre 5
Tel. 93 306 41 00 Fax. 93 306 41 01
Metro:
 linea 1, 2 e 3 (Pl. Catalunya e Pl. Universitat)
Biglietto per due esposizioni: 6€

Il Quartiere più alla moda di Barcellona

Il Raval oggi è diventato un quartiere alla moda, frequentatissimo dai barcellonesi amanti dei locali multiculurali e multirazziali ed in cui spiccano bar, caffè con musica, musei e circoli culturali, ma anche negozi di tendenza e ristoranti etnici. Il Raval oggi è un quartiere che piace molto, non solo agli abitanti di Barcellona, ma anche agli stranieri che qui hanno trovato la loro identità: pakistani, indonesiani e arabi che l’hanno riempito di drogherie e vecchi negozi dalle incomprensibili scritte. Prima di diventare simbolo della moda e delle tendenze, è stato scelto come dimora anche dai creativi che qui hanno aperto negozi di design o dai più stravaganti stilisti che a Raval hanno trovato la loro dimensione ideale. Qui si sono stabiliti anche solitari artisti di strada che espongono le loro sorprendenti creazioni di pittura e scultura. Di giorno potrete pranzare e trattenervi ad uno dei tanti tavolini all’aperto, riparati dall’ombra dei tendoni colorati o leggere un libro nelle caratteristiche caffetterie delle librerie della zona, senza dimenticare di passare per la famosa libreria “La Central del Raval” all’interno di uno straordinario edificio storico. La sera invece il richiamo viene dalle luci delle vetrine e dei locali alla moda in cui si riunisce il popolo della notte; locali in cui si mangia al ritmo di deejay che mixano musica brasiliana, messicana o elettronica, tra cibo etnico e tradizioni catalane.

Raval
Foto di Chris Eccles